Scotti gioca la carta del disgelo di Gian Carlo Fossi
Scotti gioca la carta del disgelo Ieri ha convocato un summit con Lama, Camiti, Benvenuto, Merloni e Prodi Scotti gioca la carta del disgelo Tema: contratti e interpretazione dell'accordo sul costo lavoro - Nella notte forse la firma per il commercio ROMA — Un «vertice» secreto governo - sindacati Imprenditori ha affrontato Ieri, alla vigilia della ripresa delle trattative per il contratto del metalmeccanici dipendenti dall'industria privata, il tema scottante dei rinnovi in collegamento con le polemiche e le incomprensioni suscitate dal lodo Scotti del 22 gennaio e dalle successive interpretazioni del ministro del Lavoro. Vi hanno partecipato, lo stesso Scotti con 11 presidente della Confindustria Merloni e il vicepresidente Mandelli, il presidente dell'Ili Prodi, il presidente dell' In tersine! Paci, i tre segretari generali della Federazione Cgil, Clsl. Uil Bla 11 ministro che 1 rappresentanti delle parti sociali hanno mantenuto il più rigoroso riserbo su questo summit, durato due ore, che sembra non avere precedenti nel la recente storia delle relazioni industriali. Nessun comunicato, nessuna nota ufficiosa, nessuna dichiarazione. Si è. però, ugualmente venuti a conoscenza che l'incontro ha avuto momenti abbastanza «vivaci», soprattutto quando 11 discorso ha toccato i punti dolenti dell'orarlo di lavoro e del modo di far quadrare le cifre entro i tetti programmati. Merloni e Mandelli hanno Insistito sul fatto che 11 taglio insufficiente della scala mobile consente spazi molto ri-, stretti per 1 miglioramenti contrattuali, mentre l'interpretazione distorta sull'orario di lavoro provoca serie preoccupazioni alle aziende, tanto più a quelle che già si sono accollate il carico di precedenti riduzioni. Da parte sindacale. Invece, si è posta soprattutto l'esigenza di farla finita con le diatribe sull'accordo del 22 gennaio, cercando di creare le condizioni per una nuova fase di relazioni industriali, meno conflittuale e più producente per l'impresa italiana e l'occu¬ pazione. Qualcuno ha osservato: «£' stato più fumo che arrosto!». Per qualche altro. Invece, è stato «un incontro importante per capirsi, per evitare l'ulteriore lancio di torte in faccia, per lanciarsi dei messaggi: Ed il messaggio più significativo sarebbe il comune riconoscimento dell'esigenza di accelerare la chiusura dei contratti per poter, poi, dedl- carsi ad altre questioni notevoli: la ristrutturazione, le pensioni, i contratti di produttività ecc. Ma, in realtà, sul come stringere le trattative, si è rimasti abbastanza nel vago: per l'orarlo, con 11 naturale rinvio alle categorie, si è auspicata una 'Soluzione intermedia» che tenga conto delle singole realtà; per le frazioni decimali del punto di contingenza è sembrata farsi strada l'opportunità di farne slittare 11 recupero a fine anno. Su alcuni tavoli contrattuali, intanto, il negoziato è proseguito serrato. Con ottimi risultati, per il con tratto dei 900 mila lavoratori del commercio: è probabile che si raggiunga un'intesa nelle prossime ore; con un nulla di fatto, per il contratto dei 400 mila lavoratoli del legno e del mobilio; con una immediata impennata, per 11 contratto dei 300 mila statali amministrativi. •La trattativa — ha preci sato il segretario generale della Ull-Stalali, Bosco — non decolla, anzi vi è il rischio di un pesante arretramento. La controproposta presentata dal governo contiene aspetti fortemente negativi, dato che penalizza i lavoratori statali sia sugli aspetti normativi, sia su quelli economici, rimettendo in discussione persino intese precedentemente raggiunte». DI fronte alle molte difficoltà emergenti nei negoziati per i pubblici dipendenti, il ministro della funzione pubblica, Schietroma, ha sottolineato la necessità di abolire la «giungla delle retribuzioni che denuncia differenze a volte paradossali fra varie amministrazioni del comparto pubblico. Gian Carlo Fossi
Persone citate: Lama, Mandelli, Merloni, Prodi Scotti, Schietroma
Luoghi citati: Roma
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