Rizzoli: «La situazione non è peggiorata son sempre pronto a cedere la mia quota» di Marco Borsa

Rizzoli: «La situazione non è peggiorata son sempre pronto a cedere la mia quota» A colloquio con l'ex presidente sui bilanci del gruppo e le sue strategie Rizzoli: «La situazione non è peggiorata son sempre pronto a cedere la mia quota» MILANO — «Le perdite dei primi due mesi di quest'anno non sono il segno di un peggioramento della situazione aziendale. Si tratta difatti di dati fortemen te influenzati da elementi stagionali». Angelo Rizzoli, maggiore azionista della casa editrice di cui era presidente fino a qualche settimana fa, ha cosi reagito alle notizie contenute nella relazione di Luigi Ouatri, il commissario giudiziale della Rizzoli. -Nei primi due mesi dell'anno» prosegue Rizzoli «é normale che ci sia un peggioramento perché sono, insieme ad agosto, i mesi più magri per le entrate pubblicitarie e per le vendite di copie». — Vuole dire che a fine anmo l'azienda non risulterà in perdita? «No. Solo che dai sette miliardi al mese si passerà, secondo me, a non più di due miliardi circa, come negli ultimi tre mesi dell'anno scorso». — Sono sempre 25-30 miliardi che si aggiungono alle perdite del passati esercizi: come farà fronte l'azienda, svalutando II capitale, come qualcuno sembra suggerire? «Alla prossima assemblea del 30 aprile discuteremo la situazione». — Ma lei è pronto ad accettare la svalutazione? «Non si tratta di essere pronti a svalutare; si tratta di vedere se, utiliesando le riserve e la Visentini bis, sarà possibile coprire il passivo. In qualità di azionista di maggioranza relativa mi sembra ragionatole attendersi che non faccia proprio di tutto per annullare definitivamente il valore della mia partecipazione». — Spera ancora di vendere? •Direi disi». — Luigi Guatri invoca provvedimenti definitivi entro l'estate senza specificare di che si tratta ma pare certo che una delle decisioni Imminenti riguarderà una vasta ristrutturazione del personale che colpirà soprattutto I quadri dirigenti e i giornalisti. Lei è d'accordo? , «Quando ero ancora presidente si era discusso un piano di riduzione del personale per oltre 1500 persone concentrate soprattutto nel settore libri. Non so se si tratta dello stesso progetto». — Si dice che 1 dirigenti e i direttori e vicedirettori di testate della Rizzoli costino all'anno oltre 11 miliardi tra stipendi, consulenze e presti-, ti personali senza interessi. •E' possibile che qualche nostro dipendente o qualche giornalista abbia stipendi più alti del mercato ma vorrei fare in proposito due osservazioni: la prima è che da tre anni ormai l'azienda si trova in gravi difficoltà interne e esterne e quindi non è cosi stupefacente che per impedire lo sfaldamento dei quadri dirigenti gli amministratori abbiano fatto uso degli incentivi economici; la seconda che in questi anni molti dirigenti e giornalisti hanno lasciato la Rizzoli per andare a lavorare in altre aziende dove non credo avranno ottenuto retribuzioni inferiori». Marco Borsa Angelo Rizzoli

Persone citate: Angelo Rizzoli, Luigi Guatri, Luigi Ouatri, Visentini

Luoghi citati: Milano