Due anni perduti

Due anni perduti Due anni perduti di MARIO SALVATORELLI Diamo atto ai nuovi, anzi nuovissimi, ministri del Bilancio e del Tesoro, Guido Bodrato e Giovanni Goria, della loro sincerità, al livello di sfida all'impopolarità, nel presentare la relazione generale sulla situazione economica nel 1982, e nel sottolinearne gli aspetti negativi, tanto da, giustificare i titoli sull'impoverimento del Paese. Infatti, il nostro prodotto interno lordo è risultato inferiore non solo a quello del 1981, ma anche al prodotto del 1980. Due anni perduti, quindi, nel nostro inseguimento ai Paesi più sviluppati, intendendo per tali non solo quelli più forti per produzione industriale, ma anche quelli più «ricchi», come reddito medio per abitante? Non ne siamo sicuri. Certo, non solo il prodotto interno lordo, al netto dell'inflazione, è risultato nel 1982 inferiore a quello del 1980, ma anche le risorse interne disponibili — calcolate sottraendo dalla somma di prodotto e importazioni il valore delle esportazioni — sono state inferiori a quelle del 1980. Certo, anche gl'investimenti sono diminuiti, mentre il disavanzo e il debito delle pubbliche amministrazioni sono cresciuti, tanto che, con oltre 56 mila miliardi di disavanzo netto nel 1982, il debito pubblico sull'interno è passato da 278 mila miliardi di lire a fine 1981 ad almeno 340 mila miliardi, circa 6 milioni di lire per abitante, che salgono a 7 milioni se si aggiungono anche i debiti verso l'estero. Più poveri, quindi, anche perché più inflazionati, rispetto agli altri Paesi occidentali del gruppo di testa, e nostri maggiori concorrenti. Negli ultimi tre anni, infatti, la Francia ha accumulato tassi d'inflazione per oltre il 36 per cento, la Gran Bretagna per più del 35, la Germania Federale per meno del 16 e l'Italia, invece, per un abbondante 55 per cento. Di fronte a questo squilibrio, ben poco sollievo ci viene dal sapere, come ci ha informato il ministro Bodrato, che l'aumento dei prezzi in Italia è sceso, in media, dal 19,8 per cento del 19B1 al 16.5 del 1982. Infatti, dal 1981 al 1982, a parte la «sorprendente» Germania, dove 11 tasso d'inflazione è sceso dal 5,9 al 3.9 per cento, la Francia ha ridotto il suo tasso sotto le due cifre, dal 13,1 al 9,7 per cento, e la Gran Bretagna lo ha, addirittura, più che dimezzato, dall'11,8 al 5,4 per cento. La risposta, quindi, continua ad essere: più poveri. Ma sotto le cifre, forse, si nasconde un'altra verità, quindi un'altra risposta. Ed è un peccato elle sabato, a pochi metri dt distanza, si siano incontrati, incrociati, e, in un certo senso scontrati, 11 passato e il futuro; A Palazzo Chigi- il Consiglio dei ministri ha (Segue a pag. 2-6* col.)

Persone citate: Bodrato, Giovanni Goria, Guido Bodrato

Luoghi citati: Francia, Germania, Germania Federale, Gran Bretagna, Italia