Due mesi per «recuperare» il Mundial

Due mesi per «recuperare» il Mundial Un preoccupante riaccendersi della violenza alla vigilia di una serie di grossi scontri Due mesi per «recuperare» il Mundial Dai giallorossi, dalla Juve di Coppa e dalia Nazionale, da chi è in lotta per la salvezza e dagli arbitri una convincente risposta sportiva Una Pasqua di riflessione per il calcio maggiore. Ferma la serie A, con l'eccezione delle quattro squadre ieri impegnate in. Coppa Italia, i pensieri sono rivolti al futuro. Juventus ormai concentrata sulla doppia sfida con il Widzew Lodz (la prima già mercoledì al Comunale) ultimo ostacolo per la finale di Coppa Campioni ad Atene, Roma tesa alla volata scudetto, molti club coinvolti nello sprint salvezza, la Nazionale che 1116 aprile a Bucarest inizlerà a giocarsi le residue speranze europee, gli arbitri impegnati su tutti i fronti a garantire chiarezza e regolarità. Tutto in due mesi di fuoco, di passione, ma la partenza verso questa fase decisiva della stagione è turbata dai gravissimi incidenti accaduti nei giorni scorsi a Roma, partendo dalla bagarre contro i giocatori giallorossi avvenuta durante e dopo la partita —allenamento della Under al Flaminio. «Teppisti», si è detto con ragione, ma resta 11 drammatico segnale di un ricsplodere del- ' la violenza. Un segnale preoccupante in quanto nasce dal nulla, da nessun motivo (posto che ne esistano per dimostrazioni di intolleranza) se non dalla malintesa gelosia di una minoranza per la superiorità romanista. Con grande . tatto, la Roma-calcio ha escluso la Lazio-calcio dalla mischia. E' indubbiamente un atto doveroso, e vale come esempio. Il calcio conduce le sue battaglie interne anche con grinta, con battute sottili, ma non può accettare situazioni che tendono a coinvolgerlo in sporche vicende. La replica il football deve darla con il suo comportamento in campo e fuori In questo finale di stagione. Neghiamo qualsiasi nesso fra gli episodi di teppismo e recenti dichiarazioni polemiche fra addetti ai lavori, ma è meglio avere la coscienza pulita. Dirigenti di società, giocatori, tecnici e arbitri (soprattutto) ricordino di avere grosse responsabi¬ lità. Ci vuole cautela, da parte di tutti. Slamo certi che le dichiarazioni di Smolarek e dell'entourage del Widzew Lodz sono state raccolte fedelmente, ma sono state presentate come una maligna sfida ad oltranza alla Juventus. I tifosi della Juve si faranno sentire soltanto con il loro incitamento, ma so qualche «pazzo» meditasse vendette? Il calcio non ha bisogno di esasperazioni dialettiche, al di là della reale rivalità che già aumenta quando si arriva alla stretta finale (di Coppa o di campionato). Abbiamo quasi due mesi di fronte (sino alla finale di Coppa Campioni nella quale vogliamo vedere la Juve) per mostrare quanto è forte 11 nostro football, per recuperare tutto quanto il Mundial ci aveva dato — in fatto di entusiasmi, di Imita di tifo, di passione per il gioco e non solo per il risultato — e che si è come perso per strada, n calendario, cosi affastellato, con aweni- | menti che si inseguono a tempi brevi confondendo tecnici e giocatori, non aiuta cer' to. Ma proprio per questo motivo occorrono concentrazione e calma. Al giocatori impegnati su più fronti si |chiede il massimo sforzo. Ai bianconeri, soprattutto. Non possono mollare in campionato anche se 11 Torino 11 ha alutati a farlo ! battendoli nel derby, sono in prima linea in Coppa Campioni ed in azzurro. Hanno > qualcosa da farsi perdonare, nei confronti ! del tifosi, e questo è 11 momento giusto, i n campionato, con il risveglio di Dossena e la vena di Alto belli-gol sta aiutando Bearzot. La rabbia della Juve dopo 11 derbu. è una buona molla per l'imminente impegno I contro i polacchi (attesi per lunedi pomerigi glo a Torino). La Roma dopo 11 riposo di Pasqua è chiamata a dimostrare di non essere affatto in calando. Aspettiamo queste risposte, che siano chiare e rappacificanti. Bruno Perucca

Persone citate: Bearzot, Bruno Perucca, Smolarek

Luoghi citati: Atene, Bucarest, Dossena, Italia, Roma, Torino