Viaggio nella «città del volo» dove il computer è il padrone di Ernesto Marenco

Sofisticati sistemi negli hangar Alitalia a Fiumicino Sofisticati sistemi negli hangar Alitalia a Fiumicino Viaggio nella «città del volo» dove il computer è il padrone Nel magazzino dei volte al giorno - ROMA — L*Alitalia spalanca ai cronisti le porte di Fiumicino, come a dire: «Venite dentro il palazzo, guardate come si vive e si lavora in questa città del volo, e raccontate aglt oltre undici milioni di passeggeri che ogni anno girano per il mondo sui nostri aerei, come funziona l'aeroporto^. E in effetti quando si vola pensiamo di solito agli affari 0 alle vacanze: qualche volta si impreca al ritardo, allo sciopero improvviso, al dirottamento per la nebbia su un altro aeroporto. Mai un interrogativo di questo genere: »Ma come si organizza un volo?*. ••Come si ripara un aereo?». • Quanto costa un Jumbo?*. • Quanti tecnici pigiano i tasti degli elaboratori elettronici?-. E' una bella mattina di marzo quando il pullman con 1 giornalisti a bordo varca il confine della «città del volodi Fiumicino. L'aria profuma già di primavera, il sole è tiepido, e.il primo appuntamento è nell'aula magna dove al solito gli allievi piloti vanno a scuola. Come a tanti scolaretti, un direttore Alitalia spiega come possano volare i cento aerei a reazione di proprietà della compagnia di bandiera. E ciò grazie al computer che pensa a tutto: elabora in due secondi le prenotazioni dei biglietti, attraverso il sistema •Memis» tiene sotto controllo ogni jet, sottoponendolo a periodiche operazioni di manutenzione e revisione: la «cura medica* deve essere sempre preventiva. Al magazzino ricambi, costituito da circa 350 mila pezzi, si ricorre in media più di mille volte al giorno. Ma attenzione: la vita di un jet è lunga, e il suo stato di salute sempre ottimo. La revisione generale avviene ogni 24 mila ore di volo, vale a dire ogni sei anni, l'aereo viene smontato pezzo per pezzo dentro e fuori, e ricostruito; in tutto, quattro o cinque settimane di lavoro. Il direttore ci bombarda con altre mille informazioni. Su come vengono preparati i pasti a bordo, come sono stati istruiti i giovani piloti dei DC 10 e dei Jumbo, come avviene 11 carico e scarico delle merci. Ogni settore della «città del volo* è sotto controllo del computer. E cosi si scopre che tecnologicamente l'Alitalia è all'avanguardia: che il «sistema, può far gola a una compagnia straniera tanto da spingerla al sua acquisto. Cosi è avvenuto per il *Memis* (gestione del materiale per la manutenzione degli aerei, sia sul piano tecnico che su quello amministrativo) comperato da alcune compagnie come Sudafrica. Argentina. Corea: per il «Fast» (trasporto merci) acquistato ad esempio dalla Panam, dalla Tra. dalla Suisse Air, persino dai giapponesi. Tenuta la piccola lezione, comincia il viaggio vero e proprio attraverso gli oltre 700 mila mq della «città del volo>. Ci sono sette hangar per la revisione, manutenzione, verniciatura degli aerei: 40 offi¬ ricambi ci sono 350 mila pezzi e si ricorre in media più di mille Ogni sei anni completamente smontato e revisionato un jet cine, edifici per l'addestramento e per il centro equipaggi: una vera città che ospita circa cinquemila addetti ai lavori. Primo ad accoglierci, l'hangar per la verniciatura. Enorme, ospita un DC 10 dell'Alitalia ricoperto di nylon ed inceronato. Tecnici ed operai stanno ultimando di verniciarlo. Ci vuole una settimana circa per lavarlo, sverniciarlo e riverniciarlo. In questo caso, tutto bianco con una riga rossa e gialla, ha i colori dell'Iberia. Ma perché un jet spagnolo a Fiumicino? Il livello tecnologico di questa operazione è tale che un gruppo di cinque compagnie aeree (oltre all'Alitalia, l'Air France. l'Iberia, La Lufthan¬ Contatti fra la Cas sa, la Sabena) si sono accordate per utilizzare in pool la sofisticata apparecchiatura e l'elevata capacità professionale del personale. La visita prosegue nel settore cargo, in quello dei pasti (ventimila al giorno, sei millol all'anno, da soddisfare le esigenze e le abitudini del passeggeri delle varie religioni) ed infine eccoci nel centro addestramento piloti, vedere i simulatori di volo, la fedele riproduzione delle cabine di pilotaggio del vari tipi di aereo. L'allievo accanto all'istruttore decolla, vola, atterra come su un vero aereo, e inoltre può simulare i più improbabili casi di avaria. L'Alitalia ha cinque simula¬ sa di Risparmio lo tori collegati con elaboratori elettronici programmati per riprodurre ogni fase di volo e con le radioassistenze di tutti gli aeroporti del mondo. Scendono le prime ombre della sera, un ultimo sguardo al centro equipaggi Entro l'anno sono attesi due DC Super 80, alla fine dell' 86 saranno 30. La visita è qui finita: è Incominciata alle 9 del mattino, tranne un breve spuntino a m zzo giorno, ed è durata sino alle 10. I colleghl Patrizio Bri ani, Massimo Massimi e De Vlncentlls, dell'ufficio stampa Alitalia, sono stati degli ospiti eccezionali. CI hanno aperto 11 palazzo facendoci conoscere piloti e tecnici. Ernesto Marenco cale e la «Chase Manhattan Bank»

Persone citate: De Vlncentlls, Fast, Massimo Massimi, Patrizio Bri, Sabena

Luoghi citati: Argentina, Corea, Roma, Sudafrica