Mettiamo fiori sui balconi

Mettiamo fiorì sui balconi Arriva primavera, è il momento di pensare al verde di casa Mettiamo fiorì sui balconi Bastano un po' d'amore per le piante e un pizzico di fantasia ■ Prezzi alla portata di tutti: cinquecento lire le piantine di viole, mille le primule - Cosa serve: vasi, terra, bulbi Primavera non è più un miraggio: domani 11 calendario segnerà la sua nascita ufficiale. Sciolta l'ultima neve di un inverno tardivo, spenti i termosifoni (almeno di giorno), la città può riaprire le finestre. L'uomo Inurbato, per dirla col sociologo, riscopre gemme precoci e foglie ancora tenere. Qualche primula di stelo cortissimo nel prati che rinascono fa ricordare 1 vasi abbandonati in autunno sul balcone o lasciati per mesi nella penombra Il passo successivo è la visita al vivaista: primule, viole del pensiero e cinerarie, 1 fiori di stagione, sono là, allineate e coperte nelle serre, macchie di colori abbaglianti pronte a essere trasferite nel privato per rallegrare quei dieci metri quadri di cemento e mattonelle ancora polverose di smog. Il costo non è proibitivo: sulle 500 lire la piantina di viole, 1000 la primula, oltre 3000 la cineraria. Durano un mese, fino ai primi caldi, quando vengono soppiantate da rose e gerani. Sono 1 fiori di primavera, i più gentili, i più adatti a ravvivare balconi, attici e verande in attesa che rampicanti e piante verdi tornino ad alzarsi rigogliosi. Chi ha pazienza e un minimo di fantasia 11 può conservare da una stagione all'altra: basterà non dimenticarle quando avranno perso 1 fiori e non abbandonarle sotto il solleone. Le ferie sono 11 loro pegglor nemico. Ma 11 «balconiere» con un po' d'esperienza avrà già pensato al bulbi: interrati in autunno e tenuti al fresco (anche nel buio della cantina), tulipani e giacinti saranno già pronti per essere esposti all'aria aperta. A San Giuseppe hanno già due o tre foglie fuori terra. Se sono stati forzati con un po' di caldo,, saranno addirittura sul punto di fiorire. Altrimenti non c'è che da ripiegare su qualche specie tardiva o sulle begonie bulbose che si adattano benissimo agli angoli ombreggiati. Non è richiesta una tecnica eccelsa. Sono Indispensabili vasi di coccio, terriccio «equilibrato» che oggi si trova in tutti 1 negozi, bagnature per immersione (nel sottovaso, senza eccedere: basta che la terra sia umida), un po' di concime. L'ideale, per nutrire le piante, sarebbe 11 letame «maturo*. Ma visti 1 notevoli inconvenienti che potrebbe causare fra le mura domestiche si può ripiegare sul fertilizzanti chimici, sul sangue In polvere o sul metodo della nonna: pochissimo latte nell'acqua delle bagnature. I risultati non saranno forse immediati e sconvolgenti. Ma con un po' di pratica non sarà difficile crearsi un piccolo parco privato da rinnovare a ogni stagione: un angolo colorato fra prospettive di antenne e camini. Ortensie, mu ghetti, fucsie, felci e primule a occhieggiare nelle zone ombrose. Gerani, tulipani, iris e azzurro ageratum a spiccare nel sole. Esplosione di primule: è il segnale della primavera che arriva ufficialmente domani

Persone citate: Gerani