Il Toro protesta, il Napoli spera

La partita del San Paolo è stata decisa da un discusso rigore al 2V La partita del San Paolo è stata decisa da un discusso rigore al 2V Il Toro protesta, il Napoli spera Bersellini: «Giornata storta» Punito con un penalty un intervento di Terraneo su Celestini Hernandez ha colpito un palo - Partenopei vicini alla salvezza commesso da Van de Korput, il Torino avrebbe certamente scovato fra i nervosi risvolti della gara l'interessante tesoro di un punto. Si tratta di un match piacevole, anche se non trascendentale, veloce anche se non vibrante. La tattica è dosata molto bene da entrambi gli allenatori. Bersellini sposta Torrisi (anonima la sua partita) a sinistra e lascia che siano Bertoneri (grigio anch'egli) e Van de Korput a trascinare la squadra sul lungo-linea destro, L'inizio è una fiammata napoletana (tre tiri di Diaz, primo minuto. 6° e 17' ed una pennellata di Criseimanni al 6'. il quale supera Terraneo, ma non Van de Korput che libera), diventa poi un fuocherello che però scalda abbastanza. Al Torino va riconosciuto anche un destraccio di Selvaggi (5') che obbliga Castellini ad una stupenda deviazione. Il Torino è più accademico, ma poco incisivo, il Napoli è più disperato e pungente. I granata studiano l'azione, i partenopei la violentano quasi, con prolezioni vigorose e con tackles ai limiti del regolamento. Ma non c'è stata la battaglia che molti avevano promesso e che altri temevano. D Torino cerca di impostare le proprie azioni di replica attraverso la scrupolosa attenzione di Corradlnl, 11 movimento perpetuo di Dossena che è in vena ma che non trova adeguata collaborazione in Hernandez. scomparso fra le righe più insignificanti del match dopo aver colpito 11 palo, e da Torrisi, 11 quale continua a distribuire al proprio campionato ed ai tifosi momenti di fulgore e di appannamento inspiegabili. Selvaggi si batte bene ed è il più positivo delle tre punte alternatesi (Bonesso compreso) durante i novanta minuti; ma nessuno incide più di tanto. Ed allora è facile per Krol, Marino. Ferrarlo e Citterio tene-, re relativamente lontane le azioni, pur sempre ariose però, del Torino. Nel secondo tempo i granata non impensieriscono più Castellini, perché la loro è una pressione sterile. Il Napoli si batte con cuore e col cuore difende quel gol segnato su rigore; ricchi |g§ di temperamento sono Vinazzani, Kroi f|| Ferrarlo, Dal Fiume e soprattutto il piccolo §§? Celestini. Diaz è in giornata di grazia. Compie piroette che portano un po' di di- Jl sagio perfino a quel vecchio marpione di Danova. Lo stopper granata comunque || gioca una partita più che positiva. Il Napoli, |j§ vince con un rigore molto discusso, ma fai- É| lisce un'incredibile opportunità con Crisclr || manni (69'). il quale si presenta davanti a Terraneo, si addormenta e consente il ||| provvidenziale recupero di Danova. La partita è sempre animosa, ma non cattiva e praticamente si conclude all 8) , quando Terraneo devia, con magnifica scelta di tempo, un improvviso tiro-lampo di Diaz. Vince la disperazione del Napoli, §|§| cede 1 appagamento granata che a volte è figlio diretto di una troppa tranquillità. lli |iÌ ;•*! ;|| .">. ? .A si |i£ : Napoli-Torino 1-0 NAPOLI: Castellini 6,5, Marino 6, :' Citterio 5. Ferrarlo 6,5, Krol 6,5, Dal Fiume 6, Celestini 7, Vlnawanl 6, Diaz 2 6,5 (87* Amodio s.v.), Criseimanni 5,5, . Pellegrini 5.5. TORINO: Terraneo 6,5, Van De Korpnt 5,5, Corradlnl 6J>, Bertonert 5,5 (62' Bonesso. 5,5), D ano va 6,5, G albi a ti 6,5, Torrisi 5, Dossena 7, Selvaggi 6 (85* E. Rossi s. v. ), Hernandes 5, Borghi 5,5. Arbitro: Bergamo & Rete : 21* Ferrarlo sn rigore. dal nostro Inviato ANGELO CAROU ;j NAPOLI — n Torino cade dopo sei giornate di risultati utili II Napoli si comporta come chi è affetto da una seria malattia ed -ha tanta voglia di guarire e di vivere. E allora si attacca disperatamente a una bombola di ossigeno (la vittoria, appunto) e aspira profondamente. Dalla partita di ieri la squadra di Pesaola esce più colorita, anche se non totalmente in salute. Certi guai non si cancellano con la spugna, pur provvidenziale, di un solo successo. Sulla sconfitta del Tonno, che naturalmente profonde in novanta minuti meno impegno di quanto ne spenda il disperato Napoli, pesano alcuni episodi che meritano 11 privilegio di essere descritti con priorità. Innanzitutto, il gol. Nasce da un alleggerimento all'lndietro, troppo disinvolto, di Van de Korput. La traiettoria è debole e l'agile Celestini piomba sulla palla nel precìso istante in cui Terraneo, con coraggiosa uscita, tenta di respingere con i piedi e di intervenire soltanto sulla palla stessa. Il napoletano calcia il pallone e dalla tribuna si ha la sensazione che a sua volta venga toccato dal portiere. Celestini va a terra. Terraneo, negli spogliatoi, giurerà di non aver neppure sfiorato Celestini, il quale sarà di opposto parere. Che dire? Bergamo, comunque, concede il rigore: è il 21', e Ferrarlo, incaricato di battere, dimostra precisione accoppiata a freddezza. Il suo destro vanifica l'intervento in