Brìssogne, detenuti mafiosi però in attesa di processo

Brìssogne, Menigli mafiosi però in atteso di pro tesso Poche o nessuna garanzia del ministro ai sindaci Brìssogne, Menigli mafiosi però in atteso di pro tesso Non saranno ospitati i «boss» -1 problemi dei Comuni confinanti AOSTA — La delegazione valdostana recatasi mercoledì a Roma per discutere con 11 ministro di Orazia e Giustizia Darida del futuro utilizzo del carcere di Brìssogne ha portato a Aosta soprattutto delusione. Nessuna garanzia sul fatto che non saranno mandati in Valle detenuti legati alle organizzazioni criminose (mafia, camorra e n'drangheta) è stata data ai valdostani. Il direttore generale degli istituti di prevenzione e di pena ha spiegato al sindaci di Aosta, Polleln, Brìssogne e Gressan che le carceri delle grandi città sono ormai sature, e nel carcere di Brìssogne sono previsti 210 posti di detenzione (160 per uomini e 20 per donne oltre a 30 destinati a detenuti in regime di semilibertà)., Il ministro Darida è stato duro nelle sue risposte. Negando qualsiasi garanzia sul fatto che le «frange» delle, grosse organizzazioni criminose non saranno detenute anche a Brìssogne, ha sostenuto che le carceri sono di competenza dello Stato e che questo può espletare le sue funzioni come, quando e dove vuole senza l'obbligo di consultazione con le Regioni e tanto meno con 1 Comuni. Questa dichiarazione, che ha preceduto l'Invito rivolto al rappresentanti valdostani dal ministro di parlare •comunque* del carcere di Brìssogne, ha limitato lo scopo dell'incontro. .Volevamo ottenere garanzie rassicuranti sul futuro utilizzo del carcere di Brìssogne in modo che questo non comportasse seri problemi per i Comuni dell'area circostante —ha detto 11 sindaco di Aosta. Blch —, il ministro ha Invece esposto una concezione di Stato al di fuori dello spirito costituzionale, con un atteggiamento punitivo e dissennato. In poche parole ci è stato fatto notare che lo Stato, almeno in materia carceraria interviene come quando e dove vuole senza dover rendere conto ai cittadini'. La prova di tutto ciò viene. dalla storia della nuova prigione la cui costruzione, proposta nel 1972, doveva servire per ricuperare la «Torre dei Ballvl», ancora oggi sede del carcere. Con 2 miliardi si sarebbero dovuti costruire più o meno 90 posti di detenzione. n provveditorato alle opere pubbliche del Piemonte e della Valle d'Aosta ritenne questa soluzione anti-economica e propose un progetto di 8 miliardi per 180 posti. Si è giunti poi, per volontà dello Stato, all'attuale carcere di Brìssogne con 210 posti di detenzione e costato già 16 miliardi. Anche la proposta del rappresentanti valdostani di limitare a 1001 detenuti non ha ottenuto risposta affermativa, pertanto 11 carcere di Brìssogne, tranne 1 «boss», ospiterà qualsiasi tipo di delinquente in attesa di giudizio. Oli avvocati dovranno spostarsi da tutt'Italla per Incontrare In Valle 1 loro clienti. Per 1 Comuni di Br'- fne, Aosta, Polleln e Qresbxi 1 problemi saranno gravi: dovranno pensare all'assistenza sanitaria e trovare alloggi per le fa' miglle delle guardie carcerarle. Inoltre spetterà loro offrire lavoro al carcerati in semilibertà. Beatrice Mosca