Operazione «pascolo grasso» di Gianfranco Quaglia

Operazione «pascolo grasso» Primo esperimento in Italia con nuove tecniche di concimazione Operazione «pascolo grasso» L'iniziativa nell'Alto Novarese, con la collaborazione della Fertimont - Interventi aerei DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NOVARA — Un esperimento unico nel suo genere in Italia, per il recupero dei pascoli montani ad alta quota, lo si sta facendo nella provincia di Novara, quasi ai confini con la Svizzera. L'intervento è stato messo a punto dalla Fertimont (gruppo Montedison) che ha collaborato a un'iniziativa della Comunità montana 'Valle Antigorio e Formazza» per il potenziamento dell'Alpe Cravarlola. L'alpeggio, raggiungibile attraverso una galleria scavata a 2500 metri, è diventato un .«test» di fertilizzazione. Un gruppo di tecnici della Fertimont vuole dimostrare infatti che è possibile recuperare in senso produttivo vaste aree da pascolo non ancora sfruttate, in sintonia con tutti i tentativi che mirano a incrementare il patrimonio zootecnico. Il «carico* annuale di bestiame della Cravariola è di 150 capi di bovini; considerando i 445 ettari utilizzabili, l'alpe potrebbe raddoppiare la ricettività. Ma per raggiungere questo traguardo, il programma concepito in laboratorio e applicato sul posto prevede una tecnica di concimazione concentrata divisa in due tempi e con prodotti specifici. Si tratta insomma di nutrire il terreno per aumentare la produzione foraggera, tenendo conto che a quelle quote, e per diversi mesi all'anno, l'alpeggio è coperto da una spessa coltre di neve. I tecnici hanno previsto di ricorrere a preparati contenenti azoto a lenta cessione (Azorit super): un'unica soluzione di 8-10 quintali per ettaro entro metà autunno, prima delle precipitazioni nevose, per preparare l'erba a un ottimo risveglio primaverile. «La caratteristica di questo prodotto—dice il dottor Marcello Portesi della Fertimont — è dovuta alla lunga riserva d'azoto che dà nutrimento alle colture anche quando non si può intervenire per cause climatiche e ambientali. La seconda fase è riservata all'operazione di concime ldrosolublle, In questo caso 11 "Fertl- dro": un fertilizzante completo ad alta solubilità nell'acqua che viene comunemente Impiegato per la fertirrigazione». Sull'alpe Cravarlola, calcolata la difficile accessibilità di mezzi meccanici — aggiunge Portesi —, i tecnici della Fertimont hanno varato anche un programma di interventi aerei. Soprattutto per quanto riguarda la distribuzione del fertilizzante idrosolubile si farà ricorso all'elicottero dotato di barre per liquidi: l'acqua, fra l'altro, è facilmente reperibile sull'alpeggio. L'esperimento della Cravariola rappresenta un rilancio di tutta la zootecnia dell'Alto Novarese ed è attentamente seguito da altre comunità montane delle Alpi. Le indicazioni si prestano infatti per essere utilizzate su altri alpeggi. Gianfranco Quaglia

Persone citate: Marcello Portesi, Portesi

Luoghi citati: Alto Novarese, Formazza, Italia, Novara, Svizzera