Pertini da privato ai funerali del militare morto per la pace

Pertini da privato ai funerali del militare morto per la pace Pertini da privato ai funerali del militare morto per la pace H ministro Colombo al Senato: «Tuttora valida la presenza delle nostre truppe nel Libano» ROMA — Il presidente Pertini. da privato cittadino, parteciperà oggi a Pano ai funerali del «marò» Filippo Moritesi ferito in una imboscata nel Libano e morto martedì in un ospedale romano — il Policlinico — dove era stato portato d'urgenza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. La famiglia del giovane, infatti, ha chiesto che le esequie siano celebrate in forma strettamente privata. Ieri, prima che la salma fosse portata a Pano, nella cappella dell'ospedale militare del Celio, a mezzogiorno, si è svolta una funzione religiosa. In chiesa, oltre al capo di Stato maggiore della Marina Menassi e ad alcuni ufficiali, ce¬ rano soltanto i parenti e gli amici più cari del militare, cosi come avevano chiesto 1 familiari. Poco prima del rito era giunto al Cello 11 presidente Pertini, per rendere omaggio alla salma. Quasi contemporaneamente, al Senato, il ministro degli Esteri Colombo, dopo aver commemorato Filippo Montesi, ha affermato che quella del negoziato resta la via prioritaria da seguire per dare un assetto stabile al Libano, dove nei prossimi giorni si recherà in visita una delegazione di parlamentari. Ma se dovessero emergere seghi evidenti di un indefinito stallo delle trattative, tale da compromettere gli sforzi Si pacificazione e da snaturare quindi 11 ruolo stesso che la forza multinazionale si è impegnata a svolgere, sarebbe inevitabile riesaminare la nuova situazione. .Se, conformemente alllntenso impegno cui contribuitimo, dovesse aversi una inversione di tendenza in senso nuovamente favorevole, in vista della quale ci siamo più volte consultati con gli americani alla vigilia della ripresa della missione dell'ambasciatore Habib — ha tuttavia chiarito Colombo —, intendiamo continuare a mantenere aperti tutti i canali cui è possibile ricorrere per favorire il rapido ripristino di condizioni di normalità in un Libano so- Colombo si è quindi soffermato sull'intervento in Libano, affermando che .la giustificazione politica ci sembra tuttora valida: Il punto di riferimento essenziale per ogni Iniziativa di pace restano le Nazioni Unite. E' opportuno ricordare In proposito, ha detto ancora 11 ministro, che 11 contributo Italiano alla forza multinazionale si è realizzato .nella indisponibilità per il Consiglio di sicurezza di approvare una risoluzione che consentisse il coinvolgimento dell'Onu nella situazione venutasi a creare a Beirut l'estate scorsa: Pur non essendo parte diretta del negoziato libanese, l'Italia, ha ricordato il ministro degli Esteri, vi ha acquistato un peso crescente. In particolare, è stata sempre tenuta al corrente dal governo degli Stati Uniti sugli sviluppi delle trattative attraverso dettagliate informative, incontri con 1 responsabili americani e con 1 ripetuti colloqui avuti a Roma con Habib,. Al Libano, ha concluso, «dedicheremo la massima attenzione per essere pronti ad adotta re quelle decisioni, con il governo di Beirut e con gii altri Paesi interessati, che si rendessero necessarie'. E' stata poi la volta del sottosegretario Scovacricchi Qualsiasi decisione riguardante 11 contingente militare Italiano in Libano, compresa quella di un suo eventuale au mento, ha informato, .verrà preventivamente sottoposta all'esame e all'approvazione del Parlamento: I_rischi per la presenza dei nostri militari ha detto successivamente il de Granelli, non si eliminano inviando altri soldati, ma con un rapido ripristino della sovranità e dell'indipendenza del Libano, «possibile solo con il ritiro degli israeliani e di tutte le altre truppe straniere». Un'iniziativa, quest'ultima, condivisa dal comunista Valori che ha sollecitato una maggiore iniziativa "pMlMca «per piegare le resistenze israeliane ad un accordo patrocinato dagli stessi Stati Uniti: Giuseppe Fedi .*r>o> Qsalitv '* * Beirut. Il comandante Sambo del battaglione San Marco sull'attenti mentre tre trombettieri suonano il silenzio in onore di Filippo Montesi, il soldato morto in seguito all'attentato (Tclcf. Upi)