Passa la Milano-Sanremo salame e dolcetto a tavola

Passala Milano-Sanremo salame e dolcetto a tavola Passala Milano-Sanremo salame e dolcetto a tavola La presenza fisica alla Milano-Sanremo si è invece fatta sempre più difficile e complicata. La corsa di regola si effettua il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe: ma ci sono stati numerosi spostamenti per ragioni di week-end lungo, specialmente quando l'Italia si poteva ancora permettere di praticare il culto dei «ponti». Poi c'è stata la derubricazione di San Giuseppe, cosi che il 19 marzo è diventato un giorno abba¬ LA Milano-Sanremo è stata sempre la corsa che in certo senso ha partorito» la vita, l'andamento stagionale del ciclismo. Alla Milano-Sanremo non è mai venuta meno la compagnia mentale della gente «ciclofila». e non solo di quella, trattandosi di evento sportivo da sistemare nella categoria degli assoluti naturali, che interessano automaticamente, se non vitalmente, un po' tutti. lla Sanremo del '52, primo Loretto Petrued, passa a Capo Mele stanza qualunque, intanto che il ciclismo ha patito una sua degradazione da sport «primario» detentore di molti diritti: nel senso che per le gare gli sono state vietate le strade di domenica. Infine, la televisione ha provveduto a togliere un po' di voglia di «toccare» la Sanremo, permettendo di vederla quasi tutta da casa. Casomai, si potrebbe disquisire sul «vedere» inattivo di adesso e sul «guardare» di una volta, quando era in atto, o almeno cosi credeva il tifoso, uno psicodramma, la cosiddetta partecipazione, con imponente operazione parapsicologica, anche se di pochi secondi, per «spingere» il corridore preferito. Ma è discorso complesso, che investe tutta la problematica del nuovo modo di seguire lo sport in televisione. Per chi, comunque, volesse accompagnare fisicamente la Milano-Sanremo, sia pure per qualche «passaggio.., esistono consigli pratici, legati anche alla geografia autostradale. Sono consigli per gli automobilisti, specie per quelli spicci e dunque possono apparire bestemmie a quei cicloturisti che si fanno una loro Sanremo, magari precedendo i corridori sul Turchino e poi inseguendoli per l'Aurelia, dopo averli visti passare ed essersi, attraverso loro, illuminati d'immenso. Ma il cicloturismo non entra in questo discorso sul voyeurismo ciclistico facile. La Milano-Sanremo una volta era occasione di bellissimi picnic sull'erba, specialmente dalle parti del Turchino, dove si trovano prati adatti. A Masone, per esempio, che in passato era un paese importante della geografìa ciclistica in quanto ha le sue case proprio all'inizio della parte più dura della salita che porta allo spartiacque appenninico, c'è la possibilità di entrare in osterie ospitali che hanno vino buono e salumi gustosi, tutta roba che si può portare con sé per la merenda in attesa dei campioni. In automobile, lasciando i giardini pubblici di Milano verso le 8.30, si può guadagnare una buona posizione sulla strada fra Milano e Pavia, ad esemplo presso la Certosa (km 20,5), e vedere il plotone per la prima volta. Poi ci si immette a Pavia sull'autostrada Milano-Genova, si va fino alla bretella per la Santhlà-Genova (10 km dopo Tortona Sud), si raggiunge questa autostrada e la si percorre sino ad Ovada. dove si esce e si assiste al passaggio dei corridori che «attaccano» la salita del Turchino. Ovada è al km 118. alla media dei 45 orari 1 corridori transitano 11 alle 11,57, se vanno «soltanto» ai 43 alle 12,04. Per chi tiene seriamente a mescolare una buona colazione (ma il consiglio vale anche per la cena dopo la corsa) con lo spettacolo del ciclismo, le indicazioni più serie sono quelle delle strade verso Savona. In questa 'bella città ci sono ottime trattorie di pesce, con un

Persone citate: Aurelia, Certosa