Hernandez: «Non dobbiamo ripetere la deludente partita dell'andata»
Hernandez: «Non dobbiamo ripetere la deludente partita dell'andata» Hernandez: «Non dobbiamo ripetere la deludente partita dell'andata» TORINO — Il profumo di derby si fa più intenso, almeno in casa granata: ieri mattina il presidente Rossi si è incontrato con i giocatori, poi nel pomeriggio un migliaio abbondante di tifosi lia seguito la partitella di allenamento trovando buon conforto, anche alla giornata freddina e piovigginosa, nell'impegno profuso dai singoli che fia procurato alcune azioni spettacoluri ed il piacere di quattro reti (due di Borghi, ed una a testadi Maccarelli e Beruatto). r^.t, volti sorridenti, sereni (non soltanto, come vorrebbe qualche maligno, dovuti al fatto che in questi giorni sono stati pagati i premi relativi alle ultime partite), dicono d'altronde abbastanza esplicitamente come il Torino stia attendendo la sfida cittadina convinto di poter fare la propria figura. Lo 0-1 dell'andata, per tanti versi, sembra aver insegnato qualcosa come testimonia Hernandez. «Nel primo derby — ammette infatti l'argentino — sbagliammo nell'impostare la partita, mancammo di perso¬ nalità, di determinazione. Il nostro tipo di gioco ci porta a cercare di non subire e per questo domenica dovremo essere aggressivi fin dal primo istante, giocare la partita, appunto, con personalità». Detto questo Hernandez si premura di spiegare che comunque il derby non sarà facile: «Il livello internazionale della Juventus, con sei campioni del mondo ai quali si aggiungono i vari Platini, Boli iek e Bottega, dice chiaramente le difficoltà che si possono incontrare sul campo. Al di là del risultato, clic ovviamente spero favorevole per noi, penso che questa volta sarà un grande spettacolo. Conclude parlando del Torino: «E' una squadra che sta imparando a conoscersi, che sta crescendo. I pregi maggiori credo siano nell'equilibrio tra i vari settori, nel costante aiuto che si è pronti sempre a dare l'un l'altro eppoi nell'umiltà che tutti mostrano durante gli allenamenti. Lavorare bene durante la settimana significa infatti far meglio poi alla domenica». g. bar.
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