Alan Jones rimpiange il suo no alla Ferrari

Alan Jones rimpiange il suo no alla Ferrari Ritorna alle corse per la Arrows (a gettone) Alan Jones rimpiange il suo no alla Ferrari DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LONG BEACH — Se n'era andato sbattendo la porta alla fine dell'81 dopo essere stato campione del mondo l'anno precedente. Anche lui, come Niki Lauda, aveva avvertito la perdita del feeling, dell'interesse per le corse. Aveva lasciato nella Formula 1 un'immagine di pilota duro, aggressivo, spietato: vincendo l'ultima gara a Las Vegas era riuscito a distruggere il compagno di squadra Carlos Reutemann, piantando tutti in asso, compreso Frank Williams che gli offriva ponti d'oro (due milioni di dollari, circa tre miliardi di lire) per restare. Ora, Alan Jones, australiano, 36 anni, leggermente appesantito, apparentemente meno antipatico di prima, torna a gareggiare. Salvo sorprese, dopo alcuni tests sostenuti a Willow Springs, sarà in corsa domenica nel G.P. di Long Beach, seconda prova mondiale. Perché questa inversione di marcia? «Ero stufo di fare 11 contadino—spiega il massiccio personaggio —, ho sentito 11 richiamo delle corse. Non lo faccio per soldi ma per amore. Ho accettato di gareggiare per la Arrows, una scuderia che certamente non è fra le più competitive, anche se a Rio ha ottenuto ottimi risultati. Sarò pagato gara per gara. Ho un contratto che scade a Imola, poi si vedrà. La squadra non ha soldi, può darsi che la mia presenza serva per trovare uno sponsor e continuare tutta la stagione». Ex campione del mondo, aveva ricevuto in precedenza diverse offerte. Un mese prima dell'inizio della stagione, però, si erottela testa del femore della gamba sinistra cadendo da cavallo: «Cerano due trattative in corso quasi concluse — racconto Jones —, ho dovuto chiuderle. MI è rimasta adesso la possibilità della Arrows. Sinceramente, devo dire che avrei dovuto riprendere prima. Dovevo accettare lo scorso anno l'invito della Ferrari per sostituire viileneuve. Se l'avessi fatto, probabilmente, avrei potuto vincere il titolo mondiale o comunque alutare Pironi a difendersi. Ho un grande rammarico per questa rinuncia Ho avuto una grande opportunità e me la sono lasciata scappare. Purtroppo, avevo alcuni obblighi pubblicitari da rispettare, un impegno con la televisione che non ho potuto disdire. Rimpiangerò per lungo tempo questo rifiuto».' Come sarà il «nuovo» Alan Jones? «Non credo di essere cambiato. MI sono allenato: l'anno scorso ho vinto 11 campionato australiano con una Porsche 935, una macchina da oltre 700 cavalli. Uno dei motivi che mi ha convinto a tornare è stata l'abolizione delle minigonne, il pilota, ora. In Formula 1 conta un poco di più e lo cercherò di dimostrare, anche con una vettura meno valida di altre, che non ho rubato un titolo mondiale. Spero soltanto che la gamba infortunata non mi dia dei problemi perché non sono ancora guarito al cento per cento. In ogni caso, è solo questione di tempo». Cristiano Chiavega*-

Persone citate: Alan Jones, Carlos Reutemann, Frank Williams, Jones, Niki Lauda, Pironi

Luoghi citati: Imola, Las Vegas, Rio, Willow Springs