Il Toro rende lo sgarbo alla Juve

Un anno fa erano i granata in vantaggio di 2-0 e furono raggiunti e superati dai bianconeri Un anno fa erano i granata in vantaggio di 2-0 e furono raggiunti e superati dai bianconeri Il Toro rende lo sgarbo alla Jave Rossi-Platini, poi tre lampi granata Gaibiati: «Su Bonini lofio db rigore» di BRUNO PERUCCA TORINO—Il Torino ha restituito lo sgarbo alla Juve, che un anno fa — domenica 7 marzo — aveva rimontato le due reti granata per batterli 4 a 2 e rimettere in discussione la loro «salvezza» a nove giornate dalla fine del torneo. Allora la squadra di Giacomini era balzata in vantaggio con Bonesso e Dossena, ieri gli stessi due giocatori hanno portato 11 Toro di Bersellini al pareggio, ponendo le basi per 113a2dlTorrisl. I granata, ora, hanno tolto al bianconeri le ultime speranze di scudetto. La loro vendetta è stata dura e concretizzata in quattro minuti di fuoco, dal 71' al 74' di gioco, Proprio dal 7 marzo "82 un Le pagelle d Torino-Juvent TORINO: Terraneo 7, Van de Korpnt 6,5, Bei-ratto 7; ZaccarelH 7,5, Danova 6,5, Galblatl 8; Torridi 7 (78' Corradlnl s.v.), Dossena 8,3, Selvaggi 7, Hcrnandez 6,5, Borghi 5,5 (59' Bonesso 7). JUVENTUS: Zoff 5,5; Gentile 7, Cabrini &5; Bernini 7, Brio 6,5, Scirea 6; Bettega 7, Tardelli 6,5, Rossi 6,5, Platini 6, Boniek 7. Arbitro: Lo Bello 5. Reti: 15' Rossi; 65' Platini; 71' Dossena; 72' Bonesso; 74'Torrisi. derby non offriva tante emozioni. La Juventus sapeva che 11 Torino non era più quello remissivo, in soggezione, battuto uno a zero nel girone di andata. Boniek e Platini, che più di altri seguono la tv per aggiornarsi sul nostro football, avevano indicato in Dossena !j il pericolo numero uno. Tutto previsto, tutto rispettato, an¬ ei protagonisti d us 3-2 che se 1 bianconeri sul due a zero hanno commesso un errore collettivo. Convinti di aver chiuso la gara (con un gol di rapina di Rossi al 15' e un rigore — parato e ribattuto In rete — di Platini al 65') gU uomini di Trapattoni non avevano tenuto nel giusto conto le capacita di gioco del Torino, che già erano parse evidenti pur se frenate al mo- del 184" derby mento della conclusione dal controllo di Gentile su Selvaggi e dalla giornata non brillante di Borghi. Tutti i varchi che prima non avevano trovato, si sono aperti davanti ai granata dal, settantesimo minuto. Ma non solo per un rallentamento degli avversari, soprattuto perché la squadra di Bersellini aveva chiaramente una marcia in più, e a centrocampo Dossena trovava negli avanzanti ZaccarelH e Gaibiati, nell'argentino prima svagato ed ora finalmente concreto, tutti gli appoggi che gli servivano per gli scambi, gli affondo. Pur andato in pesante svantaggio, 11 Torino aveva avuto solo un momento di evidente inferiorità, di stordimento, dopo il gol di Rossi arrivato come una punizione che consideravano immeritata, visto 11 buon avvio. In quel periodo, dal 15' a poco dopo la mezz'ora, la Juventus ha avuto tre possibilità di anticipare il raddoppio poi concretizzato da Platini. Al 20' una staffilata (da gol) di Boniek era ribattuta da ZaccarelH, al 21' Rossi graziava una difesa avversaria tesa a chiedere 11 fuorigioco inesistente calciando debolmente (deviazione di Terraneo) ed al 34' era Lo Bello a «vedere fuori area un intervento da rigore di Gaibiati su Bonini, scattato bene verso 11 gol. Le proteste deUa Juve erano blande, corrette. Chissà perché, i bianconeri non consideravano come meritava questo Torino che palleggiava bene, che si mostrava organizzato, e che alla fin fine solo per un troppo disinvòlto tocco indietro di Van de Korput verso Terraneo (15*) aveva concesso a Rossi l'opportunità di rubare 11 tempo a tutti con un magnifico tocco in porta. L'olandese si riscattava ampiamente con il gioco, ma intanto aveva Inguaiato la squadra come a Napoli, quando aveva indotto Terraneo all'uscita — punita con il rigore decisivo—su Celestini. Il secondo tempo partiva con la Juve sull'uno a zero, ma con un Torino per nulla rassegnato. Venivano fuori le qualità nate dalla collaborazione fra 11 tecnico e 1 giocatori, compresa la pazienza, che ha le radici nella convinzione delle proprie qualità, nella certezza che il lavoro deve «pagare». I