Incanta Londra la bionda Dolly Ma si dice: «Non è più country»

Incanta Londra la bionda Dolly Ma si dice: «Non è più country» Esauriti tre concerti della Parton, che si avvicina al soft-rock Incanta Londra la bionda Dolly Ma si dice: «Non è più country» LONDRA — E' arrivata di nuovo la Dolly più famosa del mondo, con le sue 350 parrucche, un'invidiabile collesione di scarpe, le fotografie di lei in profilo che i suol agenti pubblicitari hanno seminato per i giornali popolati inglesi: il profilo di Dolly Parton è famoso anche se lei non rilascia dichiarai/ioni sulle misure del busto, che certamente batterebbero ogni record. Per tre sere (il 28, il 29 e il 30 mano) ha riempito il teatro Dominion di Londra. Perfino i giornali Punk e Rock inglesi le dedicano spazio e la intervistano: son giornali che, se non fosse lei, non degnerebbero di un rigo la country-music. La regina della country-music, gli occhi che ammiccano, il sense of humor — oltre che lo stesso tipo di sex-appeal — di una Mae West, ha cominciato a comporre canzoni prima di saper leggere e scrivere. Ad 11 anni era una star della radio e della televisione americana: oggi, a 37, è diventata una diva di Hollywood, e qui a Londra ha ammaliato il suo pubblico con una vocino da donna indifesa. Ha fatto il 'tutto esaurito» in teatro, e i suoi dischi vanno a ruba. E' stata ammalata, è stata anche ossessionata da minacce di morte. L'altra sera, il teatro dove doveva cantare è stato evacuato per il falso annuncio di una bomba; e il concerto è iniziato con un'ora e mezzo di ritardo. Ma non si dispera: ha tante canzoni da scrivere ancora, dice, e vuole creare una nuova linea di cosmetici e vestiti e una cittàsogno nelle sue montagne del Tennessee che chiamerà — ci crederete mai?—Dolly wood. Ciglia false sopra e sotto e una parrucca più bionda e più riccia dell'altra, tacchi a spillo vertiginosamente alti, Dolly Parton viene da una famiglia povera del Tennessee, quattro bambini per letto. Negli anni, Dolly è però cambiata; prima sembrava una reclame al neon, una Liberate in gonnella, oggi è stranamente più sobria. Le sue canzoni stanno avvicinandosi al rock. Neanche le critiche inglesi hanno esaltato la nuova vena di Dolly, ragazza di dolce latte, vitina di vespa. Purtroppo, dicono i giornali. Dolly Parton sta abbandonando le sue vere rodici, quelle canzoni di musica-country legate ai concetti americani del benessere bucolico, del matrimonio, del trattore nei campi, della pace e dei piaceri dell'agricoltura. Il Guardian precisa che proprio «quella vocina dalla purezza infantile e la mancanza d'arte delle sue canzoni, in netto contrasto con la sua immagine leccata, erano sempre state al centro del suo appeal». La country-music è cominciata a piacere anche in Inghilterra sull'onda del riflusso, perché agli antipodi della cultura della droga, detta vita cittadina e dello stress. E Dolly altro non era che la sua profeta. «Una vena soft-rock americana» l'ha rimproverata Time Out, settimanale importantissimo in queste cose. Che rincara la dose dicendo che ormal la Parton dedica «una considerevole parte della propria energia alle sue nuove attività di film-star». Insomma, Dolly ormai sembra aver abbandonato la vena delle nenie nostalgiche, di pollai ed ormoni barbuti, dei giacconi di pelle, del Nebraska e del Dakota, per un'immagine piti cittadina. E II simbolo & «fato un po' il fl'm Dalle 9 alle 5, che ha girato con Jane Fonda. Da diciotto anni ha lo stesso marito, anche se confessa che ogni tanto qualche uomo le fa girare la testa. Le piacerebbe essere considerata una donna qualsiasi, perché quand'era giovane gli uomini le facevano la corte e a lei piaceva: ma oggi non sa mal se la guardano soltanto perché è cosi famosa. Però non si può lamentare, aggiunge, dato che ha guadagnato proprio un mucchio di soldi La country-music, in questi giorni, è di casa a Londra perché un'altra famosa star americana, Boxar Wlllle, sta per iniziare i suoi spettacoli. Ma Dolly è un'altra cosa: «Mi hanno chiesto di fare film su Marilyn Monroe e Mae West. Ma non mi place affatto l'Idea di fare qualcuno che è già una leggenda, preferisco diventare una leggenda lot ». Gala Servatilo Dolly Parton a Londra con una delle sue 350 parrucche

Persone citate: Dolly Parton, Gala Servatilo, Jane Fonda, Mae West, Marilyn Monroe, Punk