Spettacolo: arrivano i miliardi

Spettacolo: arrivano i miliardi Approvata in Senato la legge-ponte biennale; una boccata di ossigeno Spettacolo: arrivano i miliardi Ne saranno distribuiti 266 nell'83 (270 nell'84) tra lirica, concertistica, prosa e cinema ROMA — Cinque miliardi hanno rimediato sei enti lirici nei quindici giorni che la legge-ponte sui finanziamenti straordinari por i vari settori dello spettacolo (lirica, concertistica, prosa e cinema) è rimasta bloccata a Palazzo Madama. La legge approvata l'altra sera dal Senato prevede Infatti un contributo aggiuntivo di 2 miliardi e 10 milioni per «La Fenice» di Venezia, un miliardo e 479 milioni per il Verdi, di Trieste, 625 milioni per il «Regio» di Torino, 531 milioni per il Comunale di Firenze, 187 milioni per 11 Comunale di Genova e 166 milioni per 11 Comunale di Bologna. Con cinque miliardi (sottratti al fondo speciale e a quello per l'attività all'estero) si è risolta la diatriba esplosa quindici giorni fa all'Interno del mondo della lirica, e non è stato necessario modificare 11 tetto» di 266 miliardi e 850 milioni dello stanziamento complessivo per il 1983, concordato con il Tesoro. Si tratta di un ritocco alla spartizione con il quale il Senato ha evitato che sei enti lirici, tra 1 più attivi, venissero a trovarsi penalizzati dalla primitiva proposta di legge che teneva soprattutto conto del costi delle «masse», un criterio vantaggioso per teatri di grande rappresentanza come la «Scala» e l'«Opera» di Roma. Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, quando, l'altra sera, il presidente del Senato, Modino, ha dichiarato approvata la biennale legge-ponle (266 miliardi e 850 milioni per 11 1983 e 270 miliardi perii 1984). In quel momento dalla tribuna del pubblico di Palazzo Madama, Carlo Badini (sovrintendente della Scala), Ivo Chiesa (teatro pubblico), Lucio Ardenzl (teatro privato), i rappresentanti del sindacati dello spettacolo e 11 «vertice» dell'Agis, con in testa Franco Bruno, hanno tirato un lungo sospiro di sollievo. Non si sa ancora quando questi soldi arriveranno, ma si possono già scontare In banca. Nel frattempo la legge passerà l'esame della Camera che dovrebbe avvenire in tempi brevi (non oltre aprile), in considerazione dell'andamento della votazione del Senato. Nell'aula di Palazzo Madama tutti i rappresentanti del gruppi politici non hanno nascosto la necessità di accelerare 1 tempi, affinché questo provvedimento — indispensabile per la sopravvivenza dello spettacolo — di¬ venti al più presto operante. I comunisti e i senatori della sinistra indipendente, sia pure in posizione critica, si sono astenuti mentre, con i partiti della maggioranza, hanno espresso parere favorevole i missini. -Rimane — ha detto 11 sen. Valenza (pei) — una legge di cui non possiamo accettare la linea generale di politica culturale ette essa esprime. E' una legge che non favorisce la crescita culturale del Paese'. DI tutt'altro tono sono state le dichiarazioni del ministro dello Spettacolo. «La blennalità di questo intervento finanziario è — per il sen. Signorello — l'aspetto più im- portante della legge-ponte approvata al Senato. Adesso si può affrontare il problema delle riforme, un problema che va discusso in una atmosfera serena e con un confronto responsabile tra tutte le forse politiche'. < A proposito delle riforme 11 relatore, sen. Carlo Bogglo (de), ha ribadito in aula la necessità che la legge per la prosa, formulata In sede di commissione, venga «dissotterrata» in modo che si possa rldisegnare sulla scorta delle disponibilità del Tesoro. •Entro trenta giorni — ha detto — il governo deve fare conoscere quanto è disposto a spendere per la legge organica del teatro di prosa». E" stato questo l'unico momento in cui a Palazzo Madama non si è parlato di musica, tema che, invece, ha monopolizzato l'intera seduta notturna di mercoledì. Il risultato più soddisfacente l'ha ottenuto la «Scala» che si è vista assegnare quasi trentadue miliardi, contro i ventisette miliardi dell'intero settore della prosa (266 orga-, nismi da sovvenzionare!) e 1 26 miliardi destinati al cinema (Centro sperimentale, Istituto Luce, esercizio, ecc.). 1 Ernesto Baldo

Persone citate: Carlo Badini, Carlo Bogglo, Ernesto Baldo, Franco Bruno, Ivo Chiesa, Lucio Ardenzl, Modino, Signorello

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Genova, Roma, Torino, Trieste, Venezia