Libri belli ma fatti male

Libri belli ma Libri belli ma fatti male faire une pendute» (ma anche le pendole sono finite e nemmeno più gli orologi hanno battiti). Dovremmo rileggerci, per capire cos'è o cosa dovrebbe essere un bel libro, ti Copy-editing della Cambridge University Press, curato da Judith Butcher, questo portolano per II bravo redattore, manuale pratico d'una delle tuttora più prestigiose case mondiali, ora In seconda edizione. TI solo problema posto nell'allestimento di un volume dalle abbreviazioni, vi comprende diciannove casi (abbreviazioni di libri e riviste, ambiguità nelle —, sistematicità delle —, in musica, in traduzioni...; meglio evitare abbreviazioni del tipo A. S. per Eschilo (Aeschylos), Le Supplici). Ventidue l problemi, a sua volta, della matuscolazione o meno; e prodighi t consìgli d'opportunità, in vista delle ristampe nel Duemila, per cui non conviene lasciare In un testo .l'ultima guerra», bensì sostituirla con .la Seconda Guerra Mondiale». Non parliamo degli indici del nomi e analitici, questi fari del libro storico, critico, filosofico, scientifico, anch'essi sempre più minacciati nella loro proprietà o addirittura nella loro sopravvivenza. Anche qui, leggere ti recente, meditato manuale Indexing, The Art of di G. Norman Knight, già presidente della Society of Indexers inglese, defunto nel 78 a JÌ6 anni ponendo la parola fine ma senza riuscire a compitare personalmente Vindice di questo serio e piacevole manuale. Faro, e mappa, e guida, un indice è spesso anche una scorciatoia provvidenziale, un consigliere parsimonioso, persino una lettura dt per sé amena. Nell'indice del notissimo libro di viaggi In Austria di Norman Douglas, Together (1823), si leggono voci come: .Ttefts, villaggio...; visita alla sua taverna...; altra visita...; altra...;

Persone citate: Faro, Judith Butcher, Knight, Norman Douglas

Luoghi citati: Austria