Cento «penitenzieri» assolvono le colpe gravi di Filippo Pucci
Cento «penitenzieri» assolvono le colpe gravi Delegati dal Papa, con poteri speciali; tra i peccati sociali evasione fiscale e peculato Cento «penitenzieri» assolvono le colpe gravi CITTA' DEL VATICANO — Saranno impegnati «a tempo pieno» per tutto l'Anno Santo, per espressa volontà di Giovanni Paolo II, i «penitenzieri apostolici», quasi cento in tutta Roma, appartenenti a diversi Ordini religiosi e a varie nazionalità. Rappresentano un corpo speciale fornito di facoltà speciali per assolvere da colpe per le quali 11 perdono in via normale è riservato alla decisione stessa del Papa. Ampliati di numero per questo Anno della Redenzione (38 sono ordinari e ad essi ne sono stati aggiunti almeno 45 straordinari), i «penitenzieri» dovranno restare nel confessionale durante tutto l'orario di apertura del tempio loro assegnato, con una pausa soltanto dalle 14 alle 16. Il Papa vuole che non sia lasciata cadere nessuna possibilità di ripensamento da parte di co loro che osteggiano la Chiesa in modo grave o che la contestano In forme pratiche di apostasia dottrinale nei confronti del Magistero. Neil'.-Anno della riconciliazione», il Papa chiede, con istruzioni riservate, che la pigrizia e gli orari comodi lascino il posto ad un continuato ascolto dei segni che possono venire dal campi avversi e ostili. Il dicastero della «Sacra penitenzierla apostolica», risalente almeno al XII secolo, è affidato oggi al cardinale marchigiano Giuseppe Paupini, 76 anni, ex nunzio pontificio nei Paesi dell'America Centrale. L'ufficio del «penitenziere maggiore» — questo è il titolo che spetta a Pauplnl — fu nel secoli andati di grandissima importanza, quando era prò priamente -Cardlnalis qui confessiones prò Papa reci pit-, cioè del cardinale che riceve le confessioni per il Papa. La sua preminenza fu ri¬ dimensionata da Pio V, Paolo VI, nella sua Riforma della Curia, l'ha In qualche modo restituita. Papa Montini però tolse ai penitenzieri l'uso della lunga bacchetta di legno, che fuorusciva dal confessionale per protendersi verso 1 penitenti: era divenuta un'esperienza folclorista. Giovanni Paolo II sembra ora ridare alla «penitenzierla apostolica» il suo rango e la sua funzione. Ha deciso che, oltre a quella dei conventuali in San Pietro, dei domenicani a Santa Maria Maggiore, dei frati minori a San Giovanni in Laterano, del benedettini a San Paolo, l'azione dei penitenzieri si estenda nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, nelle chiese nazionali esistenti a Roma, nella chiesa del Gesù, in quella del Sacro Cuore affidata al salesiani, nell'antica chiesa di San Sebastiano. Ha in qualche modo delegato loro la po¬ testà di «sciogliere e di legare», di «distribuire la grazia» nell'anno che appunto alla grazia è riservato, attendendosi da esso per vie sotterranee e non spettacolari il successo più importante del Giubileo. E' l'anno che comporta l'Indulgenza plenaria per i vivi dai loro peccati «se acquistata debitamente con cuore contrito e ben disposto- e l'indulgenza anche per i morti, In forma di suffragio. Un'Indulgenza che riguarda un sempre maggior numero di peccati: ora non c'è soltanto il peccato personale, c'è — osserva la riv;sta dei gesuiti Civiltà Cattolica—il peccato collettivo, il peccato sociale. E' peccato sociale la discriminazione di qualsiasi genere, la fame nel mondo e lo sfruttamento dei popoli, accettati e considerati normalità. Tante e diverse sono le Inosservanze delle virtù cri¬ stiane. In primo luogo, «l'assenna di senso morale-, che giudica, ad esemplo, «un non male morale non pagare le tasse, frodare lo Stato, non solo appropriandosi del pubblico denaro ma percependo uno stipendio non dovuto, oppure non lavorando nella misura stabilita o assentandosi dal lavoro senza motivo-. La Chiesa ritiene che gli uomini d'oggi abbiano bisogno di molte Indulgenze per la vita privata e pubblica. 01 sono periodi storici — avverte Civlltà Cattolica—In cui la presenza del peccato si avverte In maniera più chiara e più forte: e tale è l'epoca moderna. In cui forze potenti hanno Ingaggiato su tutti 1 plani (filosofico, scientifico, storico e politico) una lotta tenace contro Dio presentandolo come nemico dell'uomo. Cristo come un mito, la Chiesa come potenza perversa. Filippo Pucci
Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Giuseppe Paupini, Paolo Vi, Papa Montini, Pio V
Luoghi citati: America Centrale, Citta' Del Vaticano, Gerusalemme, Roma, San Paolo
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