Consultazioni di Reagan con la Thailandia per aumentare gli aiuti (anche militari)

Consultazioni di Reagan con la Thailandia per aumentare gli aiuti (anche militari) 11 Presidente chiede restrizioni per i Paesi che commerciano con Mosca nonostante l'embargo Consultazioni di Reagan con la Thailandia per aumentare gli aiuti (anche militari) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK—11 .ntet. sovietico alla proposta di accordo intermedio sulle a*mi di teatro in Europa e l'attacco vietnamita ai rifugiati cambogiani in Thailandia hanno indotto il presidente america-' no ad accentuare la sua rigidità nel confronti dell'Urss e dei suoi alleati. Reagan ha preso ieri i seguenti provvedimenti: 1) ha presentato al Congresso un progetto di legge per la restrizione delle importazioni dai Paesi che commerciano con l'Urss in violazione di un embargo economico americano; 2) ha avviato consultazioni col governo thailandese per un aumento degli aluti economici e militari qualora si creasse una crisi con 11 Vietnam; 3) ha convocato alla Casa Bianca due commissioni di esperti, una per l'Installazione del supermisslle MX. l'altra per le violazioni del trattati sul disarmo compiute dai sovietici. Col primo provvedimento. Reagan ha in pratica evocato lo spettro del contenzioso euro-americano sul gasdotto siberiano, mettendo gli alleati sull'avviso che non accetterebbe il ripetersi di un episodio del genere. Il progetto di legge modifica la normativa sulle importazioni, prossima alla scadenza, dando al presidente poteri senza precedenti nella storia americana Se sarà approvato. l'Europa si troverà in questa situazione: gli Usa impongono sanzioni economiche contro l'Urss, l'Europa non 11 rispetta, gli Usa attuano subito rappresaglie, impedendole per esempio acquisti sul suo territorio, bloccando l'import tecnologico e via di seguito. E' chiaro che cosa questo significhi agli effetti dei rapporti commerciali Est-Ovest su cui è stato avviato uno studio che sarà esaminato al vertice delle nazioni piti industrializzate, a Willlamsburg alla fine di maggio: la superpotenza sta ponendo di fatto un ultimatum agli alleati. Il secondo provvedimento resuscita un altro fantasma: quello di una presenza americana In Indocina a otto anni dalla caduta di Saigon. Il portavoce del dipartimento di Stato Romberg è apparso mollo cauto ai giornalisti, dichiarando che il governo thailandese -non ha finora presentato nessuna richiesta di aiuto-. Ma ha aspramente criticato 11 Vietnam per la terza volta consecutiva in tre giorni, accusandolo di «atro- citàr nei confronti dei rifugiati cambogiani. La Casa Bianca ha Inoltre confermato che il presidente Reagan intende denunciare pubblicamente l'uso dei gas tossici fatto dai vietnamiti nel Laos e in Cambogia, e dai sovietici in Afghanistan. Su questa violazione delle due convenzioni di Ginevra del '25 e del '75 il dipartimento di Stato ha già raccolto prove scritte e foto- grafiche trasmesse alle Nazioni Unite. n terzo provvedimento—la mobilitazione delle due commissioni di esperti — sfocerà in un annuncio del Presidente la settimana prossima. La Washington Post ha confermato ieri che Reagan ha le prove che i sovietici hanno violato il Salt 2 collaudando non un solo nuovo missile intercontinentale, come permesso dal trattato, ma due: il secondo, TSS16, sarebbe 11 più potente. Il Presidente se ne servirà per insistere sul supermisslle MX. Secondo la commissione, l'MX dovrebbe sostituire i .Minuternati., ormai obsoleti: un centinaio dovrebbero essere installati in silos sotterranei rafforzati. Il Congresso ha già bocciato l'MX l'anno scorso, quando però si parlava di installazione -a mucchio». Reagan spera adesso di prevalere, grazie alla condotta dell'Urss. La commissione ha anche suggerito che nel frattempo la superpotenza sviluppi un minimissile — si fa per dire — mobile, tecnologicamente più avanzato. Nulla di tutto ciò implica che gli Stati Uniti abbiano deciso di abbandonare la strategia negoziale finora seguita. Ancora una volta, la Casa Bianca e 11 dipartimento di 8tato hanno insistito the 'si ripresenteranno a Ginevra con la ferma volontà di giungere a un compromesso con il Cremlino. Ma in questo momento di tensione prevale la tendenza a rafforzare le difese e a rispondere alla forza con la forza. La tendenza è attribuita anche alla necessità di controllare la guerriglia nel Centro America e di mantenere la stabilità nel Medio Oriente e nel Corno d'Africa. Il Presidente è convinto che l'Urss sfrutterebbe qualsiasi segno di debolezza come avvenne con Carter in Afghanistan e In Polonia. e. e

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