Per gli aerei si fratta nella notte Il ministro minaccia di precettare di Gian Carlo Fossi

Per gli aerei si fratta nella notte Il ministro minaccia di precettare L'agitazione dovrebbe bloccare oggi (dalle 8 alle 20) tutti gli aeroporti italiani Per gli aerei si fratta nella notte Il ministro minaccia di precettare I metalmeccanici privati per uno sciopero nazionale dell'industria ROMA — Un intervento .in extremis» del ministro dei Trasporti Casalinuovo potrebbe scongiurare lo sciopero dei dipendenti di «Civilavia» proclamato dalle 8 alle 20 di oggi in tutti gli aeroporti italiani. In caso contrario, il ministro tenterebbe di assicurare la maggior parte dei voli interni ed internazionali, promuovendo la «precettazione» in massa del personale motivata dalla necessita di evitare, l'interruzione di un pubblico servizio in un momento particolarmente delicato e impegnativo. Tale eventualità è stata valutata in una serie di contatti tra l'amministrazione dei Trasporti, quella degli Interni e la presidenza del Consiglio. Con un fonogramma urgentissimo recapitato da staffette dei carabinieri nelle prime ore del pomeriggio, il ministro ha convocato-per le 17 di ieri a Villa Patrizi Lama, Camiti e Benvenuto insieme ai dirigenti delle federazioni dei trasporti Cgil-Cisl-Uil. Per sottolineare il rilievo dell'incontro e la possibilità di avviare con immediatezza la procedura di precettazione in caso di mancato accordo, il fonogramma richiamava tre aspetti che rendono evidenti e pesanti le responsabilità nell'eventuale interruzione del trasporto aereo: lo sciopero recherebbe grave pregiudizio all'apertura dell'Anno Santo, danni economici enormi, disagi notevolissimi soprattutto per il blocco dei collegamenti con le isole. Cosi, alle 17,30, la riunione è cominciata in un'atmosfera tesa, segnata da una certa disponibilità del vertice della Federazione unitaria e da forti perplessità dei dirigenti delle organizzazioni dei trasporti a causa dello stato di esasperazione del personale di «Civilavia», da « troppo tempo trascurato e disilluso'. La discussione si è protratta nel corso della notte con prospettive incerte, tra il ri¬ schio di una rottura e l'apertura di varchi verso un traguardo positivo. In un comunicato diramato dal ministero dei Trasporti, poco prima del colloquio, si precisava che c'è un impegno chiaro del Parlamento ad accelerare l'iter della riforma di «Civilavia», mentre il governo è pronto a considerare le rivendicazioni economiche connesse con il riconoscimento delle attività operative del settore. Metalmeccanici — Lo sciopero di ieri, che in alcune zone ha coinvolto anche i tessili e gli edili, ha bloccato per otto ore buona parte dell'industria metalmeccanica. In numerosi comizi è stata sottolineata la estrema rigidità della Federmcccanica (le trattative riprenderanno il 31) rispetto ad una «apprezzabile» disponibilità dell'Intersind che potrebbe portare entro sabato a significative convergenze, forse all'accordo complessivo. «Se non riusciremo ad ottenere — ha dichiarato Galli, della Firn, di fronte a 40.000 metalmeccanici milanesi — dalla Federmeccanica un serio negoziato, chiederemo uno sciopero na¬ zionale di tutte le categorie dell'industria'. Anche Veronese a Pordenone e Bentivogli a Padova, non hanno risparmiato critiche alla Federmeccanica, 'affetta da primitivismo industriale, che con la sua intransigenza gioca allo sfascio». La Cisnal, che ha pure attuato lo sciopero nelle aziende metalmeccaniche, ha segnalato «per verità di cronaca che, in alcune fabbriche del Nord, la partecipazione non è stata adeguata: la credibilità sindacale è scesa al minimo a causa della linea seguita dalla Fimo. Tessili — Le trattative per il contratto, interrotte da tempo, riprenderanno 1*8 aprile in seduta ristretta. «£' stato possibile riannodare — ha dichiarato Cisco della Fulta — un sottile filo di rapporto die però si può spezzare in ogni momento». Pubblici dipendenti — Gli statali hanno deciso tre scioperi, di cui il primo per il 7 aprile, contro una proposta del governo che «è soltanto un insieme di rinviU. Per il personale della scuola, degli enti locali e del parastato i negoziati proseguono stancamente. Non si esclude una 'mobilitazione generale» del pubblico impiego per la metà del prossimo mese. Gian Carlo Fossi Milano. In piazza del Duomo, Pio Galli, segretario generale Fini, parla ai lavoratori in sciopero

Persone citate: Bentivogli, Casalinuovo, Cisco, Galli

Luoghi citati: Milano, Padova, Pordenone, Roma