Pace sulle sponde del Reno di Bernardo Valli

Pace sulle sponde del Reno Pace sulle sponde del Reno (Segue dalla 1 ' pagina) L'impegno di Parigi, ufficialmente negato dai francesi e ufficiosamente ricordato con insistenza dai tedeschi, determinerà la futura politica economica di Mitterrand. Anche se il riaggiustamento delle parità,monetarie dà un po' di respiro al governo, il presidente francese dovrà gestire con maggior rigore l'austerità promossa nel giugno dell'82, al momento della seconda svalutazione socialista. Se Pierre Mauroy resterà primo mini stro dovrà ridurre drastica¬ mente il deficit della bilancia commerciale, alla base del dissesto finanziario, e per questo sarà costretto tra l'altro ad adottare provvedimenti impopolari: anzitutto ridurre il potere d'acquisto al fine di contenere i consumi. Un'operazione dolorosa per un governo socialista. Il condizionamento potrebbe accentuarsi se la Francia, come ha lasciato capire Delors, dovesse ricorrere ad un prestito comunitario (circa 4 miliardi di dollari) per affrontare t prossimi mesi. La Germania non si è piegata alle richieste francesi, in un primo tempo espresse con vi gore e poi via via declassate a fervide esortazioni, riguardanti un vigoroso rilancio degli investimenti e un più severo contenimento delle importazioni giapponesi e americane nell'area della Cee. Gerhard Stoltenberg, controparte tedesca di Delors, ha detto che Bonn «non cambia politica» In sostanza è Parigi che deve adeguarsi, che deve tradurre nella realtà il rtaggiustamen io delle parità nello Sme. L'evidente ed esaltata solidarietà finale franco-tedesca ha consentilo un compromesso ono revole. Ma essa ha pure dei li miti. Bernardo Valli Bruxelles. Il presidente del Consiglio Fanfani giunge nella capitale per partecipare al summit di due giorni della Cee

Persone citate: Delors, Gerhard Stoltenberg, Mitterrand, Pierre Mauroy

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Germania, Parigi