In tutta la Germania 750.000 pacifisti hanno marciato contro le armi nucleari di Mario Ciriello

In fuffo fa Germania 750.000 pacifisti Hanno marciafo contro le armi nu< Evitati duri scontri con la polizia, 200 arresti (anche un deputato Verde, ex generale) In fuffo fa Germania 750.000 pacifisti Hanno marciafo contro le armi nu< DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — E' passata la Pasqua e sono finite le «marce per la pace», che da venerdì a ieri hanno dato forma visibile alla diffusa ostilità contro i futuri euromissili. Un successo? Numericamente si. Quasi 750 mila persone sembrano aver partecipato alle molte dimostrazioni in parecchie citta, soprattutto ad Amburgo, a Hannover, a Berlino Ovest, a Colonia, a Francoforte, a Monaco: lo stesso ministero degli Interni parla di «varie centinaia di migliaia'. Il «Movi¬ mento tedesco per la pace», il più potente d'Europa, ha confermato la sua capacita di mobilitare dense moltitudini. Tuttavia, l'opposizione non è sufficientemente vasta e convincente da poter influenzare un governo deciso ad attuare le deliberazioni della Nato. Non sono mancati gli incidenti, ma tutti senza gravi conseguenze. Le forze dell'ordine hanno evitato la mano pesante, i pacifisti hanno rinunciato alle sfide troppo rischiose o provocatorie. Le tensioni maggiori si seno avu¬ te a Berlino Ovest, dove alcuni gruppi hanno indetto dimostrazioni «spontanee» dinanzi ad installazioni militari americane, in particolare attorno al centro-radar di Teufelberg. Nulla è avvenuto Invece a Itzehoe, vicino ad Amburgo, nonostante la presenza, in una piccola zona, di oltre 50 mila persone. A Neu-Ulm, In Baviera, la polizia ha «liberato» una caserma americana, circondata fin dal primo giorno della protesta, venerdì, quando due pacifisti vennero morsicati da cani delle forze di sicurezza. Neu-Ulm è un punto «caldo»: dovrebbe essere tra 1 primi ad accogliere i Pershing 2 (cosi dice il «Movimento per la pace». Il governo non ha ancora indicato l'ubicazione dei missili). Ci sono stati duecento arresti e tra i detenuti vi è adesso il deputato «verde», Gert Bastimi, ex generale della Bundesvoehr, l'esercito della Repubblica Federale. Queste «marce pasqualinon sono certo una novità, le si può quasi definire una tradizione. Ma la regia del Friedensbewegung, il movimento tedesco per la pace, ha ricevuto quest'anno la collaborazione e la partecipazione di altre forze: dal «verdi» alle Chiese protestanti, dalla Confederazione sindacale a numerosi settori del partito socialdemocratico. Quella che, un tempo, era un'invocazione generica si è trasformata questa Pasqua in una battaglia contro un bersaglio preciso e vicino: gli euromissili. Non si è avuta però l'impressione di una collera ardente, capace di condurre ad una escalation di drammatica violenza. I pacifisti sembrano voler lottare, ma senza accendere conflitti, che li priverebbero di quella comprensione con cui la maggioranza del tedeschi osserva la loro crociata. Mario Ciriello

Persone citate: Gert Bastimi, Verde