Come difendersi

Come difendersi Come difendersi La peste suina africana è' una malattia infettiva di origine virale, il cui virus viene riscontrato nel sangue, negli, organi, nelle secrezioni ed escrezioni degli animali infetti. Il virus è altamente patogeno per i suini domestici; sensibili sono ancìie i cinghiali, mentre alquanto resistenti si sono dimostrati altri suini selvatici presenti in Africa, come t facocerì e potamoceri, ì quali costituiscono un vero e proprio serbatoio naturale di virus in quanto contraggono l'infezione sema mostrare i sintomi apparenti di malattia. Tutte le altre specie animali non sono recettive. Per là particolare gravità della malattia, specialmente quando il virus giunge ad infettare un Paese indenne da questa forma morbosa come Unterà nostra penisola, e trova quindi i suini pienamente recettivi, già dalla raccolta dei dati epizootologici, unitamente all'insieme del sintomi 'clinici e all'esame delle lesioni anatomo-patologiche, si può con una certa fondatezza formulare il sospetto di peste suina africana. In ogni caso, è assolutamente necessario ricorrere alle diagnosi di laboratorio per poter accertare la natura dell'agente causale della malattia. Le procedure di laboratorio svolte dagli Istituti Zooprofilattici per la diagnosi si imperniano essenzialmente su tre punti: • individuazione dell'antigene virale su organi provenienti da animali infetti (immunofluorescenza diretta); • prova biologica; • rilevamento di anticorpi anti peste suina africana in estratti di organo o in siero di animali infetti. Per la profilassi della peste suina africana, in mancanza di presidi immunizzanti efficaci (vaccini), a tutt'oggi inesistenti, la lotta è basata sulla rigorosa applicazione delle misure di profilassi diretta, ' tendenti ad eliminare le fonti, di contagio ed impedire la diffusione del virus nell'ambiente. Resta quindi logica la necessità' di potenziare tutte le misure di prevenzione che naturalmente si diversificano a seconda delle situazioni. Abbiamo chiesto al direttore dell'Istituto Zooprofilattico \ Sperimentale del Piemonte, ; Liguria e Valle d'Aosta quali sono gli eventuali pericoli di contagio della malattia per l'uomo. Il prof. Rossi ci ha confermato l'assoluta man- ' canza di pericolo per l'uomo, mentre non ni sono dubbi che ' t capi Infetti devono essere soppressi e bruciati. In Piemonte, per ora II fenomeno è circoscritto nella sola zona di Cavallerleone. Il patrimonio suinicolo piemontese non è lontano dal milione di capi: Il timore che la malattia si propaghi fa accapponare la pelle. Il regolamento Cee prevede un indennizzo dal 70 all'80% del valore di mercato dei capi abbattuti, ma II danno commerciale va molto al di là di quello contingente. Bruno Posteria

Persone citate: Bruno Posteria

Luoghi citati: Africa, Cavallerleone, Liguria, Piemonte, Valle D'aosta