tuffo di Terraneo. Niente è compromesso per il Torino. La partita può dare ancora tante emozioni agli spettatori. Che sono tanti e pieni di entusiasmo, oltre che di speranza. E veniamo al secondo episodio che pesa anch'esso sull'economia del Torino come un macigno. Sono trascorsi sedici minuti ed Hernandez, da circa venticinque metri dopo aver preso le misure, colpisce di potenza. La palla viaggia come un proiettile e Castellini andrebbe a raccoglierlo nel fondo della propria rete se non ci fosse quel punto, di legno, dove confluiscono i pali a respingere la palla. C'è assembramento in area, ma Selvaggi e Dossena si intralciano a vicenda nel tentativo di superare, successivamente , 11 •giaguaro» di Napoli. Con un po' di fortuna e senza quell'errore di grave leggerezza g§ || §? l | § É| | || §|§| NAPOLI — Che domenica per il Napoli! Batte il Torino, supera in classifica il Cesena, accorcia le distanze da Cagliari e Ascoli, raggiunge 11 Fisa. La quarta vittoria in campionato però non esalta Brancaccio, Pesaola e gli azzurri. E' un coro di «Guai ad Illudersi», «Restiamo con i piedi per terra». Il presidente, felicissimo, precisa: «Un successo non risolve tatti 1 nostri problemi; slamo ancora in lotta per non retrocedere». Protagonista indiscusso dell'incontro è stato Costanzo Celestini, caprese di 22 anni La sua caparbietà, la sua abnegazione hanno permesso al Napoli di vincere il match. «Ormai abbiamo Imparato a memoria la lesione di Pesaola — dice il Furino del Napoli — dalli rante ogni allenamento il Petlsso non |iÌ fa che ripeterci di pressare gli awersa;•*! ri. Poi può uscirci un errore e voi ne ap;|| profittate. Cosi è stato. Van de Korpitt .">. ha sbagliato ed lo ho puntato a rete..... ? .A Terraneo giura di non aver commessi so il fallo. «Può dire quello che vuole. |i£ Non so se sono stato colpito dal suo piede o dal ginocchio al torace. Ho toccato la palla e avrei segnato se non fosse Intervenuto Ini, scorrettamente». Cosa le ha detto Terraneo quando lei era a terra In area? «Faceva lo spiritoso: "Alzati, non fare l'attore..." ma se Gran gioco a centrocampo, ma poche emo Aggiunge il tecnico: «Ci hanno fischiato c di GIULIO AQCATINO NAPOLI — Tra 1 granata regna un diffuso malumore, contenuto però nei limiti della più spiccata educazione. Non una parola di troppo, 11 torio della voce non si alza mai ma al notano rammarico ed amarezza per una sconfitta considerata ingiusta perché decisa da un gesto arbitrale sbagliato. Ma oltre al rigore si fanno rimproveri a Bergamo di non aver recuperato tutto 11 tempo perso. La partita era trascorsa tra molte interruzioni e al momento del cambio tra Diaz e Amodio, proprio l'arbitro indicava a'tutti che avrebbe recuperato almeno un minuto. Scaduto il novantesimo, Bergamo concedeva 70 secondi di gioco in più. Troppo pochi? Protestavano Galblatl e Terraneo, interveniva Bersellini ■ilnHHMdkHii Napoli. Terraneo si distende, ma non riesce a deviare il pallone calciato dal dischetto (Telefoto) «Meritavamo un punto» - Dossena polemico: contro sette rigori: almeno sei erano dubbi» a calmare la discussione. Negli spogliatoi Bersellini racconta: *Sl è trattato di una protesta educata, sema offese. Oalbiati e Terraneo facevano notare a Bergamo la promessa non mantenuta. L'arbitro dal canto suo indicava l'orologio nel quadro sistemato allo stadio. Sono intervenuto per dire a Bergamo che poteva anche aver ragione, ma che la protesta dei miei giocatori era serena'. Tutto qui Bergamo non ha rilasciato dichiarazioni E' scappato in fretta con Riccardo Lattanzl e i suol collaboratori. Della gara Bersellini dice: «fono soddisfatto. Non certo del risultato. Non fatemi parlare del calcio di rigore. Penso che Terraneo vi abbia già spiegato tutto. Dalla mia posizione era impossibile vedere bene per esprimere un giudieio. Penso che avremmo benissimo potuto conquistare un punto. Purtroppo abbiamo subito quel gol». Forse la Coppa Uefa si è allontanata, bisognerà lottare a muso duro contro Verona, Inter e Fiorentina. Bersellini afferma: -Voglio attendere ulteriori conferme. Ripeto che il Torino a Napoli mi ha pienamente soddisfatto. E' mancato soltanto il risultato, non il gioco*. Poi precisa: «Abbiamo attaccato molto, ma abbiamo concluso poco. Ad un certo momento ho provato addirittura l'attacco a tre punte, ma senza esita' Per noi era una giornata storta». Chiediamo come ha visto Dossena, e Bersellini ribatte: -Dossena per me ha giocato bene, anche se aveva qualche contrattempo di natura muscolare. Penso che nella, manovra del Torino Dossena sia essenziale. E' nostro e guai a chi lo tocca*. Beppe Dossena, spiega 111 momento attuale del Torino. E' polemico anche se parlando sorride: -Era molto piii difficile qui che a San Siro. Forse a Napoli i tre gol rifilati all'Inter non sarebbero bastari per ottenere un risultato positivo*. E' polemica aperta? Dossena scuote la testa: -Dico soltanto che in questa stagione abbiamo subito sette calci di rigore, di cui uno solo, quello di domenica scorsa nella gara con il Cagliari, era limpido e indiscutibile*. Terraneo e il rigore