Dodecafonia classica e Webern

Dodecafonia classica e Webern Concerto Biffoli-Cognazzo Dodecafonia classica e Webern TORINO — Da tempo cultore della musica da camera nei suoi aspetti più severi, con particolare Interesse per le espressioni moderne, il violinista Renalo Biffoli, con Roberto Co guazzo al pianoforte, ha messo insieme nella prima parte del concerto due saggi italiani di dodecafonia classica, unitamente'a quei Quattro pezzi bp. 7 di Webern, che precedono di moltoil'avvento. della dodecafonia vera e propri a, ma le additano la strada. I lavori italiani sono 1 Due Studi di Dallapiccola, un documento famoso, ed aspro, della Intransigenza dodecafonica di Dallapiccola, che troppo spesso da noi si ama presentare come un conciliante mitigatore, quasi un corruttore dello stile seriale, e la Sonata di Riccardo Malipiero, che invece è proprio un bel documento di dodecafonia all'Italiana, cioè costantemente piegata verso soluzioni melodiche non sgradevoli all'orecchio e sorretta'da un chiaro intento espressivo. Nella seconda parte > del programma i concertisti hanno accordalo al pubblico il risloro di due splendide Sonate di Mozart, ma è nei tre pezzi moderni che soprattutto hanno dato prova di ferratissima preparazione e di cosi concorde intesa da farne veramente un «duo», cioè qualcosa di più che l'associazione d'un bravo violinista con un bravo pianista, bensì un organismo musicale unitario, che si è meritato 1 vivi applausi del pubblico. m. m.

Persone citate: Cognazzo, Dallapiccola, Mozart, Riccardo Malipiero, Roberto Co, Webern

Luoghi citati: Torino