Il nido d'aquile Chamois di Gigi Mattana

Il nido d'aquile Chamois «Vacanze bianche» raggiungibili solo in funivia Il nido d'aquile Chamois DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CHAMOIS—L'intelligenza svizzera in fatto di montagne è proverbiale: rendere possibile la vita anche alle frazioni più isolate senza ferire troppo la natura. E cosi ancora oggi si può assistere alla meraviglia di paesini diventati grandi centri turistici come Zermatt, MUrren o Wengen In cui l'ossido di carbonio delle auto è merce sconosciuta. Un esempio del genere, anche se meno noto, esiste anche sulle nostre Alpi occidentali: Chamois (provincia di Aosta, 1800 metri di quota, circa 110 chilometri da Torino) è un caso felice di come si sia saputo sempre dire no alla strada, che avrebbe rappresentato un costo enorme e una manutenzione molto onerosa; per superare la bastionata di roccia si è scelta la logica soluzione di una funivia. . lasciata».-, l'autostrada-.,,a Chatlllon st imbocca la Valtournenche e dopo una'decina' di chilometri, arrivati' ai 1100 metri di Buisson, ci si ferma al posteggio e si sale in funivia: l'impianto (cabine da 35 posti che una decina di anni fa hanno sostituito per ragioni di affluenza sciistica la vecchia funivia a nove posti) sale subito verticale verso il cielo e soltanto nell'ultima parte, quando si è quasi ultimato il percorso sopra 11 torrente Marmore e la muraglia rocciosa, presenta due piloni per raggiungere la stazione a monte. Chamois pare un paese fuori dal tempo: ha la sua chiesa, la piazza, il municipio, cinque alberghi (pensione giornaliera a un prezzo massimo di 31 mila lire) e soprattutto tanto silenzio. Non è un grande centro sciistico, ma un discesista può ricavarne discrete soddisfazioni: una seggiovia che corre a poca altezza da terra, purtroppo lenta e monoposto, porta ai 2050 metri del lago di Lod: di qui, oltre a due skilifts per principianti e uno di medio sviluppo, la sciovia Fontana Fredda porta a circa 2300 metri da cui si prosegue con lo skilift «del Colle» fino a 2600 metri, sempre su pendii molto assolati, all'ombra del Gran TournalLt e in alcuni punti con splendidi scorci sul Cervino. Molto belle e di lieve difficoltà, le discese fuoripista attraverso il Col di Nana verso la Val d'Ayas o verso Valtournenche e per chi ama il fondo escursionistico il collegamento con La Magdeleine; le piste da discesa potrebbero essere meglio curate (specie 11 tracciato lungo la seggiovia), ma forse è lo scotto che si deve pagare per tanta pace e per i prezzi relativamente modesti di un abbonamento giornaliero venduto a 14 mila lire nei giorni festivi e a sole novemila lire nei feriali. Una settimana forse può essere ossessionante, ma tre o quattro giorni passati a Chamois possono essere una boccata di ossigeno per chi è saturo della vita In citta. Gigi Mattana

Persone citate: Buisson, Fontana

Luoghi citati: Aosta, Ayas, Chamois, La Magdeleine, Torino, Valtournenche