Scapino nel carro dei comici

Scapino nel carro del comici Regia di Passatore Scapino nel carro del comici 'TORINO — Un lindo oggetto scenico, un aggraziato carro del Comici domina la bella e semplice scenografia di Elena Bronzini per Le astuzie di. Scapino, allestito dal Settore Scuola-Ragazzi dello Stabile torinese, regìa di Franco Passatore. Quel carro si spalancherà, si ■farà teatrino per ospitare le peripezie degli innamorati e gli inganni dei servi, con le sue cantinelle ai lati e, sullo sfondo, la baia di Napoli, qualche lumino acceso, un buffo Vesuvio che fuma. La scena, i costumi dai colori accesi, in canapa grossa, la regìa, la recitazione, tutto, insomma, nello spettacolo è ispirato al pudore affettuoso, alla elegante misura di chi si è messo al servizio del testo e bada esclusivamente a restituircene la rustica grazia. Finalmente un canovaccio di Molière (perché siamo alle prese con una farsa, con l'oggetto d'artigianato di un grande commediografo in vena di semplici intrattenimen ti) è offerto per quello che è, senza ambiziose superaffettazioni o attuallzzazioni cervellotiche. I primi a divertirsene sembrano gli attori: il piccolo e tozzo Scapino di Luciano D'Amico, con la baldanza ruvida di una rnascìiera da -basso» napoletano, infonde nei compagni uno strano, febbrile vitalismo: e costoro t>( si lasciano trascinare con allegra spavalderia: ma la parola in tutti è nitida, il gesto appropriato, la comicità senza sbavature. Per gli adulti l'appuntamento è al Gobetti, sabato sera, nell'ambito della terza Festa Internazionale del Teatro. g.d.b.

Persone citate: Elena Bronzini, Franco Passatore, Gobetti, Luciano D'amico

Luoghi citati: Napoli, Torino