Gallucci si difende e replica nessuna inchiesta contro di me

Con una lunga dichiarazione data alle agenzie di stampa Con una lunga dichiarazione data alle agenzie di stampa Gallucci si difende e replica: nessuna inchiesta contro di me Il procuratore di Roma anticipa la linea che terrà, se sarà convocato davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta P2, e fornisce la sua versione sulla «vicenda Csm» Il procuratore capo Gallucci' ROMA — Ancora una volta il procuratore di Roma, Achille Gallucci, ha giocato d'anticipo: proprio mentre la commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia P2 si apprestava a discutere di una sua eventuale convocazione, il magistrato ha rilasciato una lunga dichiarazione alle agenzie di stampa. Gallucci anticipa la linea che terrà di fronte alla commissione d'inchiesta, se verrà convocata. Il procuratore espone inoltre la propria versione in merito alla vicenda che nei giorni scorsi ha opposto il suo ufficio al Consiglio superiore della magistratura. Partiamo da quest'ultima polemica: proprio l'altro ieri la Cassazione, dopo aver deciso di bloccare l'inchiesta sul Csm per «legittima suspicione», aveva motivato questo intervento con la curiosa posizione di Gallucci nella vicenda: nello stesso momento, quella di inquisitore (come capo della Procura) e di inquisito, visto che il Csm ha da tempo in cantiere un'indagine sulla Procura. 'Nessun procedimento, né disciplinare, né per incompatibilità ambientale — ribatte adesso l'interessato — è mai stato aperto nei^mlei riguardi. Di fronte a notìzie giornalistiche ette attribuivano a membri del Csm la dichiarata intenzione di aprire un'inchiesta sulla Procura di Roma, traendo spunto da precisi rilievi formulati « Scherzo» in Cal dall'on. Tina Anselmi, ho sollecitato lo stesso organo di autogoverno ad affrontare con ogni urgenza la questione». •Fra l'altro — aggiunge Gallucci — Von. Anselmi non ha mal rivolto né a me né al mio ufficio alcun tipo di rilievo, né tantomeno quello di scarsa collaborazione, come chiaramente risulta dalla lettera indirizzata anche al Csm per mera conoscenza. Chi afferma il contrario o non ha letto la lettera o nega il vero». Quanto all'intervento del p.g. della Cassazione, ed alle decisione di sospendere l'inchiesta sul Csm, Gallucci dice: 'Attendo con rispetto, ma anche con perfetta indifferenza, le decisioni che il supremo collegio riterrà di assumere, convinto che nessuna manipolazione di opinione, per quanto massicciamente orchestrata, potrà mai offuscare la libertà dei miei comportamenti». Ma, nella lunga dichiarazione di Gallucci, c'è anche una parte dedicata alla vicenda P2: tre risposte ad altrettanti quesiti che la commissione d'inchiesta avrebbe voluto porgli. «Circo il contenuto di una telefonata nel corso della quale Licio Gelli, da me mai conosciuto, avrebbe preconizzato parlando con tale avvocato Federici la favorevole conclusione della vicenda giudiziaria, mi limito a dire che non sì è trattato di una azzeccata profezia. Gelli è detenuto in attesa di estradizione per provvedimenti coercitivi presi dal mio ufficio, o da me personalmente chiesti al giudice istruttore». Riferen- Bolognax morto il giornalista Drusiani BOLOGNA — E' morto ieri, a 58 anni, il giornalista Alberto Drusiani, viceredattore capo deU'tJftiéui- Province del Resto (tércùrlinò'ai Bologna; dov'era stato assunto 25 anni fa. Aveva cominciato la professione al giornale II pomeriggio, quindi era passato a L'avvenire d'Italia. Usciv abria dosi ad altre illazioni sulla sua persona, Gallucci aggiunge: •Affermo senza tema di smentita di non aver mai conosciuto Flavio Carboni, Pellicani, o tale Annibaldi. Non sono mai stato invitato ad una battuta di caccia in Spagna, né da loro né da altri, né con loro né senza di loro. Non sono mai stato in vita mia in Spagna». E' falso ancora, secondo Gallucci, 'Che il generale Vito Miceli sia stato posto in libertà (nell'inchiesta sul golpe Borghese. n.d.r.) per pressioni che io avrei ricevuto dal generale Raffaele Giudice (l'ex comandante generale della Guardia di Finanza in carcere per lo scandalo dei petroli, n.d.r.). Il generale Miceli, come risulta dagli atti del procedimento, venne scarcerato per decorrenza dei termini di cu¬ La «banda» operav stodia preventiva. Allora, set un'osservazione può farsi al riguardo, deve dirsi piuttosto che si è trattato di coercizione ingiusta e inutile, protrattasi ■fino al consumarsi dell'Ultimo termine di legge, dal momento che Miceli fu assolto dal reato ascrittogli dalla corte di Assise con la formula "perché il fatto non sussiste"». 'Quest'ultima insinuazione—conclude 11 procuratore capo di Roma — stupidamente derivata da appunti di persona ignota, circa registrazioni' clandestine che un defunto sottufficiale del disclolto Sld avrebbe illegalmente commissionato a persona non identificata, è dunque, come è stato anche chiaramente riconosciuto nel corso del dibattito parlamentare, inesorabilmente falsa». r,c. ava in tutta la Cam

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