Censi: favola morale con gatto e cagnetta
Censi: favola morale con gatto e cagnetta Censi: favola morale con gatto e cagnetta TORINO — E' sempre un'occasione di raro divertimento intellettuale trascorrere un'ora e poco più con Cristiano Censi e il suo trio di inseparabili compagni: come ci 6 nuovamente accaduto, l'altra sera, al Gobetti con A volte un gatto. Cristiano è venuto, in questi anni, limando sempre più la sua scrittura di garbato moralista, di divertito, appena un poco amaro osservatore del costume contemporaneo. Si direbbe che abbia osservato per mesi e mesi 1 suoi contemporanei, infilzati sotto lo spillo e piazzati sotto la lente ricurva dell'entomologo: ma invece di tesservi parole arcigne e risentiti apologhi, ne ha tratto pretesto per deliziose favole morali, intinte nel blu di Prussia di uno humour dolcemente surreale, alla Prevert o alla Queneau prima maniera. In A volte un gatto sotto la sua lente c'è la solita coppia di quarantenni In crisi affettiva, I consueti intellectocr&tes nostrani: ma come riverberati nelle vite parallele di un gatto ex randagio e di una cagnoli- na di razza, sole presenze con cui quel due sappiano o credano d'essere, a tratti, umani. Grossa scommessa, questa, di mettere animali in scena, ovviamente in sembianze antropomorfe: ma vinta da Cristiano con un sovrappiù di sofisticata eleganza, In un gioco sempre fervido di battute, In un ritmo alacre di effetti gustosi e sorprendenti colpi di scena. Ecco, sono proprio l'eleganza e 11 ritmo del recitare, senza che mal la palla voli radente o Incespichi sulla rete a metà campo, come in una garrula partita a volano, le due grandi qualità del Censi attore, un abulico, stizzito, frustrato «compagno di vita», della stralunata, passionale (ma con quanto robusta ironia!) Isabella Del Bianco, del pacioso e malinconico gattcne di Toni Garranl, della cagnuola tenerella e fremente di Alida Cappelletti SI sorride di continuo, si ride spesso, si applaude generosamente al loro spettacolo che, come il fortunatissimo Pesci banana dell'anno scorso, è da non perdere, .g. d. b.
Persone citate: Alida Cappelletti, Cristiano Censi, Gobetti, Isabella Del Bianco, Prevert, Queneau
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