Peste suina, il pericolo è passato?

Peste suina, il pericolo è passato? Peste suina, il pericolo è passato? «Il fenomeno è circoscritto», assicura l'Associazione allevatori - E il Comitato difesa consumatori: «Non c'è rischio per l'uomo» - Calate le vendite di insaccati fino all'80% Macellazione in atto di circa 5500 animali malati, calo del consumo di carne suina ed, insaccata sino a punte deU'80%. concreto pericolo di cassa integrazione per le industrie del settore delle pro¬ vince di Asti e Cuneo: questo il drammatico quadro dopo l'epidemia di peste suina scoppiata in due allevamenti nei pressi di Cavallerleone. Ma 11 peggio, forse, è passato. L'Associazione regionale allevatori del Piemonte spiega in un comunicato: «fi periodo di incubazione della malattia è piuttosto breve (5-9 giorni) ed in assenza di nuovi casi è ipotizzabile che il fenomeno sia ormai completamente drcoscritto». Il dottor Massimo Cossavella dell'Associazione allevatori ribadisce: .La peste suina africana non rappresenta alcun pericolo per l'uomo, anche nel caso di ingestione di carni infette». Queste affermazioni sono avvalorate dal Comitato dife sa consumatori. Tramite il, delegato regionale dott. Sartori, ha reso noto che .mediante la consultazione di esperti ci si è preoccupati di accertare che il danno patologico provocato dalla peste sulna africana non arrivasse a ledere la salute pubblica. La risposta degli esperti — conclude un comunicato — ci consente di tranquillizzare nel modo più categorico la popolazione sull'impossibilità di trasmissione della malattia all'uomo». Se quindi non ci saranno danni di alcun tipo per il consumatore, diversa è la prospettiva delle aziende: «Le in¬ dustrie site nelle zone infette — spiegano gli industriali del la macellazione — non possono mettere sul mercato carni suine fresche, congelate o in saccate. C'è dunque paralisi totale nella produzione con ricorso alla cassa integrazione che tuttavia non risolve i prò-, vi problemi commerciali e finanziari causati dalla giacca za di prodotti per l'ammonta re di decine di miliardi. Le in dustrie interessate hanno prò posto alle autorità regionali di consentire la prosecuzione dell'attività produttiva».

Persone citate: Cossavella, Sartori

Luoghi citati: Asti, Cavallerleone, Cuneo, Piemonte