Persone di Lietta Tornabuoni

Settimo ruba un po' meno Persone di Lietta Tornabuoni Settimo ruba un po' meno Il caso Torino seguita a provocare molte reazioni c discussioni: non sempre disinteressale, a volte sproporzionale. Adesso, dopo le polemiche che parevano can-1 celiare di colpo gli anni di lavoro eccellente compiuto dagli amministratori torinesi, siamo agli interventi «in positivo»: che si fa? Una soluzione anticorruzione proposta dal sindaco socialista di Milano, Tognoli, sarebbe per esempio eliminare, nelle elezioni di amministratori locali, quel voto di preferenza che secondo lui comporta per alcuni candidati compravendita di voti, concessione di favori illeciti, necessità di trovare comunque quattrini per la campagna elettorale personale. Sarà una bella idea per i partiti, che cosi sceglierebbero ancora più liberamente chi gli pare, eviterebbero il maggior potere politico individuale derivante dall'aver raccolto un gran numero di preferenze, eliminerebbero quelle popolarità personali odiate dalla burocrazia d'apparato. Certo non è una bella idea per i cittadini, che si vedrebbero costretti a non poter scegliere col voto, sia pure nei limiti di liste compilate dai partiti, neanche il candidato ritenuto più stimabile. Un'altra soluzione, proposta dall'ancora sindaco comunista di Bologna, Zangheri. sarebbe per esempio riformare: strutture, regole, sistemi di controllo delle amministrazioni locali investite di sempre maggiore autorità e iniziativa, dice, sono vecchissimi e del tutto inadeguati alla realtà presente. Una riforma la propongono in parecchi; quelli che drammatizzano meno sembrano i democristiani, che a faccende simili sono per lo più abituati da sempre ed hanno la naturale sfiducia nell'onestà degli uomini, caratteristica della cultura cattolica; altri propongono nuovi metodi di selezione degli amministratori, di repressione degli abusi: altri ancora fanno la lagna sulle voracità della società dei consumi. A nessuno, proprio nessuno, viene in mente la formula ingenua, schematica e af- fascinante condensata, più realisticamente che nei dicci comandamenti, nel titolo di quel vecchio testo teatrale di Dario Fo: Settimo, ruba un po'meno. Servizio C'è tutto, e anche di più. Copertina: Presidente con pipa. Gadget: cassetta registrata che «vi regala la sua voce, la voce di Sandro Pertìni, la vote più amata d'Italia*. Intervista: «Grazie, Sandro!». Interviste: con la mamma del bambino Alfredo atrocemente morto nel pozzo {«Signora Rampi, come ricorda Pertini a dermicino.'»: col direttore d'orchestra Riccardo Muti, nominato grand'ufficialc dal Presidente; con il pittore Gianfranco Ferroni che «ricevette personalmente i complimenti di Sandro Pertini in occasione dell'ultima Biennale di Venezia»; con Carla Fracci e suo marito che «ogni tanto vanno a cena da Pertini» (Fracci: «Ha una specie di fresca innocenza, è così caro...»); con l'industriale di cosmetici e profumi Gianmaria Visconti di Modrone, che ha fatto un sogno: «Segretario di Pertini: magari.'.'!». Poi, oroscopo: «La Luna in Toro... sottolinea il fatto che Pertini non ha il gusto del potere», «L'asse Toro-Scorpione del suo tema natale testimonia a favore dell'integrità morule di Pertini», «La congiunzione di Mercurio e Venere nel segno di Pertini è un fattore d'armonia, di pro¬ pensione per l'estetica...». Alla fine, racconto: intitolato «Il sogno di Anna Pertini», illustrato con disegno di bella donna addormentata a letto, in camicia da notte e. con un piccolo Pertini accoccolato sulla spalla. Nella narrazione, una giovane moglie scontenta sogna Pertini vedendolo come il proprio padre e dialoga con lui: «"Bevi qualcosa?", le chiese Pertini. Anna scosse il capo. "Allora neanch'io", disse lui. Le si sedette accanto e la guardò con un sorriso tra l'ironia e la dolcezza. A Anna, ora, sembrava che fosse di nuovo suo padre. "Gli psicoanalisti", disse Pertini. "almeno quelli che conosco, non sono mai riusciti a guarire una donna frigida. Io stesso, una volta, con una donna..."». Davvero un servizio completo, quello dedicato dal settimanale Amica al Presidente: ma chissà se davvero gli rende un buon servizio. Bravi Isabella Rossellini, trent'anni, ha accompagnato a conoscere i suoi fratelli a Roma Jon Wicdcrmann, bellissimo fotomodcllo venticinquenne con cui si è sposata in febbraio, e ha spiegato d'aver divorziato dal bruttissimo regista quarantenne Martin Scorscse perché «pretendeva che passassi tutta la vita tra pentole e bambini»; dal nuovo marito Isabella aspetta per luglio il suo primo figlio. «Nessuno di noi crede sia questo il tempo di manifesti o ili battaglie...'!, dice la presentazione, scritta probabilmente dal direttore Goffredo Fofi, della nuova rivista letteraria trimestrale nata per pubblicare racconti di giovani narratori italiani e non: la testata Linea d'ombra, ispirata al racconto di Conrad, evoca infatti il passaggio doloroso e coraggioso dalla giovinezza alla maturità. A Paolo e Vittorio Taviani Newsweek ha dedicato una pagina entusiasta per la «prima» americana de La notte di San Lorenzo; «Sono diventati una delle forze più vitali del cinema europeo d'oggi».

Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Paolo, Roma, Torino, Venezia