Al Pisa tutti gli applausi di S. Siro

Al Pisa tutti gii applausi di S. Siro § ff Cesena esalta fa Fiorentina Al Pisa tutti gii applausi di S. Siro § ff Cesena esalta fa Fiorentina Coro nerazzurro: «Un disastro))! Inter-Pisa INTER: Bordon 6; Bergomt 6,5, Baresi 5,5, Marini 5,5, Collovati 7, Bini 6 (18' Sabato 53), Bagni 5, Mudici 5,5, Altobelli 5,5, Beccalossi 5,5, Bergamaschi 5,5 (79' Juary s.v.). PISA: Mannini 63; Secondini 6,5, Massimi 7, Vianello 6, Pozza 63. Riva 5,5, Bcrggreen 63 (81' Caraballo s.v.), Casale 6,5, Sorbi 6, Mariani 7, Todesco 63 (88* Ugolotti s.v.). Arbitro: Agnolin 63. Rete: 71' autogol di Marini. dal nostro Inviato GIORMILANO — Nel giorno \ piadell'ipotetico rilancio, l'Inter j tobcrolla clamorosamente contro un Pisa che raccoglie ap-' plausi polemici da parte dei tifosi nerazzurri. Nell'*ora della verità', la squadra di Marchesi dimostra — anzi conferma — di non avere personalità, di non possedere le caratteristiche necessarie per il salto di qualità tanto auspicato dal tecnico. Il Pisa non ha rubato assolutamente nulla: ha creato ' più palle gol dei nerazzurri anche se ha dovuto sfruttare un'autorete di Marini su tiro di Casale per portarsi a casa due punti d'oro. Mentre la Juventus trionfava all'Olimpico imitando le altre «grandU alla scalata, l'Inter cedeva il passo, si arrendeva ed ai tifosi non restava altro che andarsene a casa oppure applaudire ironicamente la tribuna d'onore dove Fraizzoli, a sua volta, non aveva il coraggio di resistere sino in fondo, abbandonando la trincea a Mazzola e a Beltrami. La temuta contestazione si è spenta sul nascere: merito anche della Juventus o, meglio, colpa dei bianconeri, che hanno fatto capire, sebbene a distanza, che anche vincendo, quello dell'Inter sarebbe stato soltanto un sogno. Eppure sarebbe stato un bel sogno perché avvicinarsi alla capolista, dovendo poi ospitarla, significava legittimare qualsiasi aspirazione. Questo poteva essere il campionato dell'Inter, ma gli sprechi, gli errori, le approssimazioni tattiche e tecniche hanno cancellato ogni chance. Il Pisa si è rivelato la sua autentica bestia nera avendole portato via tre punti in due partite. Anche in questa circostanza gli uomini di Vtnido hanno condotto la danza come avvenne nell'andata trovando stavolta una squadra sbilanciata causa il solito equivoco creato a centrocampo da Mueller e Beccalossi, piti che mai inibiti a rientrare con immancabili guai per la difesa nerazzurra quasi subito rivoluzionata per l'infortunio rimediato dallo sfortunato capitan Bini (in grande forma). Marini era costretto ad arretrare e l'innesto di Sabato non dava ordine al centrocampo dove Bagni deludeva, a parte un lancio forse fortunoso, mentre Bergamaschi dopo un'ottima partenza finiva per scomparire lasciando il posto nel finale a Juary. Ipisani si erano disposti in campo in mòdo semplicemente perfetta con Massimi che seguiva Beccalossi e Mariani che pedinava Mueller; Vinicio per far ciò aveva dovuto rivoluzionare- la difesa ■damaoglonpainzupoal Lflcchglsusqraspqutadeinmuspcdsb::;: V 0-1 ORGIO GANDOLFI piazzando cosi Pozza su Ai tobelli ma i fatti gli hanno ■daitiragione: L'Inter non ha mal trovato Dttrcfti e quando, ognllantio, c'è riuscita i palloni venivano sprecati con passaggi interminabili, corti, insistenti quasi che i nerazzurri volessero entrare in porta con la sfera incollata al piede. L'assenza di Orlali oiustiflca soltanto in parte le manchevolezze dell'Inter; o meglio, conferma che senza il suo miglior propulsore la squadra di Marchesi si arrangia come può, finisce per spezzarsi in due tronconi. Peccato avere perso Bini quasi subito, quando il capitano aveva dato un saggio della sua forma con alcuni inserimenti di potenza. Come al 5', per esempio, quando usciva dalla propria area e spingeva Altobelli verso la conclusione. Al 18' peraltro dopo uno scontro con Todesco, Bini era costretto ad abbandonare il campo. ::;:;::::::::::;::::>>::::::-:::::->:-:->::::; MILANO — Inter, che figura! Fraizzoli non ha avuto il coraggio di restare. All'uscita, ha evitato di rilasciare dichiarazioni mentre lady Renata tagliava corto: «Cosa volete che vi dica? Avete visto anche voi cosa è successo». Inutile, aggiungere che l'amarezza era scolpita sui loro volti. Eppure, Mazzola ieri mattina era andato alili Pinetiria per'«spiegare»' a\.neraezurri l'importanza di questo confrónto: Sarulro'nbti si'arrendeva: «Vedrete — aveva detto—che la Juventus farà risultato a Roma, dobbiamo restare a ridosso delle prime, pertanto è necessario battere il Pisa». Puntualmente l'Inter l'ha smentito. «Questa sconfitta — ha commentato Mazzola negli spogliatoi — è ancora più grave di quella rimediata col Torino. Sono