Farsetti: «Non mi fido di Stajkov» e oggi ricuserà il legale bulgaro di Tito Sansa

Farsetti: «Non mi fido di Sfajkov» e oggi ricuserò il legale bulgaro Riprende a Sofia il processo all'aretino accusato di spionaggio. Farsetti: «Non mi fido di Sfajkov» e oggi ricuserò il legale bulgaro DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SOFIA — L'imprevedibile Paolo Farsetti, processato a Sofia per spionaggio politicomilitare, intende ricusare il suo avvocato difensore, il bulgaro Dragomir Stajkov, assistito dal fiorentino Rodolfo Lena. E' l'unica novità alla ripresa di questo processo, giunto al terzo round, dopo una nuova pausa di tre settimane concessa all'imputato che aveva preteso la presenza di un perito fotografo di sua fiducia. 'Non mi fido dell'avvocato' ha detto una settimana fa il rappresentante aretino a un funzionario " dell'ambasciata d'Italia andato a visitarlo in carcere per rendersi conto delle sue condizioni di salute, che sono discrete. 'Me ne frego di ciò che dirà' ha agglun to, preannunciando una propria lunga arringa personale. Secondo esperti di procedu ra penale, le arringhe saran no pronunciate dagli avvoca ti, la signora Dragomira Petrova parlerà per una ventina di minuti a difesa di Gabriella Trevlsin, l'amica del Farsetti l'avvocato Stajkov per due ore a favore del suo cliente. A questo verrà concessa soltanto l'ultima parola, a meno che il paziente presidente Micael Menev non faccia ulteriori concessioni. Sullo svolgimento e la durata del processo nessuno osa azzardare previsioni. .Tritio dipende dall'imputato Farsetti — ha detto un giurista — e dalla benevolensa della Corte: Se il rappresentante di Arezzo non farà ulteriori difficoltà, già venerdì la Corte potrebbe ritirarsi In camera di consiglio e la sera stessa o sabato potrebbe venire emessa la sentenza. Se invece (come t-prtì" temono) Farsetti continuerà nella sua tattica d'interruzioni, precisazioni e obbiezioni, e la Corte da parte sua continuerà a dargli spago, si andrà alla settimana prossima. Stamane si riprenderà con l'interrogatorio di due testi d'accusa, due soldati bulgari che il mese scorso non poterono venire sentiti perché si trovavano alle manovre. Dovrebbe quindi venire ascoltato (ma soltanto in qualità di testimone, in quanto cittadino straniero) il perito fotografo chiesto dal Farsetti. E' l'Ingegnere fiorentino Alessandro Giani, ex direttore di una scuola di fotografia. Subito dopo verrà ascoltata la peri zia della cosiddetta «triplice» formata da tre esperti foto grafi bulgari i quali dovranno dire se le foto del Farsetti sono artistiche, giornalistiche, spionistiche o di altra natura, rispondendo a una quarantina di domande che la Corte ha permesso all'imputato di presentare per iscritto. Sarà poi la volta del p.m. Atanas Atanasov il quale dovrebbe cominciare a parlare domani. Seguiranno gli avvocati di difesa e infine l'imputato. Ma qui, in questo processo, nessuno è in grado di dire come andranno le cose. Finora tutto è stato fuori dell'ordinario: 11 processo è a porte chiuse, ma sono presenti i giornalisti italiani, l'imputato interrompe e insulta (e il presidente fa finta di non sentire). Continuerà cosi anche nei prossimi giorni, oppure si tornerà alla normalità? Certo é che da parte bulgara vi è molta benevolenza. Se di una •guerra italo-bulgara» si può parlare in connessione con i'affare Antonov e questo processo per spionaggio, da parte di Sofia continua l'offensiva delle cortesie. La settimana scorsa — per esempio — due cittadini italiani, la signora Domenica MammollU, d\ 27 anni, abitante a Busca in provincia di Cuneo, e l'operaio Giorgio Andrconi, di 33 anni, da Seriale in provincia di Bergamo sono stati estradati con grande battage pubblicitario verso l'Italia benché da parte nostra non fosse stata chiesta alcuna estradizione. La MammollU era stata sorpresa insieme con il marito, il turco Omer GUltUrc, venditore ambulante, pure lui residente a Busca, in possesso di tre chili di eroina; l'Andrconl era stato arrestato mentre cambiava duecento dollari al mercato nero, un reato per il quale 1 bulgari generalmente chiudono gli occhi. Di solito chi viene trovato con stupefacenti viene incarcerato e chi cambia valuta viene semplicemente invitato ad andarsene. Stavolta inve. ce le autorità bulgare 'hanno1 voluto che agenti italiani venissero a prendersi gli «estra dati». E poi i poliziotti bulgari hanno accompagnato i due in aereo fino a Fiumicino. Tito Sansa

Luoghi citati: Arezzo, Bergamo, Busca, Cuneo, Italia, Sofia