Ad Angkor, meraviglia saccheggiata

Ad Angkor, meraviglia saccheggiata Un «complesso architettonico senza eguali nel mondo» devastato dalla guerra in Cambogia e dall'incuria Ad Angkor, meraviglia saccheggiata Cerano mille statue di Buddha, nelle gallerìe e nelle nicchie dei templi: ne sono rimaste trentasette - Molte sono state minate, altre sono servite per costruire dighe - Le responsabilità sono dei Khmer rossi come dei loro avversari vietnamiti, dei civili e dei militari - Gli addetti alla conservazione sono 98: «Non abbiamo i mezzi che per le piccole manutenzioni» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE STRADA PHNOM-PENH - BATTAMBANG—Sul Tonlé-Sap. 11 Qran Lago, sono le prime luci del giorno: i pescar tori tirano le reti. I Chams, che vivono di pesca, sono ripiegati nel dintorni di Phnom-Penh dopo la caduta di Poi Pot, come se volessero contarsi. Una comunità, un po' particolare, che venera Allah piuttosto che Buddha. Al chilometro sette, la moschea sostituisce la pagoda: un gong chiama, cinque volte al giorno. 1 fedeli alla preghiera, Uno striscione rosso celebra, all'ingresso del villaggio, la vittoria del 7 gennaio su «un regime di genocidi, distruttore dellareliglone.... Vicino a RomponeChhnang. le carcasse di alcuni carri armati americani ar rugginiscono sulla strada: un'immagine di guerra. Un gruppo di agricoltori sterpa un terreno incolto con attrezzi di fortuna: un'Immagine di pace... Intorno a Pursat. soldati vietnamiti, soldati cambogiani e miliziani di villaggio fanno la guardia in garitte e dentro casematte di terra battuta. Il loro compito è Intercettare le colonne di khmer rossi che, nella stagione secca. scendono dalla catena dei Cardamomes per andarsi a rifornire sulle rive del Gran Lago... La strada Phnom-Penh Battambang spesso è solo una pista in cattive condizioni. Ma nelle casse dello Stato non c'è più un soldo per la rete stradale..L'importante era prima di tutto eliminare il pericolo della fame-, spiega la guida. Che importai 81 passa lo stesso.- La mietitura è finita: i contadini spandono 1 covoni di riso, come un tappeto fulvo, sotto le ruote del camion e degli autobus sbrindellati che fanno la spola tra PhnomPenh e Battambang. Il viaggio In ferrovia dura due giorni. Il treno non va di notte. Per ragioni di sicurezza, deve dormire-a Pursat La provincia di Battambang ha una frontiera di trecento chilometri con la Thailandia. 'Nessun villaggio è occupato dal nemico; assicura Som Sath, vicepresidente del Comitato popolare provinciale, che segnala soltanto, come mali minori, furti di riso e di strlbuzlone di volantini di propaganda. I giorni felici del contrab bando sono passati. Molti trafficanti utilizzano adesso la via del mare piuttosto che quella di terra per portare In Cambogia le merci arrivate dal mondo capitalista. Malgrado tutto, le autorità locali sperano che 11 trenta per ccn to degli Incassi procurati dalle nuove tasse sulle importazioni finiranno in tasca loro. Slsophon è a trenta chilo metri soltanto dalla frontièra thailandese e dalle «zone liberate» dai khmer rossi e dai nazionalisti. Una cittadina di guarnigioni impolverate In cui il commercio è sovrano. Si nota una certa agiatezza, alimentata soprattutto dai traffici che la vicinanza col confine consente. Qui, c'è sempre da «bere» per le moto giapponesi... Lungo la strada SisophonSicmréap. i soldati vietnamiti stanno per iniziare un lavoro. I «nemici» si aggirano nel dintorni, per poco che la foresta vicina offra loro rifugio. Chiuso di notte, questo importante asse strategico è aperto, all'alba, dagli sminatori. Presa in mezzo a polemiche che non la riguardano, vittima della ferocia e, piti ancora, della stupidità degli uomini, è Angkor, .un'opera architettonica che non ha/orse un equivalente nel mondo-. Di chi è la colpa se questi templi hanno subito l'offesa del tempo? -Per metà degli invasori siamesi, per metà della vegetazione-, risponde la guida, che vuole evitare le polemiche. Salvare Angkor? Certo! Macon quali soldi? Otto esperti indiani hanno misurato la zona per tre mesi, nella primavera del 1982, per valutare l'importanza e 11 costo di questo restaura La loro missione non avrà.seguito? Per ora, sono 98 le persone incaricate della conservazio¬ ne. -Non abbiamo i messi per far altro che le piccole manutensioni, spassare i templi, togliere le erbacce-, dice la guida. Prima di restaurare l'insieme architettonico — un'opera di ampio respiro — non converrebbe badare alle cose più urgenti, e sottrarle agli appetiti malsani di coloro che spogliano a poco a poco Ang, kor? Per la verità, Angkor è sempre stata preda dei vandali. Nelle gallerie e nelle nicchie di Angkor-Vat, c'erano mille buddha; soltanto trentasette sono sopravvissuti ai mal trattameli ti dei khmer rossi; molti sono stati minati, altri sono serviti per costruire dighe! Settemila pezzi sparsi — statue, bassorilievi, eccetera — erano stati messi al riparo e catalogati. Oggi ne restano mille e cinquecento; gli altri sono finiti al di là della frontiera. E il saccheggio continua... Nessuno, in questa storia, ha le mani pulite. Ognuno ha la sua parte di responsabilità, i khmer rossi come i loro avversari, 1 civili e i militari. -La sona di Angkor è molto vasta — sottolinea Oum Phal —. Le nostre forse assicurano solo la prolesione di Angkor-Vat e Angkor-Thom. Il resto del territorio è affidato alla sorvegliala dei servisi di sicurezza dei villaggi-. Cercatori d'oro perlustrano ancora questa terra sacra per cercarvi tesori che, da secoli, sarebbero nascosti sotto 1 monumenti funebri più profondi. Le autorità locali sperano di aprire Angkor ai turisti. La visita di Angkor-Vat non pone problemi Ma l'accesso a Angkor-Thom è quasi sempre proibito «per ragioni di sicurezza-. E' impossibile fare un giro completo della zona. La foresta, Intorno, è alleata delle -forse del Mate-. La loro presenza aumenta 11 mistero del posto. Lungo le mura di AngkorVat, le danzatrici celesti — le apsa ras — continuano a sorridere. Forse non vogliono abbandonarsi alla disperazione. Pierre Loti, ai suoi tempi, notava di già: -Malgrado le apparenze così dimesse, questo popolo cambogiano decaduto è rimasto il popolo khmer, quello che stupì l'Asia con il suo misticismo e i suoi fasti-. Jacques de Barrin Copyright i,I * Monde» e per l'Italia cLa Stampai) Angkor Val. I templi costruiti nel XII secolo, sono sempre slati preda di vandali. Il saccheggio continua, e ognuno ha la sua parie di responsabilità: i khmer rossi come I loro avversari, i civili e i militari. Le autorità, comunque, sperano di aprire presto la zona ai turisti

Persone citate: Chams, Pierre Loti

Luoghi citati: Angkor Val, Asia, Cambogia, Italia, Thailandia