Rifugi atomici tra l'industria e il bricolage

Rifugi atomici tra l'industria e il bricolage Rifugi atomici tra l'industria e il bricolage NEL 1981 in. Gran Bretagna è stato distribuito alla popolazone un libretto d'istruzioni per la difesa atomica, e nel 1982 nella Germania federale i cittadini di molte località sono stati edotti delle disposizioni prese dalle autorità e delle misure ad essi consigliato per la protezione in caso di attacco atomico. Nel giugno scorso è iniziata la costruzione di un .rifugio antiatomico per custodire i preziosi manoscritti della Biblioteca Vaticana. Nel marzo 1982 gU Stati Uniti hanno effettuato un'esercitazione realistica per collaudare misure di difesa, di protezione e di reazione in caso di attacco nucleare sovietico. Secondo recenti informazioni la percentuale di popolazione che può ricevere protezione entro ricoveri antiatomici predisposti fin .dal tempo di pace è la seguente: Israele 99, Svezia 88. Svizzera 84, Urss 69, Danimarca 52, Usa 48, Norvegia 42. Paesi Bassi 15, Germania federale 8. Se da noi anche soltanto l'uno per cento degli italiani potesse trovare protezione adeguata dovremmo avere nel nostro Paese rifugi ca- dovrà esserci riserva di acqua, combustibili,-viveri in scatola, medicinali, materiali per pulizia, servizi igienici tipo roulottes, coperte. 2. Ricovero contro ricaduta di polveri radioattive. E' slmile al ricovero blindato, salvò che per la resistenza al soffio ed all'urto delle pareti e delle porte. Per tutto il resto (rifornimenti e scorte, spessori di terra), nessuna differenza rispetto a quanto detto per il blindato. 3. Locale attrezzato. E' un ambiente di un fabbricato (11 più lontano dalle pareti esterne, da esse separato con molti materiali densi) che maggiormente si presti alla protezione. Quindi i seminterrati e le cantine sono idonei; in mancanza, in un orto o giardino si potrà fare uno scavo rivestito in cemento o legno, con copertura in cemento o lamiera e travi, con sopra almeno 1 metro (meglio 2) di terra. La figura, tratta da un manuale sovietico del 1970 («Le Scienze», n.° 102) rivela tendenza verso soluzioni «fai da te» con materiali reperibili. Il tetto è armato con fascine, tronchi, oppure con anelli di fascine o rivestimenti lignei o lamiera. Giovanni Cesarani paci di ricoverare almeno 550.000 persone, e di talepossibilità dubitiamo fortemente. I rifugi antiatomici si distinguono in tre classi: quelli blindati (protezione entlsoffio e antipolvere), quelli contro la ricaduta di TJolveri contaminate (fall-out) e locali attrezzati. 1) Ricovero blindato — E' destinato a proteggere gli occupanti dagli effetti immediati (d'urto, luminoso, termico, radioattivo, di risucchio) e ritardati (da ricaduta di polveri radioattive) in zone prossime al luogo di esplosione (città, impianti militari, aeroporti). E' ricavato sotto terra o nelle cantine (meno costoso se realizzato durante la costruzione dell'edificio). Le pareti devono resistere a sovrappressioni fino a 3 atmosfere e devono protegge¬ re dalle radiazioni. Per esempio, 30 centimetri di calcestruzzo più 2 metri di spessore di terra riducono a un centomillesimo l'irraggiamento passante (fattore di protezione 100.000). Ma le attrezzature fondamentali sono le porte blindate (ingressi principale e di emergenza) e l'Impianto di depurazione e ricambio dell'aria. Considerazioni dipendenti dal decadimento radioattivo della ricaduta indicano in 15 giorni 11 tempo minimo da trascorrere nel rifugio prima di tentare di uscire anche solo temporaneamente. Quindi vi dovranno essere contenute attrezzature e provviste per almeno due settimane per le persone ricoverate. Oltre a un dosimetro, un intenslmetro, una radio a pile, maschere antigas e tute protettive, servò già Riccioli nel 1650. .Poi la descrisse Kirch nel 1700 e infine la misurò accuratamente Brandley nel 1755. Le due stelle sono di magnitudine 2,4 e 4, separate da 14,4 secondi d'arco. Basta quindi uh piccolo telescopio da cinquanta ingrandimenti per vederla perfettamente. In 200 anni di osservazioni la stella minore ha ruotato di 8°. Un'orbita completa richiede quindi quasi diecimila anni. Ma la storia non è finita. Mizar è anche la prima binarla spettroscopica che sia stata scoperta. Nel 1889, Infatti, Pickerìng ha trovato che la stella principale ha un'altra compagna, vicinissima, invisibile al telescopio. Nel 1908 Frost ha Infine scoperto che anche l'altra stella più debole è una doppia spettroscopica. Mizar, che si trova a 88 anni-luce, è dunque un sistema quadruplo. Nelle vicinanze c'è poi Alcor, una stella di quarta magnitudine la cui luminosità sembra essere mutata nel corso del secoli. Tra le due c'è, visibile con un piccolo telescopio, un'altra stellina di ottava magnitudine. Un astronomo dilettante tedesco nel 1723, credendo di avere scoperto un nuovo pianeta la battezzò Sidus ■ Ludovtcianum in omaggio a Ludovico V. Un bell'esempio di errore scientifico misto a servilismo e piaggeria. A paragone sono più simpatici quei truffatori americani che vendono per pochi dollari stelle e appezzamenti su Marte. p.b. Il «trucco» del calendario che ingannò i navigatori

Persone citate: Frost, Giovanni Cesarani, Kirch