Colpo di scena all'Anaao il direttivo non approva

Colpo di scena all'Anaao il direttivo non approva Colpo di scena all'Anaao il direttivo non approva TORINO — D comitato direttivo nazionale dell'Anaao (l'associazione che raggruppa aiuti ed assistenti medici ospedalieri) non approva la sigla apposta dalla propria delegazione alla bozza di contratto, nazionale. Dopo due giorni di confronto anche polemico, in un clima di diffidenza sensibile fra 164 membri dell'organismo, al momento della votazione è mancato il numero legale (la metà più uno). Erano presenti soltanto 30 degli aventi diritto al voto. Il presidente Pirtro Paci ha proposto di considerare valida la votazione, scatenando 11 caos nell'aula. Metà del presenti, con la delegazione torinese al completo, sono usciti. Quindi è maturata la decisione di riconvocare 11 direttivo mercoledì a Roma. L'Anaao (30 mila iscritti su 65 mila medici) dopo l'avventura torinese rischia la scissione. L'Anaao è stata infatti l'unica organizzazione sindacale della categoria ad accettare l'Ipotesi di contratto, rifiutata invece dal primari dell'Anno e dalla Cimo. Il direttivo ha chiesto invano alla delegazione reduce dalle trattative al ministero 11 testo integrale dell'accordo siglato. -Non s'è fatto in tempo a fotocopiarlo, abbiamo dovuto partire in fretta», è stata la risposta che ha lasciato molti perplessi fino alla fine del due giorni di discussione. Gigi Bonianti, segretario nazionale, nel suo intervento di chiusura ha dovuto fare appello alla «questione di fiducia». Di fronte alle contestazioni di chi era reduce da due mesi di scioperi pesanti per un contratto aperto da un anno e mezzo, ha ammesso che l'accordo «nasce settimino», non può entusiasmare nessuno, è comunque •qualcosa di vivo» da sviluppare con gli ampi margini di trattativa che ancora esisterebbero. Bonfanti ha sottolineato che al tavolo delle trattative s'è fatta l'unica cosa possibile: « Una sigla che blocca certi punti fondamentali e non pregiudica nulla», anche se lascia con la bocca amara i «falchi», che proprio da Torino e dal Piemonte avevano cominciato gli scioperi più duri, bloccando ambulatori e ricoveri non urgenti, rifiutando di auto regolamentarsi i turni e costringendo la prefettura a emanare gli ordini di precettazione. La certezza che qualche incrinatura stia ormai attraversando non solo il fronte fino a ieri compatto del medici ospedalieri, ma anche la struttura dell'Anaao, ha poi indotto il segretario nazionale a prospettare l'eventualità di un congresso straordinario, da convocare «molto presto» per verificare -le idee e gli obiettivi- dell'associazione. Cosa avverrà ora negli ospedali? La base dei medici accetterà l'accordo e sospenderà gli scioperi? Le assemblee si riuniranno da domani A metà settimana saranno convocati gli organismi regionali. Dalla riunione di Torino è uscito però anche un ammonimento, quasi una minaccia di scomunica: «C/ii proclamerà nuove agitazioni dovrà assumerne in pieno le responsabilità e tenere coston che l'opinione pubblica non sarà più con loro. Nel mesi scorsi la nostra lotta è stata compresa appieno: la figura del medico che chiedeva cose lecite e raggiungibili ne è uscita rafforzata. Ora non sarebbe più cosi». Brano Gianotti

Persone citate: Bonfanti, Gianotti, Gigi Bonianti

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino