Una «medicina diversa» per difendere la salute di Ezio Minetto

Una «medicina diversa» per difendere la salute Importante convegno internazionale a Roma Una «medicina diversa» per difendere la salute ROMA — Non c'è economista al mondo che possa dar consigli su come mantenere — traendone buoni interessi' subito da reinvestire — quel,1'impagablle e unico capitale .che è la nostra salute. Volenti 0 nolenti, la vita la viviamo tutti cosi, tirando finché si può in salute e poi, disinvoltamente o no, cominciando un po' ad arrancare, con un occhio al medici e l'altro al farmaco-companatico. A parte i tanti nemici interni — che non stan certo li a preannunciarsi — stress, angoscia, ritmo da mille miglia, lavoro e rabbia, telefono e sigaretta,1 vita familiare a singulto, eterna fretto (tutti a «correre-, cuore in gola ma-muscoli del tutto passivi) alimentazione incongrua e rumori sono 1 nemici esterni con cui è giocoforza coabitare. E 11 costo in salute, lo sappiamo, è pesante, tanto da poter mortificare proprio quell'età anziana che 1 tempi d'oggi tenderebbero a concederci più lunga. Prevenzione, allora, non solo per giusta decisione «dall'alto» ma come stile di vita, individualmente ben imparato, sentito ed applicato, a cominciar da bambini sin avanti negli anni. In appoggio alla futura linea di coscienza e cultura sanitaria individuale, è via buona quella delle «medicine naturali»? A Roma, all'Istituto' superiore di Sanità, nel convegno internazionale «Attualità e prospettive delle medicine naturali», tenuto in occasione della presentazione del-, l'enciclopedia «La salute senza medicine» (Libre x ed. Milano), erboristeria, educazione, fisica sportiva, omeopatia, agopuntura, chiropratica, cure termali e climatiche hanno proposto la loro validità, assoluto o relativa, di «difesa attiva della salute» in dichiarato, alternativa alla corrènte' mentalità ultrafarmacologi-', ca. A dir bene di agopuntura, termallsmo, balneoterapia, riabilitazione e altri naturali ausili, non mancavano specialisti cinesi, indiani, sovietici, ungheresi e americani. E' utile un'opera prima, in 12 volumi, che allinei e sottolinei, accanto alle più sacrosante e dettagliate regole di igiene di vita (fisica, mentale, alimentare, ambientale, sessuale, climatica) le più diverse «medicine alternative» («erbe in farmacia», omeopatia come metodo deU'.immateriale», autosuggestione del «training autogeno», diete «si» e diete «no» e diete «come», «colori che curano» con la • cromoterapia», agopuntura e «Sniatzu», medicina «ayurveda», chiropratica, talassoterapia, etnomedicina e persiti astrologia medica)? In tempi come questi — che son di relativa diffidenza per 11 forse troppo insistito «trionfalismo farmacologico» — ciascuno di noi ha aperto la sua curiosità a speranze e promesse — senza escluderne possibili Illusioni e delusioni — in queste «medicine differenti». Da pio. aperte alleanze e verifiche tra medicina «uff 1ciale» e medicine «diverse» potrà derivare beneficio e più salutare mentalità nuova? Adesso il libro è aperto e ciascuno può giudicare. Quello che conto, soprattutto, è 11 costonte riferimento che vi si fa1 all'uomo sano: e che a lui viene rivolto la più insistito raccomandazione a inseguire — non importa se con aghi o senza aghi, se con dieta mediterranea o macrobiotica; se con o senza termallsmo di Stato —11 prezioso obbiettivo individuale dell'autotutela della salute Ezio Minetto

Luoghi citati: Milano, Roma