Gromyko promosso a sorpresa Andropov malato, tante voci di Fabio Galvano

Gromyko promosso a sorpresa Andropov malato, tante voci Due notizie ieri hanno attirato l'attenzione su Mosca Gromyko promosso a sorpresa Andropov malato, tante voci Il ministro degli Esteri è stato nominato primo vice premier: riconoscimento di fine carriera o esclusione dalla candidatura alla presidenza dell'Urss? - Il capo del Cremlino sarebbe stato ricoverato in ospedale per disturbi renali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — n ministro degli Esteri sovietico Andrej Gromyko è stato nominato primo vice premier, una carica nella quale si affianca a Gejdar Aliev e a Ivan Archipov: la notizia — tre righe dell'agenzia Tass — si è diffusa in una Mosca che ancora si interrogava sulle voci relative a una malattia renale del segretario generale Jurij Andropov; voci che un funzionario del ministero degli Esteri aveva dichiarato di non potere .né confermare né smentire» e che si erano accavallate ad altre di mali ancora più gravi, o addirittura di un attentato (la settimana scorsa) contro il capo del Cremlino. La nomina di Gromyko è stata decisa dal Presldium del Soviet supremo, riunitosi mentre anche il Politbjuro riprendeva la sua attività dopo una pausa, la scorsa settimana, presa (da chi dava credito alle voci su Andropov) come prova di una sua più o meno grave indisposizione. Secondo quel metro la riunione del Politbjuro, durante la quale è stata presa la decisione relativa a Gromyko (poi ufficializzata dal Presidium), indicherebbe a sua volta che Andropov, se veramente è stato ammalato, ha ora ripreso l'attività politica. Gromyko non perde, almeno per ora, la carica di ministro degli Esteri che occupa dal 1957. Lo conferma, sia pure indirettamente, un successivo comunicato Tass nel quale si riferisce di un suo Incontro — come ministro, non come primo vice premier — con Lahdar Brahimi, Inviato del presidente algerino Bendjedid. Ma allora, ci si domanda, quali sono i motivi e soprattutto 1 significati della nuova nomina? Come ministro degli Esteri e membro del Politbjuro (dal 1973) Gromyko non aveva bisogno di questa carica per accrescere il proprio prestigio. La sua età — 73 anni — non ne fa certo l'erede ideale di un Tichonov, attuale primo ministro, che ha appena tre anni più di lui e che è dato prossimo, in ambienti diplomatici, al pensionamento. Perché, allora? Per evitargli sul plano formale un ruolo subalterno a Aliev, a 59 anni uno degli .uomini nuovi* del Cremlino, nominato primo vice premier 11 24 novembre scorso, appena due giorni dopo il suo inatteso ingresso nel Politbjuro e ge neralmente considerato futuro erede di Tichonov? Oppure si tratta di un .riconoscimento finale» dopo una lunga e distinta carriera, forse il primo passo verso una sua uscita dalla politica attiva (qualche tempo fa si era fatto il nome di Dobrynin, l'attuale ambasciatore a Washington, per gli Esteri)? E in tale caso, è lecito domandarsi, significa che questa nomina escluderà Gromyko dalla candidatura alla carica prestigiosa di pre¬ sidente del Presidium, cioè di capo dello Stato, ancora vacante dopo la morte di Breznev? La mossa resta, nei silenzi sovietici, abbastanza incomprensibile, legata a numerosi punti interrogativi: gli stessi che continuano a avvolgere le voci su Andropov. Si è detto che il segretario generale sia stato ricoverato in ospedale, la settimana scorsa, per un attacco di nefrite. Si è detto anche, fra voci ancor più «c/amorose» e incontrollabili (gravi disturbi cardiaci, addirittura un cancro), che Andropov soffra da sempre di reni, e che sia stato costretto per qualche giorno a una dieta rigida e a un riposo assoluto, nella sua dacia fuori Mosca e non in ospedale. Secondo entrambe le versioni, però, egli si sarebbe ormai rimesso: la riunione di ieri del Politbjuro ne sarebbe la conferma. Lunedi prossimo dovrebbe anche riapparire in pubblico (non lo si vede dal 15 marzo) in occasione della visita del segretario generale dell'Onu, Perez de Cuéllar. Martedì sera. 24 ore dopo l'annuncio moscovita di quella visita (e se Andropov fosse stato grave non ci sarebbe stato annuncio), qualcuno aveva voluto vedere nel rientro a Mosca del maresciallo Ustinov (partito qualche ora prima per Budapest) 11 segno di qualche abnorme avvenimento al Cremlino: senza considerare che il primo ministro Tichonov, in visita a Belgrado, non era rientrato. La mancata lettura del nome di Andropov In calce al necrologio per 11 matematico Vinogradov, al telegiornale di martedì sera, aveva aggiunto benzina alle fiamme della speculazione; ma la Pravda di mercoledì mattina, con 11 nome del capo sovietico in prima fila, avrebbe poi fatto rientrare anche quell'allarme. Qualcuno ha voluto anche vedere inconsueti .movimenti di polizia» nel centro di Mosca. Ma Andropov, chiaramente, non era morto: radio e tv continuavano a trasmette' re canzonette. E l'attentato? Di tutte le voci, questa è la più vaga e incredibile. Dove, come, per opera di chi? La settimana scorsa, opera di un colonnello, è stato sussurrato. Ma a Mosca, di voci, ce ne sono sempre troppe. Nascono in un attimo, poi stentano a dileguarsi. Fabio Galvano Andrei Gromvko