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De Mita a Milano ricorda Marcora De Mita a Milano ricorda Marcora «Un uomo rigoroso che persegui l'obiettivo di far rimanere l'Italia fra i Paesi moderni» MILANO — A poco piti di un mese dalla sua scomparsa, Giovanni Marcora è stato commemorato ieri a Milano dal segretario della de De Mita. Parlando al cinema Nuovo, a San Babila, De Mita ha ricordato gli anni «delle difficili battaglie per l'affermazione della politica di centro sinistra». Vn progetto, ha detto, che richiedeva un modo nuovo di stabilire rapporti, un misurarsi sulla realtà delle condizioni del Paese, predisponendo programmi a medio termine, capaci di incìdere a lungo sulla sua struttura sociale, facendolo moderno e inserendolo fra le principali potenze industriali dell'Occidente. L'impegno speso fin da allo- Equocanone ra da Marcora, ha ricordato il segretario della de, è stato tutto teso a sollecitare una piti saggia azione politica e programmatica. Per non provocare un definitivo declino del centro sinistra, ma anche e soprattutto per fronteggiare la crisi petrolifera che minacciava l'intero settore produttivo e richiedeva una politica economica non Improvvisata, ma commisurata alle possibilità reali del Paese. Fu allora, in un certo senso, che nacque la linea del rigore di cut Marcora, per molti aspetti, fu un anticipatore». Rigore che per Giovanni Marcora, ha aggiunto De Mita, «ben si conciliava con gli interessi popolari, in quanto è proprio nel rigore che si difendono gli interessi generali rispetto alla sopraffazione degli interessi corporativi e particolari e si garantiscono gli interessi deboli rispetto agli interessi forti». La ricetta di Marcora era semplice: un clima di austerità autentica, una politica di sacrifici diffusi e reali. Tutto ciò, in Marcora come già in La Malfa, ha concluso il segretario della de, «con l'ostinato e obiettivo desiderio di restare nell'Occidente fra i primissimi e 1 più moderni sempre più lontani dalle tentazioni del populismo terzomondista e preindustriale». e . e e i a