granata si rovesciavano in avanti, avevano momenti di buona pressione ma ovviamente concedevano larghi spazi agli avversari. Bersellini cercava di dare più peso all'attacco sostituendo al 14' Borghi con Bonesso, Scirea era costretto al fallo per frenare Dossena ma sulla risposta (16') Boniek «ciccava» il tiro chiudendo un triangolo con Tardelli. Il polacco trovava corridoi per due affondo violenti, pericolosi, e sul secondo (20*) l'ultimo baluardo granata davanti a Terraneo era ZaccarelH, che in scivolata agganciava i piedi di Zbignlew pronto alla conclusione. Lo Bello indicava 11 dischetto. Terraneo porgeva la palla a Platini. Ribatteva 11 tiro non molto angolato, ma non era pronto nel tornare sulla sfera, Il francese lo anticipava e se¬ azione in crisi gnava con un tocco leggero. Sembrava fatta, ma Platini doveva patire una delusione molto simile a quella provata nella semifinale del Mundlal contro la Germania. Michel non avvertiva la pericolosità, del Torino, che non si rassegnava e prendeva gli avversari alla gola, soprattutto a centrocampo. La clamorosa rimonta-vendetta si concretizzava in cinque minuti. Al 71' si portava sotto Gaibiati, neUa sua ennesima ricognizione offensiva, scambiava con Bonesso, e' dalla destra lanciava lungo per Dossena, scambiava con Bonesso, e dalla destra lanciava lungo per Dossena partito di scatto In affondo. Solo' Bettega si avvedeva del pericolo ma In ritardo. Dossena era puntuale all'appuntamento col pallone e lo schiacciava in rete alla sinistra di Zoff. Due minuti ed arrivava il pareggio. Partiva ancora Dossena palla al piede e sul chiudersi davanti a lui della difesa bianconera apriva a sinistra per Beruatto, ancora una volta pronto ad accompagnare una manovra offensi va. Sul centro del difensore Bonesso ribadiva le sue qualità nel gioco di testa: abbassandosi deviava la palla in rete, bassa, fuori della portata di Zoff. Tre minuti, e la ribellione granata si concretizzava in pieno. Centro di Hernandez dalla sinistra, respinta di Bettega, palla allargata da ZaccarelH per Van de Korput, centro dell'olandese, gran destro al volo di Torrisi, Zoff che volava splendidamente ma non poteva fermare la botta che si impennava gonfiando la rete. Per il Torino era 11 momento del tripudio. Oli «ole» della folla granata accompagnavano un lungo palleggio che scuoteva la Juve, la risvegliava dallo sbigottimento. I bianconeri attaccavano, ma senza pericolosità. Il Torino U aveva fiaccati già prima dei tre gol con un ottimo lavoro ai fianchi, seguito poi dai tre terribili colpi dak.o. Il et azzurro so Un penalty negato ed uno concesso: parlano i granata «sotto accusa» TORINO — Un rigore concesso e un altro negato alla Jave, sono stati episodi ohe hanno movimentato l'andamento di una partita che ha riservato già molte emozioni,. Sentiamo quali sono 1 pareri dei diretti protagonisti, cominciando dal «penalty» che ha dato ai bianconeri la possibilità di raddoppiare U vantaggio acquisito nel primo tempo. Dice Terraneo: «Sono partito bene e sono arrivato sulla palla, purtroppo l'ho Intercettata senza riuscire a trattenerla come avrei voluto. Ero sbilanciato, non avrei potato fare meglio.». Platini ricambia 1 complimenti: «Terraneo è stato bravo, non si è mosso prima». Ed ecco ZaccarelH, autore del fallo su Boniek. «Poco da dire, lo sono arrivato In spaccata e lui è stato abile a farsi superare dalla palla. Direi, che non ci sono obiezioni »- A proposito dell'atterramento di Bonini da parte di Galblatl, punito da Lo Bello con uno «strano» tiro dal limito nonostante l'Irregolarità fosse avvenuta ben dentro l'area, Terraneo commenta: •Anche quello sarebbe stato un fallo da punire con il penalty, fortunatamente l'arbitro ha deciso diversamente». p. c. a. Ecco le immagini dei due rigori (uno non concesso, l'altro d) nel 184° derby: in alto, Gaibiati si avventa su Bonini e lo atterra. Più tardi ammetterà il fallo da rigore che l'arbitro ha corretto in punizione dal limite. Sopra: Boniek, lanciato a rete, stringe verso il 'centro mentre ZaccarelH non riesce a frenare in tempo e colpisce la gamba del polacco che cade In area (Foto Stampa Sera) ddisfatto: «In Nazionale oggi più che mai servono tipi come lui»