Ricordano il re morto in esilio

Ricordano il re morto in esilio .Nella sede dell'Unione monarchica una grande bandiera sabauda listata a lutto Ricordano il re morto in esilio Una speranza: riportarlo a Superga come Carlo Alberto • D conte Provana di Collegno, ex gentiluomo della Regina: «Non aspettavamo cosi presto la notizia della morte» - Raccolta di firme; per i funerali già prenotati alcuni pullman • Vi parteciperanno anche le Guardie del Pantheon Sulla facciata dell'austero palazzo di corso Vittorio Emanuele 65, alle 18,15 di ieri, è comparso, listato a lutto, 11 tricolore con lo stemma sabaudo. Al plano nobile dello stesso edificio, dove ha sede la sezione piemontese dell'Unione monarchica italiana, due giovani in blazer scuro con cravatta blu a righe sottili rosse bianche e verdi e all'occhiello U nodo sabaudo sormontato dalla corona dei Savoia, fanno gli onori di casa ai primi cittadini che vogliono firmare il registro delle partecipazioni al lutto. Nel salone d'Ingresso il silenzio è assoluto. La gente Bl muove in mezzo a bandiere sabaude e a decine di mani fosti che chiedono il ritorno in Italia della famiglia reale. ,Contro la parete un ritratto di Umberto II con le braccia conserte e il volto non ancora segnato dal male. Da quando la radio ha annunciato la morte dell'ex sovrano, nel voi gere di due ore l'Unii ha raccolto una cinquantina di firme, centinaia prima di mezzanotte.,. ' L'unico telefono squilla Incessantemente. Non sono solo 1 fedelissimi di Umberto, ma cittadini che vogliono sapere quando si svolgeranno le esequie. «Non riusciamo a metterci in contatto con la svizzera — rispondono —, cer tornente faremo qualcosa*. Dice Marco Coscia: 'Siamo senea notizie, aspettiamo la telefonata del ministro della Seal Casa». Arriva il conte Provana di Collegno, presidente regionale dell'Unii. E' un signore di' stinto sulla settantina, già gentiluomo della regina Elena e ancor oggi segretario per gli ordini cavallereschi concessi dai Savoia. Attorno a lui si raccolgono i monarchici; è l'unico personaggio piemontese introdotto presso la corte in esilio. • Parto domani — spiega — per la Svignerà, anch'io ho appreso la notizia dalla radio*. Aggiunge Italo Pennaroll, presidente cittadino: 'Andranno su anche la guardie d'onore al Pantheon. A Torino ce ne sono 200, ma per II servizio noi dobbiamo mandarne solo 4o5*. 11 conte Provana di Collegno si sposta nel salone principale. Raggiunge il balcone, su cui è stata posata la bandiera con io stemma sabaudo e guarda verso corso Galileo Ferraris dove c'è il monumento al «Re galantuomo». •/ torinesi — sussurra — amano i Savoia, oggi è giorno di lutto anche per loro*. Rientra e la sua figura si staglia contro un'altra ed enorme bandiera sabauda affissa contro la parete. Nel salone c'è la storia dei re piemontesi attraverso tele raffiguranti tutti 1 sovrani. Co-' mlncia a parlare lentamente: •Ho visto il re domenica, mi ha riconosciuto e dimostrato con il sorriso la sua felicita. Questo non è il momento di fare dichiarazioni polemiche. Siamo addolorati anche se ci aspettavamo la notizia della morte*. OH domandiamo se Umber to sarà, sepolto un giorno nel la Basilica di Superga o al Pantheon. .E' evidente che oggi è un progetto irrealizzabile, ma in futuro vedremo. Noi abbiamo raccolto 20 mila firme per far tornare i Savoia in Italia e certamente non le sprecheremo*. Durante il colloquio affiora sempre la polemica. I modi sono garbali, ma il contenuto è preciso. Non c'è spazio solo quando si parla della partecipazione alle esequie. Forte di 5 mila Iscritti a Torino e di altrettanti In Piemonte, l'Unii assicura che molti torinesi andranno In Francia a salu tare per l'ultima volte l'ex sovrano. 'Stiamo raccogliendo le prenotazioni dei posti sul pullman per andare a Altacomba in Savoia dove nell'abbazia sul lago di Bourget già riposano oltre a conti e duchi di casa Savoia anche Carlo Felice e sua moglie.. Emanuele Monta K' il 21 novembre 1934: il principe Umberto al Valentino passa in rassegna un reparto