deluso e preoccupato. E' un momento importante per la società ed i giocatori devono capirlo. Multe o provvedimenti ora non hanno alcun significato. Ripeto, 1 giocatori devono rendersi conto che è in ballo il futuro della società, ma anche il loro destino». Cosa altro potrebbe aggiungere in questo momento Sandro Mazzola;'vislò"che hanno deluso ancher quelli che mercoledì hatìho'rtpbsàto (Beccalossi e Bergamaschi)? «Abbiamo perso una grossa occasione — conviene Marchesi — è mancata la concentrazione indispensabile contro avversari ben dotati sul plano fisico. Non mi aspettavo, sono sincero, una prova cosi poco convincente da parte della mia squadra; purtroppo l'Inter deve sempre lottare al massimo per fare risultato: appena scade un pochino arranca e tutto diventa difficile. Era importante battere 11 Pisa per conservare determinate posizioni; a questo punto la trasferta di Madrid diventa ancora più importante, ma anche ostica. Certe prestazioni inducono a pensare; mi aspettavo ben altra reazione da parte dell'Inter o meglio che non si deconcentrassedèi tutto nonostante lo sforzo compiuto contro gli spagnoli». Passa Bini, zoppicando: gli hanno applicato cinque punti di sutura al polpaccio della gamba destra. Ne avrà per alcuni giorni. Marini ammette a nome di tutti: «Abbiamo giocato male, ma siamo stati anche sfortunati, ora rischiamo anche il posto in Coppa Uefa. Non pensavamo assolutamente a Madrid, almeno io, credo che qualche mio compagno sia sceso in campo con 11 pensiero rivolto altrove. Purtroppo sono stato io a passare a Casale il pallone del tiro decisivo e poi a deviarlo alle spalle di Bordon». Anche Mueller si prende le sue responsabilità: «Abbiamo giocato Inspiegabilmente male, g. ganti. Bloccato Schachner, FIRENZE — E' giorno di gran festa in casa viola: quattro reti, con una doppietta di Antognoni, una traversa di Passarella, un'altra di Antognoni e un palo, nel finale, di Daniel Bertoni, tornato in campo dopo quattro mesi di assenza, fanno felice De Sisti e i tifosi viola, che vedono avvicinarsi il traguardo del rientro nel grande giro internazionale. La Fiorentina, nelle ultime due partite interne, riesce a segnare la bellezza di sette gol, e grazie anche al ritoltati maturati sugli altri campi re spira nuovamente ària di Coppa Uefa. La squadra viola gioca un calcio piacevole, trova spesso la strada del gol la squadra di De Sisti padrona del campo - Si è Fiorentina-Cesena 4-0 FIORENTINA: Galli 63; P. Sala 6, Contratto 63; Manzo 5,5, Ferroni 6, Passarella 7, Bellini 63, Pecci 5,5, A. Bertoni 5 (60* D. Bertoni 6,5), Antognoni 6,5, Massaro 7 (75" Graziani s.v.). CESENA: Becchi 5 (46' Delll Pizzi 6), C. Benedetti 5, Arrigoni 5, (65' Moro 5), Piracclnl 5, Mei 6, Morganti 53, Filippi 5, Gabriele 6, Schachner 6,5, Bnrlanl 6, Garlinl 5. Arbitro: Paletto 7. Reti: 19' autogol di Becchi, 40' Antognoni, 53' Massaro; 79' Antognoni rigore. time palle nel primo tempo, ina (10' e 33') Galli è bravissimo a respingere le fiondate: cosi, cóme il portiere fio'rérvtrno è bravissimo al 36* ti votare per ribattere una gran staffilata di Gabriele su punizione. Le occasioni dei bianconeri si fermano qui. Al 10' una punizione fortis- ., che are ' il complice anche la pochezza del suo avversarlo di turno, il sembra davvero menta terzultimo posto della classifica. I bianconeri romagnoli non hanno niente a parte Schachner: il biondo centravanti austriaco ha sui piedi due ot¬ rivisto Daniel Bertoni sima di Passarella dopo tocco di Pecci, centra in pieno il palo e quindi sbatte su Recchi che la devia nella propria porta; al 40' 11 raddoppio: Pecci tocca ancora una punizione stavolta per Antognoni, e il capitano fa centro nel sette. Nella ripresa, con 11 Cesena ormai alle corde. Massaro mette dentro il gol della sicurezza ài termine di una bellissima azione personale. A questo punto, De Sistl fa felice Daniel Bertóni ed ancfièMl pubblico che lnvó&T,VC< ritorno dell'argentino in canr-': pb; a'quattro mesi dalla sua ultima apparizione. Bertoni dimostra di godere una discreta forma, e potrebbe addirittura segnare al 78', quando l'arbitro concede un rigore per fallo di Piracclnl su Belli-, ni. Antognoni offre all'ex' campione del mondo la possibilità di trasformare 11 rigore, ma Bertoni declina l'invito e cosi è 11 capitano a siglare una bella doppietta. Il Cesena, giunto a Firenze con la speranza di portar via almeno un punto, torna invece a casa con una pesante batosta. La Fiorentina, al contrario, dimostra di attraversare un ottimo periodo di forma e De Sisti non ha nascosto la sua soddisfazione per questi risultati, che gli fanno certamente aumentare la possibilità di una riconferma per il prossimo anno. gm g.m.