Il Papa apre l'Anno Santo con tre tocchi di martello

Il Papa apre l'Anno Santo con tre tocchi di martello Oggi alle 18 davanti a milioni di fedeli di tutto il mondo Il Papa apre l'Anno Santo con tre tocchi di martello Già abbattuto il muro che da sette anni chiudeva la «Porta santa» - Oltre centomila pellegrini arrivati a Roma - La cerimonia sarà ripresa da quasi tutte le reti televisive ROMA — Tre tocchi sulla «Porta Santa», dati con un martello d'oro e d'avorio, e poi la frase rituale: « Apritemi le porte della giustizia». Un momento dopo — saranno da poco trascorse le 18 — Giovanni Paolo II spingerà i battenti di bronzo del portale realizzato trentatré anni fa dallo scultore Ludovico Consorti. Cosi, questo pomeriggio, si inizieranno le celebrazioni del ventisettesimo «Anno Santo», il terzo a carattere straordinario nella storia della Chiesa, Le variazioni, rispetto all'antico cerimoniale, saranno soltanto due. La prima, funzionale: il muro che da sette anni chiudeva 11 portale è stato abbattuto già ieri, e al Papa non resterà dunque che aprire i battenti con una semplice pressione della mano. L'altra, sembra rispondere di più a criteri spettacolari: quaranta giovani di vari Paesi seguiranno il Papa e gli alti prelati nella Basilica, sorreggendo a turno una grande croce, tenuta orizzontalmente, con le reliquie di quella del Calvario. La cerimonia sarà ripresa dalle reti televisive di tutti i continenti: nel piazzale di San Pietro, si calcola si assieperanno non meno di centomila persone. Sono 11 primo esemplo di quello che, nei prossimi mesi, Roma dovrà aspettarsi. Oli alberghi sono prenotati per mesi anche nei centri della più vicina provincia, l'arrivo dei primi cortei di pullman è cominciato, i treni per la Capitale fanno registrare affollamenti simili a quelli delle grandi festività. . Abituata a ben altri assalti, Roma per ora attende quello dei pellegrini senza grosse ap¬ prensioni: negli ultimi due anni la ricettività è leggermente'diminuita, ma gli oltre milleduecento alberghi, le seicento tra locande e pensioni, gli istituti religiosi dovrebbero assorbire 11 massiccio aumento di presenze senza grossi problemi. Stessa previsione per i ristoranti: i controlli, piuttosto, punteranno a impedire il salasso del pellegrino, con verifiche continue delle tariffe. Per tutti gli esercenti, l'Anno Santo straordinario promette davvero di rivelarsi un grosso affare: per il «sommerso», anzi, le celebrazioni indette da Giovanni Paolo II un grosso affare lo rappresentano già. Da alcuni giorni sulle bancarelle degli ambulanti è apparsa una nuova, sterminata serie di souvenir, alcuni prodotti a tempo di record da piccole fabbriche, altri più semplicemente aggiornati con striscette di plastica adesiva che, all'immagine del Papa o a quella della Basilica di San Pietro aggiungono la dizione «Anno santo straordinario». Nuovi orari dei negozi, intensi controlli di polizia abbonamenti che consentiranno ai visitatori di girare per tre giorni su qualsiasi linea, a 5 mila lire, e, a 8 mila, di visitare gratuitamente anche i musei comunali, per l'occasione aperti più a lungo. Ma è la questione del traffi¬ co quella che continua a suscitare le maggiori apprensioni. Già alle prese coi problemi del centro «pedonalizzato», con gli intasamenti creati ogni giorno da quasi tre milioni e mezzo di veicoli, Roma si appresta a sostenere, non si sa come, l'urto di una massa di pullman e automobili ancora da quantificare, ma sicuramente enorme. Dove si fermeranno? L'idea iniziale, quella di evitare ogni avvicinamento al centro storico, non ha potuto trovare attuazione, forse per l'opposizione dei commercianti. L'u nico provvedimento, peraltro scontato, consiste per ora nella chiusura al traffico di via della Conciliazione. g.z.

Persone citate: Cosi, Giovanni Paolo Ii, Ludovico Consorti

Luoghi citati: Roma