Attenti al computer: è un ladro di Ugo Buzzolan

Attentisi computer: è un ladro Debutta stasera sulla Rete 1 il giallo «Vuoto di memoria» Attentisi computer: è un ladro Si è parlato ieri del genere poliziesco che domina i telefilm di importazione. Ormat'é un genere che sembra di esclusivo monopolio americano (con piccoli margini britannici). Ma anche in questo campo la produzione nazionale di' Oliando in quando si fa sentire, e con risultati,.sèljion èpjflr, pletamenie soddisfacenti; incoraggianti. "'" Ne abbiamo un esempio fra stasera e domani sera: un film giallo per la tv realizzato dalla rete 1, Vuoto di memoria, che segna il debutto di Piernico Solinas, uno studioso e saggista di cinema che ha avuto modo di addestrarsi nella regia in America. Suo è pure il soggetto, e direi che qui sta la parte più originale e meritoria del film (che la Rai ha avutola buona idea di collocare'in due sera te consecutive). Regista è l'esordiente Piernico Solinas, saggista di cinema addestratosi in America Protagonista, diclamo, dell'intrigo è il computer. L'amMente 'entro cui si dipana la vicenda di mistero è quello del computers. I personaggi b'sono competenti di computers o se ne devono forzatamente occupare a fondo. Inutile e scorretto dettagliare la trama. Dirò soltanto che ta itoriì c<^tyjatom, uomo che s^inCroduce in una granile azienda neutralizzarido con- semplice metodo i dispositivi di vigilanza a circuito chiuso, e ruba un tabulato di dati da un computer; dà appuntamento ad un giovane professore universitario di informatica, suo amico, per «importatiti rivelazioni», ma viene ammazzato con orrendo, pestaggio. Il professore si lancia nelle indagini e collabora con il commissario, il quale di com^ufers non capisce nulla e devé^in'gegnarsi a capire qual¬ sjm«nai , cosa proprio per procedere nell'inchiesta; e pian piano si renderà conto che la prodigiosa macchina, il mirabolante cervello elettronico può servire a organizzare in modo perfetto, o quasi perfetto, colpi colossali per miliardi E' un soggetto nuovo che esce dai soliti abusati e sfrutÙdtt' schemi, del poliziesco, e iWte tocca àVmcinq una realtà 'tecnològica — imperìosà'e'dilagante, e Inarrestabile — dei nostri tempi. E sin qui andiamo bene. Dove le cose vanno un tantino meno bene è nella confezione del film. Solinas viene presentato come un dotto teorico del cinema, ma dalla teoria alla pratica esiste un certo salto e, pur essendo assai dignitoso, questo Vuoto di memoria zoppica un po' nel ritmo, nella grinta, nell'Incisività. La materia c'è, indubbiamente, ed è ricca ed appassionante, ma non sempre riesce a trasformarsi in spettacolo veloce e teso. Forse Solinas avrebbe avuto bisogno di essere aiutato da uno degli ignoti registi di Starsky e Hutch che hanno probabilmente limitata cultura ma molto abile mestiere. E il mestiere in queste cose è essenziale. ! ? » 3 Comunque, è un poliziesco italiano da seguire con attenzione (i computers lo richiedono, anzi lo esigono) e con simpatia, e non solo per il soggetto insolito e attuale ma anche per la valida presenza di attori che si impegnano a rendere credibile un giallo girato in casa, da Alfredo Pea che è lo zelante professorino a Paolo Poiret il commissario, dall'inquietante Ivana Monti a Carole André, ex donna di Sandokan. Ugo Buzzolan

Persone citate: Alfredo Pea, Carole André, Hutch, Ivana Monti, Paolo Poiret, Solinas

Luoghi citati: America