Non leggo più interrogo il computer

Non leggo più interrogo il computer Non leggo più interrogo il computer di informazioni sullo schermo a partire dalla tastiera. Facciamo due esempi. Il primo è un corso di esercitazioni elettroniche. Si infila il dischetto in una feritoia e si aspetta che la macchina, in questo caso una Apple II, controlli i propri circuiti, e si dichiari pronta. A comando compare sullo schermo l'indice generale. Che argomento vuoi? Scelgo l'argomento, vengo invitato.a specificare meglio. Ecco comparire il diagramma della legge di Ohm, pronto a ricevere i dati che applicheranno la teoria generale al caso concreto. Altro esèmpio. Prendiamo il Logo, un sistema pedagogico del Massachusetts Instttute of Technology che la Mondadori presenterà in versione italiana applicabile all'Oliveta M20e all'Apple II. •Benvenuto a Logo», esordisce sullo schermo il' programma mettendosi a disposizione. E' un metodo per dialogare con l'elabora¬ certezza della carta stampata e rilegata. Ma poi la tecnologia ha preso il galoppo: e l'elaboratore che già dalla prima generazione era passato alla seconda e alla terza, cioè dalla valvola al transistor al circuito integrato, si è proiettato. in una quarta generazione, dominato dal microprocessore. Pentiraro ne mostra alcuni, di questi elaboratori: li ha raccolti in una saletta dello stabilimento di Segrate che è il cuore del prò-, getto editoria elettronica. Vediamo il personal della Ibm, l'M 20 dell'Oliveta, l'Apple II: e vediamo gli elaboratori più piccoli, quelli che costano meno di un milione (già gli altri citati più sopra non superano comunque i dieci): il Commodore Vie 20, l'apparecchio della Texas Instruments. Questi ultimi vanno applicati allo schermo di un televisore, gli altri hanno il loro monitor. «Di queste macchine In Italia ce ne sono In uso circa centomila: più o meno equamente divise fra quelle da un milione o poco meno e quelle che costano alcuni milioni». Cosi dice Pentiraro. che lamenta d'altra parte la babele dei linguaggi e dei sistemi. Perché la rivoluzione informatica sviluppi il suo potenziale in termini di cultura, dice, occorre standardizzare il software. Lui non ha dubbi sul futuro di questo settore, come emerge dal libro che ha dedicato al problemi della .seconda alfabetizzazione»: «A scuola con il computer», editore Laterza (188 pagine, 9500 lire). ** 1 Facciamo qualche saggio di lettura con i titoli che stanno per essere lanciati. Prendiamo uno qualsiasi di questi personal computerà. Ci sediamo di fronte a una tastiera e a uno schermo. La lettura consiste in un richiamo programmato

Luoghi citati: Italia, Massachusetts, Segrate, Texas