La «Confcooperative» cambia vertice

La «Confcooperative» cambia vertice Mengozzi sostituisce Badioli alla presidenza La «Confcooperative» cambia vertice ROMA — E' Dario Mengozzi il nuovo presidente della Confcooperative. E' stato eletto ieri dal Consiglio nazionale, con un solo voto contrarlo su 135. Il consiglio ha invece rinviato a data da destinarsi l'esame del disastrato bilancio che presenta un buco di 60 miliardi di lire. Mengoui, modenese, già deputato e consigliere nazionale della de, componente della direzione centrale, del Comitato direttivo del grappo parlamentare e della Commissione agricoltura, è attualmente presidente dell'Unione cooperative bianche di Modena e dell'Unioncamere. Per quest'ultima carica circola però già il nome di Piero Bassetti, presidente della Camera di Commercio di Milano. Il mandato di Mengozzi all'Unioncamcre scade infatti a giugno, ma si Ipotizza che dopo la nomina di Ieri potrebbe decidere di presentare prima le dimissioni, pur in assenza di incompatibilità tra I due incarichi. Per quanto riguarda la situazione finanziaria della Confcooperative, la riunione odierna del consiglio sarebbe stata — a quanto si apprende negli ambienti coope¬ rativi — molto vivace. In particolare sarebbe stata messa a verbale (ma non da un notalo come aveva chiesto uno dei consiglieri) la presenza di «evidenti irregolarità» nel bilancio '82. La situazione finanziaria è dunque ancora tutta da verificare. Mentre si sta cercando di arrivare, per il fallimento della Fincoop, ad un concordato con I creditori, Il 7 aprile ti «ara al tribunale di Roma l'udienza per l'istanza di fallimento presentata a carico dcll'Ific, l'altro istituto finanziario della Confcooperative. A copertura del deficit resta tuttora valida la proposta di risanamento elaborata da Badioli che prevede un rientro del deficit in cinque anni. 160 miliardi di debito — previa accettazione di tutte le banche e relativo concordato — verrebbero cosi reperiti: 30 miliardi dalla liquidazione delle finanziarie Fincoop ed lfic, 5 miliardi dalla vendita della sede (Palazzo Alicorni a Roma), altri 5 miliardi in crediti esigibili ed I rimanenti 20 miliardi mediante una sottoscrizione straordinaria tra le 20 mila cooperative aderenti alla confederazione.

Persone citate: Badioli, Dario Mengozzi, Mengozzi, Piero Bassetti

Luoghi citati: Milano, Modena, Roma