Siamo figli delle stelle

Siamo figli delle stelle Siamo figli delle stelle Nel Big Bang si sono formati solo idrogeno ed elio: gli elementi chimici più pesanti, essenziali per la vita, nascono nelle esplosioni delle supernove simo intervallo di tempo, la densità e la temperatura diventano talmente basse da non consentire la formazio-, ne degli elementi chimici più pesanti per cui la nlaterla cosmica si presenta alla ulteriore fase evolutiva del tutto priva di tali elementi. Essi si formeranno in se-, gulto, quando la materia cosmica chimicamente caratterizzata nel modo ora visto subisce un processo di contrazione gravitazionale e forma le stelle, le quali contraendosi si riscaldano fino al punto in cui nella loro zona centrale l'idrogeno di cui sono costituite si combina e forma ancora elio. Durante questo processo la stella arresta la contrazione, ma quando l'idrogeno della regione centrale si è tutto trasformato, in elio la parte interna riprende a contrarsl mentre quella esterna si espande. Nella regione interna in contrazione la densità e la temperatura aumentano finché si realizzano condizioni che durante l'evoluzione delle prime fasi evolutive dell'universo non erano riuscite a realizzarsi e per le quali anche l'elio riesce a combinarsi formando carbonio, ossigeno e neon, dando inizio alla formazio- ' ne della scala degli elementi; Si realizza'' c'osi una varietà di elementi pesanti. Nel processo finale dell'evoluzione la stella incontra una situazione critica, per cui scoppia riversando nello spazio gli elementi sintetizzati nell'interno durante la sua vita insieme con quelli che si formano durante il processo stesso dello scoppio (alcuni dei quali non potrebbero formarsi altrimenti, come per esempio i nuclei radioattivi dell'ura¬ nio e del torio). LA divulgazione scientifica, che pure ha illustrato diversi importanti aspetti dell'evoluzione universale, non si è forse dilungata abbastanza sul significato cosmico racchiuso nella costituzione dei nuclei atomici. Non so quanti sono consapevoli del fatto che l'idrogeno è il solo elemento primordiale, l'elemento cioè che possiamo ritenere nato con l'universo, circa 15 miliardi di anni fa; tutti gli altri si sono formati in tempi successivi in seguito all'evoluzione stellare. Gli studi astronomici sono riusciti a individuare in maniera assai chiara le prove secondo le quali si deve parlare dell'atto di nascita dell'universo. Nelle condiàjioni di alta densità e tem• peratura delle primissime fasi evolutive ogni eventuale nucleo atomico complesso, come per esempio il f cr, ro, sarebbe stato disintegrato e non avrebbe potuto esistere. Solo qualche minuto dopo la nascita dell'universo, quando la densità e la temperatura sono diminuite per effetto espansivo raggiungendo valori meno proibitivi, i nuclei complessi 1 possono formarsi, ma il calcolo ha mostrato .che, spe, «talmente a,'pausa 4ella rapidità dell'espansióne, non ' possono formarsi nuclei'più complessi dell'elio: dopo qualche decina di minuti la composizione chimica universale è caratterizzata da una predominanza di idrogeno (circa il 25 per cento) insieme con alcuni altri atomi relativamente semplici quali 11 deuterio, l'elio 3 e il litio in percentuali molto piccole. Trascorso questo brevis¬ Cosi la materia si arricchisce col tempo di elementi chimici i quali rendono' possibile la formazione di sistemi planetari come il nostro, con la varietà delle strutture molecolari necessarie, insieme col verificarsi di adatte condizioni fisiche, all'insorgere della vita. : E' questa la storia Impressa nei nuclei degli atomi costituenti gli oggetti che continuamente adoperiamo per la costruzione dei nostri svariatissimi strumenti di vita e di civiltà, ed è ancora questa la storia' impressa nel 60 per cento degli atomi di ossigeno e nel 20 per cento degli atomi di carbonio di cui il nostro corpo è costituito insieme con i pochi altri per cento di atomi di azoto, calcio, fosforo, zolfo, sodio, potassio e qualche altro. Solo l'idrogeno, che costituisce il 10 per cento circa del nostro corpo, può dirsi primitivo, cioè nato originariamente con l'universo stesso. Non manca di generare stupore e in qualche caso, nonostante tutto, anche incredulità l'insistere nel sottolineare che la maggior parte degli atomi che ciascuno adopera nella sua esperienza e che costituiscono 11 nostro corpo è stata, nei tempi passati, nèl-: l'Interno di qualche stella dove si è formata, ha preso parte ai violenti processi esplosivi delle supernove In seguito ai quali è stata catapultata nel mezzo interstellare, mescolata con l'idrogeno (originario) delle nebule' cosmiche, finché si è trovata sulla Terra e oggi è in grado di leggere e ascoltare la propria storia origl' naria cosi ricostruita. Alberto Masani

Persone citate: Alberto Masani