Alla Camera insulti, tentate risse e perfino un lancio di manifestini di Alberto Rapisarda

Alla Camera Insulti, tentate risse e perfino un lancio di manifestini In un clima tesissimo oggi si conclude Pesame del bilancio dello Stato Alla Camera Insulti, tentate risse e perfino un lancio di manifestini Colto da malore il deputato radicale Roccella - Una petizione di 200 parlamentari suscita , una iniziativa immediata per risolvere i problemi di Montecitorio - Accuse alla Jotti ' I fejg i t d.i > :. . . •. ' • •• ROMA—Tra scambi di insulti, grida e tentativi di scontro fisico è proseguita ieri atta Camera la discussione sul bilancio dello Stato. I deputati radicali hanno continuato a fare lunghi interventi per prolungare il dibattito, accrescendo l'esasperazione del colleghi degli altri partiti. Nel pomeriggio, dopo aver parlato a varie riprese in aula il deputato radicale Franco Roccella accusava disturbi al cuore e veniva trasportato all'ospedale San Giacomo. Lo stesso dove ieri era deceduto il deputato missino Santagatl, stroncato da un infarto. 0 malore di Roccella era l'ultimo incidente che drammatizzava una giornata costellata da gesti di insofferenza, e dal mugugno crescente dèi «peone». Capannelli di deputati democristiani discutevano animatamente sull'opportunità di tenere una seduta notturna per spicciarsi prima. Alcuni minacciavano di lasciare Montecitorio subito. Circa 200 parlamentari Inviavano alla presidente della Camera e al capigruppo una Ietterà per sollecitare una iniziativa immediata per risolvere i problemi della Camera. La firmavano deputati democristiani, liberali, socialisti, indipendenti di sinistra, socialdemocratici, il repubblica-' no Battaglia annunciava che avrebbe anche lui scrìtto alla JotU per sollecitare la rapida approvazione di nuove modifiche al ' regolamento delle d pp■ ■■■ i . . -' e a a e quali st parla da un anna «Qui non ti attinge mei., diceva. Intanto, constatato che per. approvare l'art. 8 erano occorse due ore e mezzo, la Jotti decideva di applicare nuovamente la norma del regolamento che impedisce di fatto che si votino gli emendamenti. -E' una decisione che si rende necessaria in relazione all'andamento dei nostri lavori, per il ritmo che essi hanno assunto e per il clima che nelle ultime ore si è determinato-. La JotU era applaudita da democristiani, comunisti e socialisti. I deputati del pdup lasciavano l'aula per protestare contro i lavori •ormai svuotati da ogni e qualsiasi senso*, a causa dell'azione congiunta di governo, maggioranza e radicali, dicevano. Dopo l'innovazione venivano approvati tre articoli in un'ora. Ma l'atmosfera della Camera sembra ormai Irrimediabilmente deteriorata. Il bilancio sarà probabilmente votato entro domani e 1 deputati potranno passare a casa uno spezzone di vacanze pasquali. Al loro rientro a Montecitorio si imporrà una discussione sul funzionamento di questo ramo del Parlamento, invischiato nel ricorrente ostruzionismo radicale, ma anche in preda ad una crisi di identità che ha radici più lontane. Le ricette sono tante e se ne parla da mesi, ma 1 deputati sembrano colti da :<na forma di abulia che Impedisce, alla I Camera di prendere una qualche decisione. 81 tratta quanto meno di apportare altre modifiche al regolamento, «dando alla presidenza la facoltà di contingentare l tempi degli intervenni,, dice il capogruppo socialista Labriola, •altrimenti si riduce il Parlamento ad un circo, una arena*. «Slamo d'accordo sul contingentamento*, assicura il capogruppo democristiano Gerardo Bianco. Ma perché continuate a parlare e non decidete qualcosa?, obietta 11 cronista. «Beh. Ora lo faremo. Nell'attesa, si intensificano . .. fejg..*" .ir.-». In aula incidenti e scene indecorose. La presidente Jotti è stata accusata dal radicale Calderlsi di aver adottato scelte •congeniali al regime fascista: «Vergogna*, «Falla finita» gridavano comunisti e missini. La JotU rispondeva: «Solo la sua giovane età può giustificarla per quello che dice*. Più tardi un altro radicale, Tessari, accusava la presidente della Camera di «decisioni fasciste*. A quel punto 1 deputati comunisti, dai banchi attigui, tentavano di raggiungere Tessari per malmenarlo. I commessi li bloccavano. «Le sue parole sono un insulto sanguinoso alla mia vita stessa — diceva la Jotti rossa in volto — non le ripeta, altrimenti sarò costretta ad allontanarla dall'aula*. Anche un deputato democristiano, l'on. Augello, siciliano, tentava di aggredire 11 radicale Corieone per una questione personale. Gli era stato riferito che Corieone aveva usato nel suoi confronti una espressione siciliana Ingiuriosa e Irripetibile e ne voleva chieder conto direttamente all'autore. In serata dalla tribuna dei visitatori sono stati lanciati volantini in aula. Quattro persone sonò- state fermate. Rischiano fino a tré anni di carcere. Cosi procedono 1 lavori della Camera, che .dovrebbero concludersi questa sera con 11 voto finale sul bilancio. Alberto Rapisarda

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