Se sono in sciopero i gregari del torero

Se sono in sciopero i gregari del torero SINGOLARE DISPUTA IN SPAGNA Se sono in sciopero i gregari del torero Chi si meraviglia che stiano accadendo cose che non erano mai successe a Torino, a Roma, a Washington e chissà dove, non si rende conto di che cosa significhi la -huelga de los banderilìcros», scoppiata nelle scorse settimane in Spagna. Altro che meravigliarsi. Non era mai successo, in quella che può considerarsi la più onorala professione spagnola, uno sciopero dei gregari della corrida contro i matadores e Eli espadas. Ora è accaduto. Il mondo delle piazze di tori ha sempre avuto la fama forse Immeritata di essere di destra, probabilmente per i grossi interessi finanziari coinvolti nello spettacolo taurino. Qualche torero ha fatto eccezione, ma è vero che durante la guerra civile la maggior parte dei grandi nomi si schierarono con Franco. Picadores e banderilleros, come tutti sanno, sono quegli onesti lavoratori della corrida che scendono in campo appena suona la tromba d'inizio, e punzecchiano sanguinosamente il toro con gli strumenti di tortura ben noti a ogni turista che se ne sia portato a casa qualcuno, piccole lance acuminate e infiocchettate che vengono affondate sul dorso dell'animale per fiaccarne le forze. Le chiamano appunto banderlllas, ma l'allegria del nome non vale per il toro. Questi gregari del torero, che è 11 vero capo, il boss della cuadrilla, ora si sono ribellati e hanno chiesto più soldi per la loro fatica, che fa parte dello spettacolo ed è spesso più applaudita dagli intenditori della stessa esibizione del toreador. Hanno sollevato anche la questione dei costosi trajes de lue, i costumi, che devono acquistare a loro spese. Per aprire la vertenza taurina, 1 banderilleros hanno scelto un'epoca tatticamente molto propizia, giusto la sta gione di marzo, nella quale per tradizione si Iniziano le corride con la plurisecolare feria di Castellon de la Plana, città ad una cinquantina di chilometri da Valencia. A, quest'epoca, tutte le fcrias eie fiestas della lunga stagione fino ad ottobre sono ormai fissate, ma gli indispensabili gregari dei toreri si sono rifiutati di scendere nelle arene, se 1 matadores. che li pagano direttamente dalle loro «borse», non gli fanno contratti migliori. Un po' la stessa tattica che usano i naviganti dei traghetti in Italia, verso ferragosto. Le parti hanno iniziato la disputa da posizioni piuttosto lontane, perché gli scioperanti avrebbero voluto il 25 per cento di aumento, contro il 10 per cento che veniva loro offerto dai managers taurini. Ma. l'opinione pubblica spagnola, per quanto sotto choc per un fatto cosi insolito, era ormai tutta schierata a favore dei banderilleros che hanno sbandierato uno dei segreti meglio conservati della Spagna: 1 veri guadagni di un torero. Per impedire altre rivelazioni, giorni fa è stato raggiunto l'accordo sulla base del 14 per cento di aumento, con circa il 2 per cento a carico dei gestori delle arene, non dello Stato come proponeva qualcuno. Si è cosi appreso ciò che nemmeno 1 cronisti più anticonformisti erano mai riusciti a pubblicare, che un matador medio di oggi, in epoca di decadenza stilistica e spettacolare delle corride, incassa undici milioni di lire per apparizione, mentre i suoi gregari guadagnano in media, nonostante il pericolo di affrontare un toro in piena forza, soltanto centottantamila lire. Perfino il ministro dell'Interno., che in altri tempi avrebbe fatto arrestare gli scioperanti, ha detto che i banderilleros hanno ragione. Non perché il ministro è socialista. Ma perché questa è la sua opinione: »Nemmeno in Spagna possiamo considerare di pubblica utilità una corrida. Se i toreri vogliono toreare, chepaghino». Franco Pierini

Persone citate: Franco Pierini, Valencia

Luoghi citati: Castellon De La Plana, Italia, Roma, Spagna, Torino, Washington