Vescovi «a sorpresa» per Firenze e Bologna

Vescovi «a sorpresa» per Firenze e Bologna Piovanelli e Manfredini succedono a Benelli e Poma Vescovi «a sorpresa» per Firenze e Bologna Smentite le previsioni della vigilia - Il Papa ha scelto l'ausiliare della diocesi toscana e ha trasferito nel capoluogo emiliano il vescovo di Piacenza - Premiate le gerarchie locali CITTA' DEL VATICANO — Giovanni Paolo n. nella scelta dei «pastori» per le citta italiane, ha sorpreso tutti ancora una volta, smentendo voci e previsioni della vigilia. Ieri sono state rese note due nomine particolarmente importanti: quella di mons. Enrico Manfredini come arcivescovo di Bologna e quella di mons. Silvano Piovanelli a successore del defunto cardinale Benelli all'arcivescovado di Firenze. Manfredini va a sostituire il dimissionario cardinale Antonio Poma, settantatreenne, dimissionario per motivi di salute. Con la decisione di ieri vengono colmate due lacune di rilievo nel panorama episcopale italiano. Firenze e Bologna, ma specialmente la prima, sono diocesi di grande eminenza e nobilita, anche internazionale, e fino a questo momento alla loro guida si sono avvicendati presuli, spesso porporati, altrettanto prestigiosi. Papa Wojtyla sembra aver privilegiato in questo caso le esigenze locali delle due diocesi, e, almeno per Firenze, il desiderio di continuità con l'opera svolta da Giovanni Benelli Quando si trattò di trovare un vescovo per Milano, Gio¬ vanni Paolo II stupì tutti «inventando» la candidatura di Carlo Maria Martini. Una scelta indubbiamente felice. E cosi per Firenze e Bologna fino a qualche giorno fa circolavano nomi di personalità «emergenti, o ampiamente affermate. Erano in corsa per Firenze—almeno a seguire la ridda di voci usuale in queste circostanze — fra gli altri mons. Abiondi, vescovo di Livorno, e mons. Agresti, vescovo di Lucca. Per Bologna uno dei nomi fatti circolare con più frequenza, ancora fino a pochi giorni or sono, in curia e fuori, era quello dell'arclve- scovo Achille Silvestrini. E Invece Giovanni Paolo H ha promosso a Firenze mons.. Piovanelli, ausiliare del card. Benelli, e ha fatto fare un «salto» di diocesi, un gradino più in su. a mons. Manfredini. Niente grossi nomi dunque, e un gesto di fiducia verso la gerarchia. In questo senso di stima per l'episcopato italiano — ma non sempre Wojtyla gli si è mostrato con questo volto — sono state interpretate le due nomine. Mons. Piovanelli, amato dal clero fiorentino, in mezzo al quale ha sempre vissuto, è molto sensibile ai problemi di conservazione dei beni artistici e culturali presenti nelle chiese, Questa attenzione era uno dei requisiti indicati per il nuovo vescovo di Firenze dagli intellettuali cattolici fiorentini, in una lettera indirizzata al card. Bagglo, della Sacra Congregazione per 1 vescovi. Mons Manfredini, vescovo di Piacenza, ha compiuto gran parte della sua carriera sacerdotale a Milano. Viene descritto come persona di carattere deciso. Negli ultimi anni si è distinto per la sua vicinanza al movimento ecclesiale Comunione e Llberazio- ne Marco Tosatiti