Matia Bazar, i signorini snob del pop elettronico di Marinella Venegoni

Mafia Bazar, i signorini snob del pop elettronico Incontro con il gruppo trionfatore morale di Sanremo, approdato ora al sound postmoderno Mafia Bazar, i signorini snob del pop elettronico DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CUNEO — / modelli sono Kraftwerk e Ultravox. Mister Mandarino non la canterebbero più neanche davanti a mille persone imploranti. Essere primi in classifica nella Hit parade dei 45 girl gli fa un poco angoscia. «Non è questo l'obiettivo». Raffinati, sofisticati, totalmente snob, i Matia Bazar hanno svoltato l'angolo della canzonetta e si offrono nel nuovo look elettrònico allontanando a calci le folle popolari che glt hanno comprato almeno tre milioni di dischi, e non solo in Italia^ Vacanze romane, la canzone che li ha rilanciati a Sanrer ma nel volubile mondo della musica leggera, è solo uno specchietto per allodole: «Un modo accattivante per aprire una breccia e far passare 11 nostro discorso», dice il basslsta e paroliere Aldo Stellita, mentre gli altri quattro del gruppo annuiscono in silenzio. E' appena terminato il loro spettacolo in una grande balera di Cavallermaggiore, due ore piene di musica recitata, e accolta con perplessità. Loro, con la perplessità po-> polare ci vanno a nozze:' «L'anno scorso, dopo Berlino Parigi - Londra, 11 disco che ha segnato la svolta, era molto peggio» spiega Antonella, la «Matia». E' lei il simbolo più evidente della svolta. Va a scuola da una soprano, la sua voce ha incantato tutti, i suoi abitini di Sanremo anche: •Sono abiti d'epoca, cimeli di antichità, non seguo una mo¬ da», dice. Infatti la sta creando lei. Gli uomini in scena vestono Valentino e raccontano ridendo del loro «scontro» con i Saxon dietro le quinte dell'Ariston: «Noi tutti fighi, loro pieni di borchie e chiòdi». Che schifo, quel vecchi romantici dell'heavy-metal. Sta ora uscendo il 33 giri con Vacanze romane: è Tan- La tournée Le tappe della tournée del M. B.: oggi Livorno, domani Porgine, 28 Milano, 29 Reggio Emilia, 30 Genova, 1 aprile Lugo di Romagna, 2 Concordia, 3 Macerata, 4 Magllano di Tenna, 5 Roma, 7 Torino, 8 Chiesina Uzzanese, 9 F.llera Umbra, 10 Sornato, 12 Piumazzo, 13 Firenze, 14 Arccne. go, rinvia ad atmosfere postmoderne, «liberate dall'assillo del modelli anglosassoni». Dice ancora il bassista: «Dopo il boom di Solo tu, girando a cantare nel mondo, slamo tornati scombussolati». Piapio da ambiente musicale: .Genova era una città tranquilla, da quando slamo a Milano abbiamo ritrovato noi stessi gli stimoli, abbiamo mezzi e idee, lavoriamo con altri campi dell'arte». Sul palco, il concerto (per voci, nastro elettronico, fumi e nostalgie moderniste) è arredato con cura ossessiva: scene dell'architetto Mendini e dello Studio Alchimia, multivislone, strumenti essenziali di design, una batteria elettronica, un computer che guida la musica e crea un Idea vistosa di play-back. Mauro Sabbione, il tastierista cibernetico, sogna fi giorno in cui basterà un piccolo computerino in una mano a far tutto un concerto. Dice: «Non vogliamo offrire nessuna emotività strumentale, in fondo la freddezza è una provocazione contro le situazioni ruffiane che si creano nella musica». L'ispirazione ideale dei Matta Anni 80 è «negli anni fra le due guerre: un perìodo in cui molto è stato lasciato alla ragione e poco all'emotività: come allora, anche ora è possibile costruire un progetto che non duri due giorni». Nell'ambiguità inquietante di questa teoria è nata Vacanze romane, e poi tutta l'atmosfera ambigua e svasata di Tango. Marinella Venegoni Antonella Ruggiero e Giancarlo Golzi, due «Maria Bazar»

Persone citate: Aldo Stellita, Antonella Ruggiero, Giancarlo Golzi, Matia, Mauro Sabbione, Mendini