«Paese sera» non chiude uscirà in autogestione

«Paese sera» non chiude uscirà in autogestione L'annuncio dei giornalisti in una conferenza stampa «Paese sera» non chiude uscirà in autogestione «Saremo in edicola anche dopo il 3 aprile» - Ma la società editrice ha vietato l'uso del cervello elettronico, di luce e telefoni ROMA — Paese Sera continuerà ad uscire autogestito anche dopo il 3 aprile, oltre cioè la data di chiusura fissata dalla proprietà per la cesazione delle pubblicazioni. L'annuncio è stato dato ieri, in una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Federstampa, da Adriano Panicela, del comitato di redazione, il quale ha informato che «si sono create le condizioni politiclie per l'autogestione del quotidiano-. Anche Piero Vigorelli, vicesegretario della Fnsi. ha ribadito che Paese Sera uscirà regolar mente nel prossimi giorni, ag giungendo che comunque «occorrerà fare chiarezza su una vicenda oscura e, per certi versi, losca-. L'annuncio della continuazione delle pubblicazioni ha provocato la reazione della «Impredit», la società editrice. «Una reazione furibonda — lia detto Panicela —.poiché l'azienda ha messo in atto tutta una serie di iniziative, vere e proprie intimidazioni, nel tentativo di bloccare l'uscita del giornale dopo il 3 aprile. C'è slato un divieto di usare i mezzi di cui un quotidiano lui bisogno, dalla carta ai telefoni, alla luce. Sono stati anclie fatti avvertimenti alla direzione per eventuali responsabilità ed è slato perfino vietato di usare il cervello elettronico di cui disponiamo. Insomma, c'è stata una continua serie di provocazioni. Per quanto ci riguarda, valuteremo al momento opportuno, se le minacce diventeranno concrete, come muoverci-. Durante la conferenza starnila sono state ripercorse le ultime difficili vicende del quotidiano romano, con dure critiche all'improvvisazione della nuova proprietà per quanto riguarda il mancalo avvio dell'edizione serale dèi giornale. E non sono ovviamente mancati accenni ai complicatissimi e misteriosi assetti proprietari di Paese Sera ed ai violenti contrasti sorti tra la Impredit e la vecchia società di «Rinnovamento» sui debiti accumulali in questi anni dalla testata. Quasi trenta miliardi di finanziamenti, ottenuti soprattutto grazie ai buoni uffici di Roberto Calvi, che il senatore della de Calarco sospetta siano stati dirottati per finalità diverse. Del rapporti tra le due società, i rappresentanti del comitato di redazione di Paese Sera hanno detto che si tratta di «una questione pretestuosa posta con toni provocatori; comunque, è intenzione dei giornalisti smontare possibili "bluff" clic si nascondono dietro lo scontro delle due editrici-, g. fc.

Persone citate: Adriano Panicela, Calarco, Piero Vigorelli, Roberto Calvi

Luoghi citati: Roma