Un pezzo di Marte il meteorite caduto al Polo Sud

Un pezzo di Marte il meteorite caduto al Polo Sud Un pezzo di Marte il meteorite caduto al Polo Sud UN pezzo di roccia grigio-bruna trovato quattro anni fa nell'Antartide ha fatto passare un brivido di eccitazione attraverso tutti i laboratori scientifici del 'mondo. La pietra, molto verosimilmente, viene da Marte. Sarebbe il primo visitatore accertato dallo spazio alla Terra. Studiato in profondità soltanto recentemente, 11 frammento di roccia assume la stessa importanza, per la scienza delle pietre lunari portate dagli astronauti. E' la prima volta che si può studiare da vicino la geologia e la chimica di Marte. Ora. dopo l'analisi dei gas contenuti all'interno del meteorite. 11 professor Robert O. Pepin. fisico dell'Università del Minnesota, un paio di settimane fa ha concluso: «Viene da Marte. Non ci sono più dubbi ». In questo senso ha parlato anche alla Conferenza annuale di Scienza planetaria e lunare riunita a Houston. L'unico serio problema per tutti gli scienzia- SPETTROMETRO 01 MASSA VUOTO ~ ti che sono intervenuti è quello di sapere come la roccia è arrivata sulla Terra. La pietra, trovata nel 1979 nell'Antartide misura 20 centimetri, pesa circa otto chili e giaceva alla Elephant Moraine presso la baia di McMurdo, quando è ' stata scoperta da un gruppo di scienziati americani che cercavano tracce di meteoriti, frequenti al Polo Sud e molto ben conserva-, te. La roccia di Elephant Moraine ebbe 11 nome di EETA 79001 e si vide subito che era diversa da altri meteoriti perché era molto più giovane: 1,3 miliardi di anni secondo i dati della radioattività. Invece dei consueti 4,6 miliardi di anni degli altri meteoriti, che risalgono alla formazione del sistema solare. Dato che la pietra appariva di origine vulcanica, doveva venire da un ambiente geologicamente atti-. s'IÙttO vo fino a 1,3 miliardi di anni orsono. i inoltre la pietra mostrava tracce di ossidazione, e sulla Luna e sugli asteroidi non c'è atmosfera. Sembra-, va quasi terrestre. Ma i raggi cosmici rivelavano che doveva essere stata almeno due milioni di anni nello spazio esterno. E' difficile immaginare che un pEzzo della Terra sia andato in orbita e abbia vagato nel vuoto per poi ricadere sul pianeta. Esclusi altri pianeti, come Mercurio e Venere, per ragioni obbiettive, l'attenzione si rivolse a Marte. La superficie della roccia vista al microscopio presenta scaglie vetrificate giallastre, come pezzi di vetro di bottiglia. Il professor Donald Bogard, geologo del Centro spaziale di Houston, si mise alla ricerca di eventuali gas intrappolati nella vetrificazione. E11 ha trovati. Si tratta di gas nobili, neon, argo, kripton, xenon,, straordinariamente simili ai gas rilevati dalla sonda conthonto FRA l G%S Di MARTE ET O.EL- METEORITE • % Altliusdi'H «Il MitMC 1 • Meteorite \ Argon 3C Neon 70 Igmcoirtnituti \l<'Vi»to. liei Hit!tt'<jritf OM iopit) inolio ■iWiii »ii. * I umili a t|tji:ll O.nuii- (tHt'.-iInmsli-'i ' ili Marte «Viklng. su Marte. Cominciava a prender forma l'idea che un grande meteorite, colpendo Marte avesse fatto schizzare via frammenti di roccia contenenti particelle di atmosfera. Il test definitivo è toccato al laboratorio del professor Pepin dell'Università del Minnesota. Bisognava stabilire se un caratteristico isotopo dell'azoto che esiste su Marte si trovava anche' nella pietra. Si tratta dell'azoto-15, diventato raro sulla Terra e nel sistema solare. La misurazione con lo spettrometro di massa del gas nelle scaglie vetrificate sotto riscaldamento a 1200°, ha dato risultato positivo: l'azoto-15 dell'antica atmosfera marziana è stato rivelato dagli strumenti. «Una pietra che odora di Marte», hanno commentato i ricercatori. John Noble Wilford Copyright «Science Times • New York Times» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: John Noble, Pepin, Robert O. Pepin, Wilford

Luoghi citati: Antartide, Houston, Italia, Minnesota